Londra, scontri studenti-polizia
Coinvolti negli scontri con gli studenti davanti al Parlamento
ANSA - 09 dicembre, 23:55
LONDRA - Dodici poliziotti e 43 manifestanti feriti: questo secondo Scotland Yard il bilancio degli incidenti di oggi a Londra per il voto del Parlamento sull'aumento delle rette universitarie . Un grande 'NO' è stato scritto con la vernice rossa sul prato antistante alla Camera dei Comuni di Westminster: la manifestazione contro l'aumento delle tasse universitarie, sino a metà pomeriggio svoltasi in maniera largamente pacifica, ha virato verso un'atmosfera tesa. "Vogliamo che i politici sentano le nostre voci mentre dibattono sull'aumento delle rette". Feriti anche fra gli studenti.
A stabilire il tono, ai microfoni della Bbc, è uno degli organizzatori della manifestazione. In oltre 20 mila si sono dati infatti oggi appuntamento davanti al palazzo di Westminster dove, entro sera, i deputati dovranno approvare o rigettare la riforma dei fondi allocati agli atenei - che, tra le altre cose, prevede di triplicare le rette universitarie. Migliaia di studenti, genitori e attivisti sono dunque scesi in strada per dire no alla riforma. Parte del corteo è riuscito a penetrare nella piazza del Parlamento e ci sono stati momenti di frizione con le forze dell'ordine in assetto anti-sommossa. Un gigantesco 'no' a vernice rossa è comparso sul prato di Westminster mentre graffiti hanno sfregiato la statua di Winston Churchill. La Camera dei Comuni è quasi del tutto accerchiata. Alcuni "gruppi di testa" sono venuti a contatto con il cordone di poliziotti schierato a protezione del Parlamento. Risultato: schermaglie e lancio di oggetti. La polizia sta iniziando a ricorrere alle "gabbie di contenimento" per domare la folla Cinque manifestanti sono stati poi rimossi a forza dalla galleria del pubblico della Camera dove avevano cominciato a gridare slogan interrompendo il dibattito. Vince Cable, ministro liberaldemocratico alle Attività Produttive con la delega all'università, ha motivato la riforma con la necessità di "mantenere l'alta qualità delle università sul lungo periodo, ridurre il deficit e introdurre un sistema di finanziamento progressivo basato sul reddito delle persone".
MANIFESTANTI ATTACCANO AUTO CARLO E CAMILLA- Studenti che manifestano a Londra hanno attaccato l'auto con a bordo Carlo e Camilla. Lo riferiscono media. Secondo Sky l'auto dei reali è stata circondata e presa a calci dai manifestanti a Regent Street; poi si è potuta allontanare senza danni. Il Principe ereditario e la moglie sono arrivati quindi all'evento dove erano attesi al Palladium di Londra.
Londra è un campo di battaglia, segnato dagli scontri tra gli studenti universitari, scesi nelle strade per protestare contro l'aumento delle tasse scolastiche, e la polizia. Tentato l'assalto al ministero del Tesoro, preso a calci l'automobile con il principe Carlo e la moglie Camilla.
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Rainews 24 - Londra, 09-12-2010
Una serata di fuoco nelle strade di Londra, dove gli studenti universitari hanno tentato l'assalto al ministero del Tesoro e un gruppetto ha anche preso a calci l'automobile con il principe Carlo e la moglie Camilla. Il corteo si è snodato di notte nelle vie della capitale mentre a Westminster il governo riusciva a far approvare la contestatissima riforma delle tasse universitarie: gli atenei potranno far pagare fino a 9.000 sterline l'anno agli studenti "in circostanze eccezionali", e a oltre seimila sterline rispetto alle circa 3.300 che costituiscono il tetto attuale.
Campo di battaglia
Londra è un campo di battaglia, segnato dagli scontri tra gli studenti universitari, scesi nelle strade per protestare contro l'aumento delle tasse scolastiche, e la polizia. Negli scontri a Parliament Square sono rimasti gravemente feriti tre poliziotti. Feriti anche una ventina di studenti.
In serata gli studenti hanno fatto irruzione all'interno del ministero del Tesoro. I manifestanti hanno buttato giu' una porta e si sono scontrati con la polizia all'interno dell'edificio.
Assaltata l'auto di Carlo e Camilla
Manifestanti infuriati hanno assaltato l'auto con a bordo il principe Carlo, l'erede al trono britannico, e sua moglie Camilla, Duchessa di Cornovaglia.
Secondo quanto riferito da un fotografo dell'Associated Press che ha assistito alla scena, i manifestanti hanno preso a calci la vettura a Regent Street, quella che è un po' considerata la via dello shopping a Londra. Dall'ufficio del principe non è giunto finora alcun commento alla notizia.
Tre poliziotti gravemente feriti, un arresto, e un grande 'NO' scritto con la vernice rossa sul prato antistante alla Camera dei Comuni di Westminster: la manifestazione contro l'aumento delle tasse universitarie, sino a metà pomeriggio svoltasi in maniera largamente pacifica, ha virato verso un'atmosfera tesa. "Vogliamo che i politici sentano le nostre voci mentre dibattono sull'aumento delle rette". A stabilire il tono, ai microfoni della Bbc, è uno degli organizzatori della manifestazione.
In oltre 20 mila si sono dati infatti oggi appuntamento davanti al palazzo di Westminster dove, entro sera, i deputati dovranno approvare o rigettare la riforma dei fondi allocati agli atenei - che, tra le altre cose, prevede di triplicare le rette universitarie. Migliaia di studenti, genitori e attivisti sono dunque scesi in strada per dire no alla riforma. Parte del corteo è riuscito a penetrare nella piazza del Parlamento e ci sono stati momenti di frizione con le forze dell'ordine in assetto anti-sommossa. Un gigantesco 'no' a vernice rossa è comparso sul prato di Westminster mentre graffiti hanno sfregiato la statua di Winston Churchill.
La Camera dei Comuni è quasi del tutto accerchiata. Alcuni "gruppi di testa" sono venuti a contatto con il cordone di poliziotti schierato a protezione del Parlamento. Risultato: schermaglie e lancio di oggetti.
La polizia sta iniziando a ricorrere alle "gabbie di contenimento" per domare la folla Cinque manifestanti sono stati poi rimossi a forza dalla galleria del pubblico della Camera dove avevano cominciato a gridare slogan interrompendo il dibattito. Vince Cable, ministro liberaldemocratico alle Attività Produttive con la delega all'università, ha motivato la riforma con la necessità di "mantenere l'alta qualità delle università sul lungo periodo, ridurre il deficit e introdurre un sistema di finanziamento progressivo basato sul reddito delle persone".
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