Due femminicidi che trovano lo spazio di un trafiletto su repubblica del 7 dicembre. Due uccisioni di donne che faranno molto meno audience del femminicidio di Sarah Scazzi e della scomparsa di Yara. Eppure anche queste uccisioni sono state concepite in "famiglia", ex conviventi e fidanzati. In uno di essi, riportato solo nella cronaca locale, la donna uccisa era un'immigrata, così come lo sono i capri espiatori prediletti dai leghisti, dai razzisti del nord, dai carabinieri di Brembate, che prima denunciano "sobriamente" un testimone per "procurato allarme" e poi mettono in bocca a un'immigrato un altro allarme, questa volta sì procurato, ma da loro. C'è da chiedersi come e tra chi si siano procurati gli interpreti che hanno incastrato Mohamed Fikri e con quali soldi li abbiano pagati. Ma non è difficile capirlo, guardando quei cartelli, ascoltando quei commenti razzisti pronunciati dalla "brava" gente di Brembate ben prima della clamorosa "scoperta" dell'arma di Bergamo.
Quella che hanno chiamato "sobrietà" si è tradotta nel tentativo di depistare le indagini, nell'ennesima caccia all'immigrato, nella contaminazione via etere degli italioti con la febbre razzista, nell'alimentare quell'humus razzista, securitario, maschilista, di moderno fascismo, che legittima di fatto le uccisioni delle donne, sistematizzandone la condizione di insicurezza e precarietà, togliendo alle giovani il futuro.
Quella che chiamano "sobrietà" per distinguere il "sobrio" nord, che ha il triste primato dei femminicidi, dal chiassoso sud, dove una ragazza di 15 anni è stata 2 volte violentata e uccisa, dalla famiglia e dai media, non ha rispetto neanche di Yara: non l'ha sottratta prima ai giudizi e pregiudizi sulla sua personalità da parte della gente di Brembate -"è una ragazza senza grilli per la testa, tutta scuola e casa"- , le ha trovato un falso assassino e ora fa anche i conti senza gli osti sui talk show.
E c'è da credere che presto si apriranno le totoscommesse sull'assassino di Yara...
Mentre continuano ad ucciderci
Yara, Sarah, Carmela, Cala, Rosa... e tante altre non sono faccende private nè stuzzicanti copioni per tv spazzatura!
gli articoli:
da firenze.repubblica.it
Sparatoria in strada a Lucca
sette proiettili contro la fidanzata
Sparatoria in strada ragazza uccisa con 7 colpi
BAGNI DI LUCCA (Lucca) - Un uomo ha sparato almeno 7 colpi d'arma da fuoco contro una ragazza di nazionalità cubana, uccidendola. E' avvenuto intorno alle 14 in una strada vicina alla piazza principale di Bagni di Lucca. La giovane, subito soccorsa, è arrivata ancora viva all'ospedale di Lucca, dove è morta poco dopo. L'uomo che ha sparato si è allontanato di corsa. I carabinieri stanno cercando di rintracciare l'uomo nel territorio della Valle del Serchio.
La vittima, 27 anni si chiamava Cala Perez Kalianyns e aveva un figlio di 13 anni. L'omicidio avrebbe un movente passionale. Si sopetta di un giovane albanese con cui la donna aveva una relazione da alcuni mesi, Leonard Grifsha, di 24 anni. L'immigrata sarebbe stata uccisa mentre andava dal medico per fare una visita insieme alla cugina. L'assassino le ha prima sparato al petto due colpi. Altri cinque sono stati esplosi quando la donna era già a terra.
da repubblica.it
Uccide a coltellate l'ex convivente
L'uomo aveva già tentato l'omicidio
Il delitto sotto casa della vittima, Rosa Fontana. L'assassino si chiama Giuseppe Chieco, è stato catturato grazie al racconto di un testimone. Alcuni anni fa aveva aggredito la donna ferendola. Arrestato, era tornato in libertà
MATERA - Un uomo di circa 40 anni, Giuseppe Chieco, ha ucciso in serata a Matera in una strada di periferia la ex convivente, Rosa Fontana, colpendola più volte con un coltello. Subito dopo il delitto Chieco si è allontanato ma la polizia, grazie alle indicazioni di un testimone, lo ha rintracciato e arrestato. L'omicidio è avvenuto davanti alla casa della vittima. Alcuni anni fa Chieco aveva già tentato di uccidere la donna, che però fu soltanto ferita: l'uomo fu arrestato ma era tornato in libertà.
Quella che hanno chiamato "sobrietà" si è tradotta nel tentativo di depistare le indagini, nell'ennesima caccia all'immigrato, nella contaminazione via etere degli italioti con la febbre razzista, nell'alimentare quell'humus razzista, securitario, maschilista, di moderno fascismo, che legittima di fatto le uccisioni delle donne, sistematizzandone la condizione di insicurezza e precarietà, togliendo alle giovani il futuro.
Quella che chiamano "sobrietà" per distinguere il "sobrio" nord, che ha il triste primato dei femminicidi, dal chiassoso sud, dove una ragazza di 15 anni è stata 2 volte violentata e uccisa, dalla famiglia e dai media, non ha rispetto neanche di Yara: non l'ha sottratta prima ai giudizi e pregiudizi sulla sua personalità da parte della gente di Brembate -"è una ragazza senza grilli per la testa, tutta scuola e casa"- , le ha trovato un falso assassino e ora fa anche i conti senza gli osti sui talk show.
E c'è da credere che presto si apriranno le totoscommesse sull'assassino di Yara...
Mentre continuano ad ucciderci
Yara, Sarah, Carmela, Cala, Rosa... e tante altre non sono faccende private nè stuzzicanti copioni per tv spazzatura!
Basta uccisioni di donne
Basta strumentalizzazioni sui nostri corpi
RIBELLIAMOCI!!!
Basta strumentalizzazioni sui nostri corpi
RIBELLIAMOCI!!!
CI STUPRANO CI UCCIDONO CI DANNO POLIZIA
SOVVERTIAMO QUESTA DEMOKRAZIA!
SOVVERTIAMO QUESTA DEMOKRAZIA!
gli articoli:
da firenze.repubblica.it
Sparatoria in strada a Lucca
sette proiettili contro la fidanzata
Sparatoria in strada ragazza uccisa con 7 colpi
BAGNI DI LUCCA (Lucca) - Un uomo ha sparato almeno 7 colpi d'arma da fuoco contro una ragazza di nazionalità cubana, uccidendola. E' avvenuto intorno alle 14 in una strada vicina alla piazza principale di Bagni di Lucca. La giovane, subito soccorsa, è arrivata ancora viva all'ospedale di Lucca, dove è morta poco dopo. L'uomo che ha sparato si è allontanato di corsa. I carabinieri stanno cercando di rintracciare l'uomo nel territorio della Valle del Serchio.
La vittima, 27 anni si chiamava Cala Perez Kalianyns e aveva un figlio di 13 anni. L'omicidio avrebbe un movente passionale. Si sopetta di un giovane albanese con cui la donna aveva una relazione da alcuni mesi, Leonard Grifsha, di 24 anni. L'immigrata sarebbe stata uccisa mentre andava dal medico per fare una visita insieme alla cugina. L'assassino le ha prima sparato al petto due colpi. Altri cinque sono stati esplosi quando la donna era già a terra.
da repubblica.it
Uccide a coltellate l'ex convivente
L'uomo aveva già tentato l'omicidio
Il delitto sotto casa della vittima, Rosa Fontana. L'assassino si chiama Giuseppe Chieco, è stato catturato grazie al racconto di un testimone. Alcuni anni fa aveva aggredito la donna ferendola. Arrestato, era tornato in libertà
MATERA - Un uomo di circa 40 anni, Giuseppe Chieco, ha ucciso in serata a Matera in una strada di periferia la ex convivente, Rosa Fontana, colpendola più volte con un coltello. Subito dopo il delitto Chieco si è allontanato ma la polizia, grazie alle indicazioni di un testimone, lo ha rintracciato e arrestato. L'omicidio è avvenuto davanti alla casa della vittima. Alcuni anni fa Chieco aveva già tentato di uccidere la donna, che però fu soltanto ferita: l'uomo fu arrestato ma era tornato in libertà.
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