sabato 28 novembre 2020

pc 28 novembre - 1820/2020 Celebriamo il bicentenario della nascita di Friedrich Engels, maestro del proletariato mondiale

Dichiarazione Internazionale - in italiano- inglese-spagnolo 

letta oggi in diversi paesi del mondo in Europa/America Latina/Asia e Africa

In Italia nella celebrazione nazionale, in presenza in alcune città e telematica, dalle 16 in poi. Partecipa-intervieni-segui

https://meet.google.com/ttp-vfog-idi


Perciò il proletariato rivoluzionario celebra con gioia il bicentenario della nascita di Friedrich Engels, si propone di difenderne la memoria e il lavoro, diffondendoli tra le masse di operai e contadini in tutto il mondo.

Federico Engels nacque in una famiglia borghese ma dedicò la vita alla lotta per l'emancipazione della

classe operaia. Insieme al compagno e amico Karl Marx, dotarono l'umanità, in particolare gli operai, del materialismo dialettico, la visione del mondo e metodo di pensiero che permisero a loro e al proletariato di acquisire una comprensione scientifica dello sviluppo della storia, il materialismo storico e del modo di produzione capitalista, l’economia politica marxista. Dottrina armonica e corretta, che ha dato vita al socialismo scientifico contro i sogni utopici dei "socialisti" borghesi e piccolo-borghesi, che criticavano e ancora criticano il "capitalismo selvaggio", ma cercano di riformarlo, senza distruggerlo. Al contrario, Engels ha contribuito a chiarire le leggi che governano la marcia della società verso l'istituzione del socialismo e del comunismo, le leggi che condannano il capitalismo alla morte e alla sconfitta per mano della rivoluzione proletaria, affermando chiaramente che questa è la missione storica del proletariato internazionale.

Come teorico, Engels è stato il primo ad affermare che il proletariato non è solo una classe che soffre, ma che a causa della sua posizione nella produzione sociale è la classe più importante del capitalismo, fatto che lo spinge in avanti incontrollabilmente e lo costringe a combattere per la sua definitiva emancipazione, abolendo la proprietà privata sui mezzi di produzione, per cui necessita della sua azione politica per l’instaurazione del socialismo. Tali idee furono esposte per la prima volta nel 1845 in La situazione della classe operaia in Inghilterra, opera che descrive brillantemente non solo le sofferenze del proletariato, ma la sua importanza sociale e la sua missione storica.

Engels fu anche il primo a pubblicare sugli Annali franco-tedeschi, uno studio critico sull'economia politica in cui analizzava le caratteristiche fondamentali dell’ordine economico capitalista, quale inevitabile conseguenza del dominio della proprietà privata. Fu lui a sollecitare l’amico e compagno Karl Marx a studiare in profondità il problema, e da ciò emerse il capolavoro il Capitale, la cui edizione fu completata anche da Engels dopo la morte di Marx.

Insieme nel 1844 scrissero La Sacra Famiglia, o Critica della critica critica. Un'opera polemica, scritta per lo più da Marx, ma risultato della comprensione comune delle contraddizioni sociali e delle critiche dei fratelli Bauer, filosofi "critici" contemplativi che rigettavano qualsiasi attività pratica per trasformare il mondo e descrivevano il proletariato come una massa carente spirito critico, priva di importanza storico.

A quegli anni risale anche l'ideologia tedesca, opera comune di Marx ed Engels pubblicata solo nel 1932, decenni dopo la loro morte. Sebbene lo scopo dei maestri in questo lavoro fosse quello di regolare i conti con il loro passato filosofico, l'ideologia tedesca ebbe e continua ad avere una grande importanza per il proletariato rivoluzionario, perché con questa eccitante e vigorosa polemica misero a nudo le miserie dei filosofi reazionari e dei socialisti tedeschi, formulando le caratteristiche essenziali del comunismo scientifico. In questo lavoro, si nota come Marx ed Engels vedessero nella lotta di classe del proletariato e nella rivoluzione da esso guidata, l'emergere del regime comunista: questa rivoluzione “è necessaria non solo perché è impossibile far cadere la classe dominante in qualsiasi altro modo, ma perché solo attraverso la rivoluzione la classe che subisce può liberarsi di tutto il marciume e riuscire a creare una nuova società”.

Il Manifesto del Partito Comunista, pubblicato nel 1848, non era solo l’ennesima opera comune, ma si basava sul saggio di Engels, Principi di comunismo. Il Manifesto è una brillante e geniale esposizione della concezione e del metodo del proletariato rivoluzionario; un'esposizione magistrale del materialismo storico in cui si definiscono le leggi che guidano il proletariato nello stabilire il comunismo su tutta la terra; il programma del proletariato rivoluzionario, che lo distingue da tutte le sette e tendenze socialistiche; un'opera la cui validità rimane intatta e animan la lotta dei proletari e dei popoli del mondo contro l'imperialismo e tutte le forme di reazione. La frase con cui termina quel primo programma dei lavoratori continua a risuonare in tutto il mondo; La suo ultimo appello è oggi il grido di battaglia del proletariato rivoluzionario che si appresta a dare ancora una volta l'assalto al cielo:

“I comunisti sdegnano di nascondere le loro opinioni e le loro intenzioni. Dichiarano apertamente che i loro fini possono esser raggiunti soltanto col rovesciamento violento di tutto l'ordinamento sociale finora esistente. Le classi dominanti tremino al pensiero d'una rivoluzione comunista.

 I proletari non hanno da perdervi che le loro catene. Hanno un mondo da guadagnare.

Proletari di tutti i paesi, unitevi!”

Nel 1878 è pubblicata la nota Anti-Dühring o La rivoluzione della scienza di Eugen Dühring, un'opera polemica contro un professore critico del marxismo, che divenne una delle migliori esposizioni del materialismo dialettico e storico e della dottrina del socialismo in tutti i suoi aspetti; lavoro in cui anche l’amico Marx contribuì nella parte relativa all'economia politica. Una delle parti dell'Anti-Dühring fu pubblicata nel 1880 come un opuscolo intitolato Dal socialismo utopico al socialismo scientifico, opera popolare è in cui esposto brillantemente il progressivo sviluppo sociale che porta all'avvento del socialismo, in opposizione alle credenze degli utopisti.

Nel 1925 furono pubblicate per la prima volta le opere di Engels relative alla sua ricerca sulla dialettica della natura, uno studio incompiuto che risale agli anni 1875-1883, in cui il maestro del proletariato presenta il modo in cui le leggi del materialismo dialettico si realizzano anche nei fenomeni naturali; in questo lavoro si trovano idee acute che anticipano successive scoperte delle scienze naturali. L'introduzione generale alla dialettica della natura e il ruolo del lavoro nella trasformazione della scimmia in uomo, sono opere d'arte nella letteratura rivoluzionaria in cui è esposto il rapporto tra lo sviluppo dell'umanità e quello delle scienze naturali, fino alla moderna società borghese, traendo conclusioni rivoluzionarie oggi più valide che mai, mentre l'umanità è afflitta dalla crisi economica e dalla pandemia di Covid19, prodotto della voracità e dell'anarchia del capitalismo imperialista:

"Solo un'organizzazione consapevole della produzione sociale, in cui la produzione e la distribuzione obbediscano ad un piano, può elevare socialmente gli uomini al di sopra del resto del mondo animale, allo stesso modo in cui la produzione in generale li ha elevati come specie. Lo sviluppo storico rende ogni giorno più necessaria e più possibile questa organizzazione”.

L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, pubblicato nel 1884, è un altro trattato di materialismo storico, che espone sistematicamente l'evoluzione di quelle istituzioni che saranno sostituite dal comunismo, nuova e superiore forma di organizzazione sociale, quando saranno abolite la proprietà privata e le classi e, di conseguenza, scompariranno lo Stato e la famiglia così come conosciuta finora. C'è la spiegazione scientifica della discriminazione e dell'oppressione delle donne che costituisce la base più solida del movimento proletario femminile:

“Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L'uomo prese nelle mani anche il timone della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli. (... ) L'emancipazione della donna diviene possibile solo quando essa può partecipare su vasta scala sociale alla produzione, e il lavoro domestico non la impegna ancora che in misura insignificante”.

Nel saggio Ludwig Feuerbach e la fine della filosofia classica tedesca (1886), Engels espone criticamente la filosofia tedesca dalla punto di vista dialettica materialista, dimostrando il declino spirituale della borghesia ed esaltando il senso teorico e scientifico del proletariato.

Titanico fu anche il suo lavoro nello studio delle questioni militari, che costituisce una parte importante dei suoi scritti. Pochissime opere possono essere confrontate con gli articoli di Engels sui grandi eventi militari del XIX secolo, come la guerra di Garibaldi in Sicilia, la guerra di Crimea, la guerra civile negli Stati Uniti, le grandi insurrezioni del 1848 o la guerra franco-prussiana del 1870. E non solo per il rigore con cui tratta quei fatti, ma anche per la grande lungimiranza del grande pensatore nell'arte della guerra. Un potente arsenale di grande valore oggi, quando il proletariato rivoluzionario si prepara a sviluppare la guerra popolare necessaria per abbattere i suoi nemici in tutti i paesi.

Oltre alle importanti opere scientifiche e all'enorme lavoro giornalistico di Engels, anche la sua corrispondenza ha un valore inestimabile, in particolare quella con il suo caro compagno Marx, dove si può osservare in tutti gli aspetti il lavoro congiunto dei fondatori del socialismo scientifico, sia nello sviluppo della scienza della rivoluzione, che in altre aree della conoscenza, nonché nella strategia e la tattica del proletariato combattente.

Come leader politico del proletariato, Engels si legò al movimento operaio fin da giovanissimo. Grazie ai suoi contatti con organizzazioni e capi proletari, fu in grado di rapportarsi, insieme a Marx, all'associazione clandestina tedesca Lega dei Giustizi, in seguito chiamata la Lega dei comunisti, che convinsero della nuova dottrina, la quale sua volta li incaricò di esporre i principi fondamentali del socialismo da loro elaborati, compito che materializzò nel Manifesto del Partito Comunista pubblicato nel 1848.

Engels partecipò attivamente all'ondata rivoluzionaria che scosse l'Europa dal 1848 al 1850. Non solo incoraggiando con l’amico Marx la rivolta popolare in Germania dalle colonne della Nuova Gazzetta Renana, ma partecipando anche all'insurrezione popolare armata e combattendo le battaglie per la libertà, dove ebbe un posto di rilievo che, insieme agii scritti militari, gli valse tra i suoi compagni il soprannome di "Generale".

Da appassionato combattente rivoluzionario, Engels fu difensore intransigente degli interessi del proletariato, critico esperto degli errori dei falsi socialisti e instancabile maestro dei migliori figli della classe operaia con cui mantenne sempre stretti legami di amicizia e che si rivolgevano a lui da tutti paesi chiedendo consiglio.

La sua lealtà verso la classe operaia lo rese un capo riconosciuto del proletariato internazionale, non solo ebbe un ruolo di primo piano nella fondazione della Associazione Internazionale del Lavoratori o Prima Internazionale, fece parte del su Consiglio Generale dal 1870 fino allo scioglimento, nel 1876, così come ebbe un ruolo nella fondazione della Seconda Internazionale dopo il Congresso dei Lavoratori di Parigi che nel 1889 gettò le basi della nuova organizzazione internazionale del proletariato di tutti i paesi.

La sua generosità e semplicità permisero a Engels di dare giusta sistemazione all’amico e compagno Marx, che sostenne economicamente fino ai suoi ultimi giorni perché completasse il suo lavoro. Ma Friedrich Engels brilla di luce propria e in quanto tale fa parte dei maestri del proletariato.

Engels morì in Inghilterra il 5 agosto 1895, circondato dai più importanti dirigenti del movimento operaio dei diversi paesi e da messaggi da ogni angolo del mondo furono inviati per il suo funerale. A proposito a di Engels, Lenin ha scritto:

“Dopo l’amico Karl Marx (che morì nel 1883), Engels fu il più noto scienziato e maestro del proletariato contemporaneo in tutto il mondo civilizzato. […] Marx ed Engels furono i primi a chiarire nelle loro opere scientifiche che il socialismo non è un'invenzione di sognatori, ma l'obiettivo finale e il risultato inevitabile dello sviluppo delle forze produttive all'interno della società contemporanea. Tutta la storia scritta finora è storia della lotta di classe, dei successivi cambiamenti nel dominio e della vittoria di una classe sociale su un'altra. E questo continuerà fino a quando non scompariranno le basi della lotta di classe e del dominio di classe: la proprietà privata e la produzione sociale caotica. Gli interessi del proletariato richiedono che queste basi vengano distrutte, quindi la lotta di classe consapevole dei lavoratori organizzati deve essere diretta contro di esse”.

Infine, contro le calunnie e le falsificazioni dei nemici del marxismo, che hanno cercato invano di separare Marx da Engels, le parole pronunciate da quest'ultimo nell'omaggio postumo a Karl Marx si adattano perfettamente a lui stesso:

“... Era soprattutto un rivoluzionario. Cooperare, in un modo o nell'altro, al rovesciamento della società capitalista e delle istituzioni politiche da essa create, per contribuire all'emancipazione del moderno proletariato, al quale aveva per primo instillato la coscienza della propria situazione e dei suoi bisogni, la consapevolezza delle condizioni della sua emancipazione: tale fu la vera missione della sua vita. La lotta era il suo elemento. E ha combattuto con passione, tenacia e successo come pochi altri."

Onore e gloria a Friedrich Engels, maestro del proletariato mondiale!

Viva il marxismo-leninismo-maoismo!

Morte all'imperialismo! Il futuro sarà del socialismo e comunismo!

Proletari e popoli oppressi, uniti nell'internazionalismo proletario!

Avanziamo, ora più che mai, nell'unità internazionale dei comunisti di tutto il mondo!

 Let's celebrate the 200th anniversary of Frederick Engels, Master of the World Proletariat! - Joint Declaracion

this declaration is also a support to all Engels'celebration today


Let's celebrate the 200th anniversary of Frederick Engels, Master of the World Proletariat


The November 28 of this year marks the 200th anniversary of the birth of Frederick Engels, one of the great masters of the world proletariat and co-founder, together with Marx, of the science of proletarian revolution, today known as Marxism-Leninism-Maoism.


Inspired by the brilliant founders of scientific socialism, Marx and Engels, revolutionary proletarians of all countries have thrown themselves into the struggle and in its course have enriched the science of revolution by developing it: the important milestones of the October Socialist Revolution in Russia, which opened the Era of the World Proletarian Revolution and the triumph of the Revolution in China which continuied in the Great Proletarian Cultural Revolution, endowed the proletariat with Marxism-Leninism-Maoism, a unique and harmonious theory that will allow not only to conquer power through the revolutionary violence of the masses, today structured as People's War, but also continue revolution during under the proletarian dictatorship and Socialism to prevent the restoration of capitalism.


Today, armed with this arsenal, the revolutionary proletarians of all countries are advancing in the construction of their Parties and striving in the struggle for unity in a new Communist International, crucial strategic instruments for the triumph of the World Proletarian Revolution, leading the struggles of the proletariat and the peoples of the world to defeat imperialism and reaction, sweeping from the face of the earth all forms of oppression and exploitation, advancing towards communism.




That is why the revolutionary proletarians celebrate with joy the bicentennial of the birth of Frederick Engels, and take up his memory and work, to propagate them among the masses of workers and peasants throughout the world.


Frederick Engels was born by a bourgeois family; but he dedicated his life to the struggle for the emancipation of the working class. Along with his comrade and friend, Karl Marx, they endowed humanity, especially the workers, with dialectical materialism, the world outlook and method of thought which allowed them and the proletariat to get a scientific understanding of the development of history. historical materialism, and of the capitalist mode of production, Marxist political economics. A harmonious and correct doctrine which gave birth to scientific socialism, against the utopic dreams of the bourgeois and petty-bourgeois "socialists", who criticized and still criticize "savage capitalism" but only seek to reform, not to destroy it. On the contrary, Engels contributed to clarify the laws that rule the march of society towards socialism and communism, the laws that condemn capitalism to death and be defeated by the Proletarian Revolution, emphasizing that this is the historical mission of the international proletariat.


As theorist, Engels was the first to state that the proletariat is not only a class that suffers but, because of its condition in social production, is the most important class under capitalism, a fact that drives it uncontrollably forward and forces it to fight for the ultimate emancipation, abolishing private property on the means of production, for which he needs a political action that aims to establish socialism. Such ideas were put forward for the first time in 1845 in The Situation of the Working Class in England, a work that brilliantly describes not only the sufferings of the proletariat, but its social importance and historical mission.


Engels was also the first to publish in the Anales Franco-Alemanes, a critical study on political economics, where he analyzed the basic features of the capitalist economic regime, as an inevitable consequence of the domination of private ownership. He was who encouraged his friend and comrade Karl Marx to study this problem in depth, from which emerged the masterpiece The Capital, the completion of which was also carried out by Engels after Marx's death.


Together, they wrote in 1844 The Sacred Family, or critique of critical criticism, A polemic work, mostly written by Marx, but result of a common understanding of social contradictions and the criticism to the Bauer brothers, "critical" contemplative philosophers who denied any practical activity to transform the world and described the proletariat as a mass lacking critical spirit without historical significance.




From this same period is The German Ideology, a joint work by Marx and Engels published in 1932, many years after their deaths. Although the purpose of this work was to settle accounts with their philosophical past, The German ideology acquired and continues having a great importance for the revolutionary proletariat, since with this passionate and vigorous polemic they unveil the miseries of the reactionary philosophers and socialists of Germany, defining the basic features of scientific communism. From that work it can be seen that Marx and Engels see in the class struggle of the proletarians and the revolution led them, the emerging of the communist regime: this revolution “is necessary not only because it is impossible to overthrow the ruling class in any other way, but because only through revolution the overthrowing class can rid itself of all rottenness and be able to create a new society”.


The Communist Manifesto, published in 1848, was not only another common work, but is based on Engels's essay, Principles of Communism. The Manifesto is a brilliant exposition of the understanding and method of the revolutionary proletariat; but also a masterful explanation of historical materialism where the laws that lead the proletariat to establish communism in all the earth are made clear, the program of the revolutionary proletariat that distinguishes it from all socialist sects and tendencies; a work whose validity remains intact, encouraging the struggle of the proletarians and peoples of the world against imperialism and all forms of reaction. The phrase with which that first workers' program concludes continues resounding throughout the world; the final call is today the battle cry of the revolutionary proletarians who are preparing to take storm the heavens again:

The Communists disdain to conceal their views and aims. They openly declare that their ends can be attained only by the forcible overthrow of all existing social conditions. Let the ruling classes tremble at a Communistic revolution. The proletarians have nothing to lose but their chains. They have a world to win. Working Men of All Countries, Unite!






In 1878 the well-known Anti-Dühring or The Revolution of Science by Mr. Eugen Dühring was published, a polemic work against a professor critical of Marxism, which became one of the best explanation of dialectical and historical materialism and the doctrine of socialism in all its aspects; a work to which his friend Marx also contributed in the part concerning political economics. One of the sections of the Anti-Dühring was published in 1880 as a pamphlet entitled From Utopian Socialism to Scientific Socialism, a popular work that brilliantly explains the progressive social development leading to of socialism, against the beliefs of the utopians.


Engels's works regarding his research on the Dialectic of Nature was published for the first time in 1925, an unfinished study dating back to the years 1875-1883, where master of the working class highlights how the laws of materialism dialectical are also fulfilled in the phenomena of nature; In this work there are sharp ideas that anticipated later conclusions of the natural sciences. The General Introduction to the Dialectic of Nature and The Part Played by Labour in the Transition from Ape to Man, is a masterpiece of the revolutionary literature where the relationship between the development of humanity and the natural sciences is explained reaching the modern bourgeois society, deriving revolutionary conclusions that today are more valid than ever, when humanity is hit by the economic crisis and the Covid-19 pandemic, product of the voracity and anarchy of imperialist capitalism:

Only conscious organisation of socialproduction, in which production and distribution are carried on in a planned way, can lift mankind abovethe rest of the animal world as regards the social aspect, in the same way that production in general hasdone this for men in their aspect as species. Historical evolution makes such an organisation daily moreindispensable, but also with every day more possible”.




The Origin of the Family, Private Property and the State, published in 1884, is another work on historical materialism systematically explaining the evolution of those institutions that will be replaced by communism, a new and higher form of social organization, when after the abolishing of private property and classes, as a consequence, the State and the family as it has been known until now disappear. There is the scientific explanation of the discrimination and oppression of women that constitutes the strongest foundation for the proletarian women's movement:

The overthrow of mother-right was the world historical defeat of the female sex. The man tookcommand in the home also; the woman was degraded and reduced to servitude, she became theslave of his lust and a mere instrument for the production of children[...] The emancipation of woman will only be possible when woman can take part in production on a large, social scale, and domestic work no longer claims anything but an insignificant amount of her time.”.


In the essay Ludwig Feuerbach and the End of Classical German Philosophy (1886), Engels makes a critical exposition of German philosophy from the dialectical materialist point of view, demonstrating the spiritual decline of the bourgeoisie, exalting the theoretical and scientific sense of the proletariat.


Gigantic was also his work in the study of military affairs, that constitutes an important part of his written works. Very few works can be compared with Engels' papers on the great military events of the 19th century such as Garibaldi's war in Sicily, the Crimean War, the civil war in the United States, the great insurrections of 1848 or the Franco-Prussian war of 1870. And not only because of the rigor with which he dealt the facts, but also because of the brilliant forecasts of a great thinker in the art of war. A powerful arsenal of great value today, when the revolutionary proletariat prepares to develop the People's War necessary to bring down its enemies in all countries.


In addition to the important scientific works and the huge journalistic work of Engels, his correspondence is invaluable, especially that with his dear comrade Marx, in which the joint work of the founders of scientific socialism can be observed in all aspects, both in the development of the science of revolution, or in other areas of knowledge, as the strategy and tactics of the fighting proletariat.


As political leader of the proletariat, Engels joined the labor movement in a very young age. Thanks to their contacts with proletarian organizations and leaders, together with Marx, they were able to relate with the German clandestine association, the League of Just later called the League of Communists, which they convinced of the new doctrine, and which in turn commissioned them to formulate the fundamental principles of socialism elaborated by them, a task materialized in the Communist Manifesto published in 1848.


Engels actively participated in the revolutionary wave that shook Europe from 1848 to 1850. Not only encouraging with his friend Marx the popular uprising in Germany with their words from the New Rhenish Gazette, but also participating in the armed insurrection of the people and fighting in the battles for freedom, where he played a prominent role which, together with his military writings, would make him worthy of the nickname "The General" among his comrades.


As a passionate revolutionary fighter, Engels was an uncompromising defender of the interests of the proletariat, a fierce critic of the errors of the false socialists, and a tireless teacher of the best sons of the working class with whom he always maintained close ties of friendship and to him they turned from all countries for guidance and support.


His loyalty to the working class made him the recognized chief of the international proletariat, not only playing a prominent role in the founding of the International Workers' Association or First International but also as member of its General Council from 1870 until its dissolution in 1876, as well as in the foundation of the Second International after the Paris Workers' Congress, which in 1889 laid the foundations for the new international organization of the proletariat of all countries.


His generosity and simplicity allowed Engels to give the right place to his friend and comrade, whom he supported financially until his last days to complete his work. But Frederick Engels shines with his own light and is therefore one of the masters of the proletariat.


Engels died on August 5, 1895 in England surrounded by the most prominent leaders of the workers movement from different countries, and messages from any corners of the world arrived at his funeral. Referring to Engels, Lenin wrote:

After his friend Karl Marx (who died in 1883), Engels was the finest scholar and teacher of the modern proletariat in the whole civilised world. […] Marx and Engels were the first to explain that socialism is not the invention of dreamers, but the final aim and necessary result of the development of the productive forces in modern society. All recorded history hitherto has been a history of class struggle, of the succession of the rule and victory of certain social classes over others. And this will continue until the foundations of class struggle and of class domination – private property and anarchic social production – disappear. The interests of the proletariat demand the destruction of these foundations, and therefore the conscious class struggle of the organised workers must be directed against them. ”.


And against the calumnies and misrepresentations by the enemies of Marxism, who have tried in vain to separate Marx from Engels, the words uttered by the latter in the posthumous tribute to Karl Marx are perfectly applicable to himself:

For Marx was before all else a revolutionist. His real mission in life was to contribute, in one way or another, to the overthrow of capitalist society and of the state institutions which it had brought into being, to contribute to the liberation of the modern proletariat, which he was the first to make conscious of its own position and its needs, conscious of the conditions of its emancipation. Fighting was his element. And he fought with a passion, a tenacity and a success such as few could rival. "


Honor and Glory to Frederick Engels, Master of the World Proletariat!


Long live Marxism-Leninism-Maoism!


Death to imperialism! The future must be of socialism and communism!


Proletarians and oppressed peoples, unite in proletarian internationalism!


Forward, now more than ever, in the international unity of communists around the world!


28th november 2020 

Communist Worker Union (MLM) – Colombia

 Maoist Communist Party – Italy

 El Kadehines Party – Tunisia

 support

Committee for Building the Maoist Communist Party, Galicia, Spanish State

Communist (Maoist) Party of Afghanistan

other signatures arriving... for signing this joint declaration  - maoistroad@gmail.com

 

-----------

Celebremos el Bicentenario del Nacimiento de Federico Engels, Maestro del Proletariado Mundial



El 28 de noviembre de este año se cumplen 200 años del nacimiento de Federico Engels, uno de los grandes maestros del proletariado mundial y cofundador, junto con Marx, de la ciencia de la revolución proletaria, hoy conocida como Marxismo-Leninismo-Maoísmo.



Inspirados en los geniales fundadores del socialismo científico, Marx y Engels, los proletarios revolucionarios de todos los países se han lanzado a la lucha y en su transcurso han enriquecido la ciencia de la revolución desarrollándola: los importantes hitos de la Revolución Socialista de Octubre en Rusia que inauguró la Era de la Revolución Proletaria Mundial y el triunfo de la Revolución en China que tuvo continuidad en la Gran Revolución Cultural Proletaria, dotaron al proletariado del Marxismo-Leninismo-Maoísmo, teoría única y armónica que le permitirá, no solo conquistar el poder mediante la violencia revolucionaria de las masas, hoy erigida como Guerra Popular, sino darle continuidad a la revolución durante la época de la Dictadura del Proletariado y el Socialismo para impedir la restauración del capitalismo.



Hoy, armados con ese arsenal los proletarios revolucionarios de todos los países, avanzan en la construcción de sus Partidos y se esfuerzan en la lucha por la unidad en una nueva Internacional Comunista, instrumentos estratégicos imprescindibles para el triunfo de la Revolución Proletaria Mundial, capaz de conducir los combates del proletariado y los pueblos del mundo para derrotar al imperialismo y la reacción, barriendo de la faz de la tierra toda forma de opresión y explotación, avanzando al comunismo.



Por ello, el proletariado revolucionario celebra con júbilo el bicentenario del nacimiento de Federico Engels, se propone rescatar su memoria y obra, para difundirla entre las masas de obreros y campesinos en todo el mundo.



Federico Engels nació en el seno de una familia burguesa; pero dedicó su vida a la lucha por la emancipación de la clase obrera. Junto con su camarada y amigo, Carlos Marx, dotaron a la humanidad, especialmente a los trabajadores, del materialismo dialéctico, la concepción del mundo y método de pensamiento, que les permitió a ellos y al proletariado adquirir una comprensión científica del desarrollo de la historia, el materialismo histórico, y del modo de producción capitalista, la economía política marxista. Doctrina armónica y exacta que dio vida al socialismo científico en oposición a los sueños utópicos de los “socialistas” burgueses y pequeñoburgueses, que criticaban y aún critican el “capitalismo salvaje” pero solo pretenden reformarlo sin destruirlo. Por el contrario, Engels contribuyó a esclarecer las leyes que rigen la marcha de la sociedad hacia el establecimiento del socialismo y el comunismo, las leyes que condenan al capitalismo a la muerte y derrota por la Revolución Proletaria, destacando con toda claridad que esta es la misión histórica del proletariado internacional.



Como teórico, Engels fue el primero en afirmar que el proletariado no es sólo una clase que sufre, sino que por su situación en la producción social es la clase más importante en el capitalismo, hecho que lo impulsa inconteniblemente hacia adelante y lo obliga a luchar por su emancipación definitiva, aboliendo la propiedad privada sobre los medios de producción, para lo cual necesita de su actuación política que tiene por objetivo el establecimiento del socialismo. Tales ideas fueron expuestas por primera vez en 1845 en el libro La situación de la clase obrera en Inglaterra, una obra que describe de forma brillante, no solo los padecimientos del proletariado, sino su importancia social y su misión histórica.



Engels fue también el primero en publicar en la revista Anales franco-alemanes, un estudio crítico sobre la economía política donde analizaba los rasgos básicos del régimen económico capitalista, como consecuencia inevitable de la dominación de la propiedad privada. Fue él quien impulsó a su amigo y camarada Carlos Marx, a ocuparse del estudio de este problema a profundidad, del cual surgió la obra cumbre El Capital, cuya culminación también corrió por cuenta de Engels luego de la muerte de Marx.



Juntos escribieron en 1844 La sagrada familia, o crítica de la crítica crítica. Una obra polémica, mayormente escrita por Marx, pero fruto de la comprensión mutua de las contradicciones sociales y de la crítica a los hermanos Bauer, “críticos” filósofos contemplativos que negaban toda actividad práctica para transformar el mundo y calificaban al proletariado como una masa carente de espíritu crítico sin trascendencia histórica.



De esa época también data La ideología alemana, un trabajo conjunto de Marx y Engels que solo vio la luz en 1932, años después de muertos. Aunque el propósito de los maestros con esta obra era saldar cuentas con su pasado filosófico, La ideología alemana cobró y sigue teniendo gran importancia para el proletariado revolucionario, por cuanto en esta apasionante y vigorosa polémica desnudan las miserias de los filósofos y socialistas reaccionarios de Alemania, formulando los rasgos esenciales del comunismo científico. Desde esa obra se observa que Marx y Engels ven en la lucha de clase del proletariado y en la revolución por él protagonizada, el surgimiento del régimen comunista: esta revolución “es necesaria no sólo porque es imposible derribar de otra manera la clase dominante, sino porque sólo por medio de la revolución puede la clase que derriba, librarse de toda la podredumbre y ser capaz de crear una sociedad nueva”.



El Manifiesto del Partido Comunista publicado en 1848, no solo fue otra obra común, sino que tiene su base en el ensayo de Engels, Principios del comunismo. El manifiesto, es una exposición genial y brillante de la concepción y del método del proletariado revolucionario; una exposición magistral de materialismo histórico donde se decantan las leyes que conducen al proletariado a establecer el comunismo en toda la tierra; el programa del proletariado revolucionario que lo diferencian de todas las sectas y tendencias socialisteras; una obra cuya vigencia permanece incólume animando la lucha de los proletarios y pueblos del mundo contra el imperialismo y toda forma de reacción. La frase con la cual concluye ese primer programa obrero sigue retumbado en el mundo entero; su llamado final es hoy día el grito de combate del proletariado revolucionario que se apresta a tomar nuevamente el cielo por asalto:

“Los comunistas consideran indigno ocultar sus ideas y propósitos. Declaran abiertamente que sus objetivos sólo pueden alcanzarse derrocando por la violencia todo el orden social existente. Que tiemblen las clases dominantes, ante la perspectiva de una revolución comunista. Los proletarios, no tienen nada que perder en ella, salvo sus cadenas. Tienen, en cambio, un mundo que ganar.

¡Proletarios de todos los Países, uníos!”



En 1878 vio la luz el conocido Anti-Dühring o La revolución de la ciencia por el Sr. Eugen Dühring, obra polémica contra un profesor crítico del marxismo, la cual se convirtió en una de las mejores exposiciones del materialismo dialéctico e histórico y de la doctrina del socialismo en todos sus aspectos; trabajo en el cual contribuyó también su amigo Marx en la parte concerniente a la economía política. Uno de los apartes del Anti-Dühring fue publicado en 1880 como folleto titulado Del socialismo utópico al socialismo científico, una obra popular donde se expone de forma brillante el desarrollo social progresivo que conduce al advenimiento del socialismo en contravía de las creencias de los utopistas.



En 1925 fueron publicados por primera vez los trabajos de Engels referidos a sus investigaciones sobre la Dialéctica de la naturaleza, un estudio inconcluso que se remonta a los años 1875-1883, donde el maestro de la clase obrera pone de presente cómo las leyes del materialismo dialéctico se cumplen también en los fenómenos de la naturaleza; en este trabajo se encuentran agudas ideas que se anticiparon a posteriores conclusiones de las ciencias naturales. La Introducción general a la dialéctica de la naturaleza y El papel del trabajo en la transformación del mono en hombre, son piezas de arte en la literatura revolucionaria donde se expone la relación entre el desarrollo de la humanidad y de las ciencias naturales hasta llegar a la moderna sociedad burguesa, derivando conclusiones revolucionarias que hoy tienen más vigencia que nunca, cuando la humanidad es azotada por la crisis económica y la pandemia del covid-19, producto de la voracidad y la anarquía del capitalismo imperialista:

“Únicamente una organización consciente de la producción social, en la que la producción y la distribución obedezcan a un plan, puede elevar socialmente a los hombres sobre el resto del mundo animal, del mismo modo que la producción en general les elevó como especie. El desarrollo histórico hace esta organización más necesaria y más posible cada día”.



El origen de la familia, la propiedad privada y el Estado, publicado en 1884, es otro tratado sobre materialismo histórico exponiendo de manera sistemática la evolución de esas instituciones que serán sustituidas por el comunismo, una nueva y superior forma de organización social, cuando sean abolidas la propiedad privada y las clases y, como consecuencia de ello, desaparezcan el Estado y la familia como ha sido conocida hasta ahora. Allí se encuentra la explicación científica de la discriminación y opresión de la mujer que constituye la base más firme del movimiento femenino proletario:

“El derrocamiento del derecho materno fue la gran derrota histórica del sexo femenino en todo el mundo. El hombre empuñó también las riendas en la casa; la mujer se vio degradada, convertida en la servidora, en la esclava de la lujuria del hombre, en un simple instrumento de reproducción [...] La emancipación de la mujer no se hace posible sino cuando ésta puede participar en gran escala, en escala social, en la producción y el trabajo doméstico no le ocupa sino un tiempo insignificante”.



En el ensayo Ludwig Feuerbach y el fin de la filosofía clásica alemana (1886), Engels hace una exposición crítica de la filosofía alemana desde la posición materialista dialéctica, demostrando la decadencia espiritual de la burguesía, exaltando el sentido teórico y científico del proletariado.



Gigantesca también fue su labor en el estudio de los asuntos militares que constituye una parte importante de su obra escrita. Muy pocos trabajos pueden compararse con los artículos de Engels sobre los grandes acontecimientos militares del Siglo XIX como la guerra de Garibaldi en Sicilia, la guerra de Crimea, la guerra civil en Estados Unidos, las grandes insurrecciones de 1848 o la guerra franco-prusiana de 1870. Y no solo por la rigurosidad frente a los hechos tratados, sino también por las geniales previsiones del gran pensador en el arte de la guerra. Un poderoso arsenal de gran valor en la actualidad, cuando el proletariado revolucionario se prepara para desarrollar la Guerra Popular necesaria para abatir a sus enemigos en todos los países.



Además de las importantes obras científicas y de la gigantesca labor periodística de Engels, es invaluable su correspondencia, sobre todo con su entrañable camarada Marx, donde puede observarse el trabajo mancomunado de los fundadores del socialismo científico en todos los aspectos, tanto en el desarrollo de la ciencia de la revolución, como en otras áreas del conocimiento, así como de la estrategia y la táctica del proletariado combatiente.



Como dirigente político del proletariado, Engels se vinculó al movimiento obrero desde muy joven. Gracias a sus contactos con las organizaciones y dirigentes proletarios pudieron relacionarse, junto con Marx, con la asociación clandestina alemana, la Liga de los Justicieros llamada más tarde Liga de los Comunistas a la cual convencieron de la nueva doctrina, que a su vez les encargó expusieran los principios fundamentales del socialismo elaborado por ellos, tarea materializada en el Manifiesto del Partido Comunista publicado en 1848.



Engels participó activamente en la ola revolucionaria que sacudió Europa de 1848 a 1850. No solo alentando con su amigo Marx el levantamiento popular en Alemania con la pluma desde la Nueva Gaceta Renana, sino participando en la insurrección armada del pueblo y combatiendo en las batallas por la libertad, donde ocupó un lugar destacado y que, junto con sus escritos militares, le haría merecedor del apodo de “El general” entre sus camaradas.



Como apasionado combatiente revolucionario, Engels fue un defensor intransigente de los intereses del proletariado, crítico aguerrido de los errores de los falsos socialistas y maestro incansable de los mejores hijos de la clase obrera con quienes mantuvo siempre estrechos lazos de amistad y a quien acudían de todos los países en busca de consejo.



Su fidelidad a la clase obrera lo convirtió en jefe reconocido del proletariado internacional, no solo jugando un papel destacado en la fundación de la Asociación Internacional de los Trabajadores o I Internacional sino ocupando un lugar en el Consejo General desde 1870 hasta su disolución en 1876, así como en la fundación de la II Internacional posterior al Congreso Obrero de París que en 1889 sentó los cimientos de la nueva organización internacional del proletariado de todos los países.



Su generosidad y sencillez le permitió a Engels darle el justo lugar a su amigo y camarada, a quien sostuvo económicamente hasta sus últimos días para que diera culmen a su obra. Pero Federico Engels brilla con luz propia y por ello hace parte de los maestros del proletariado.



Engels murió el 5 de agosto de 1895 en Inglaterra rodeado de los más destacados dirigentes del movimiento obrero de distintos países y a su sepelio llegaron mensajes de muchos rincones del mundo. Refiriéndose a Engels, Lenin escribió:

“Después de su amigo Carlos Marx (fallecido en 1883), Engels fue el más notable científico y maestro del proletariado contemporáneo de todo el mundo civilizado. […] Marx y Engels fueron los primeros en esclarecer en sus obras científicas que el socialismo no es una invención de soñadores, sino la meta final y el resultado inevitable del desarrollo de las fuerzas productivas dentro de la sociedad contemporánea. Toda la historia escrita hasta ahora es la historia de la lucha de clases, del cambio sucesivo en el dominio y en la victoria de una clase social sobre otra. Y esto continuará hasta que desaparezcan las bases de la lucha de clases y del dominio de clase: la propiedad privada y la producción social caótica. Los intereses del proletariado exigen que dichas bases sean destruidas, por lo que la lucha de clases consciente de los obreros organizados debe ser dirigida contra ellas”.



Y contra las calumnias y tergiversaciones de los enemigos del marxismo, que en vano han tratado de separar a Marx de Engels, las palabras pronunciadas por este último en el homenaje póstumo a Carlos Marx son perfectamente aplicables a él mismo:

“…era, ante todo, un revolucionario. Cooperar, de este o del otro modo, al derrocamiento de la sociedad capitalista y de las instituciones políticas creadas por ella, contribuir a la emancipación del proletariado moderno, a quién él había infundido por primera vez la conciencia de su propia situación y de sus necesidades, la conciencia de las condiciones de su emancipación: tal era la verdadera misión de su vida. La lucha era su elemento. Y luchó con una pasión, una tenacidad y un éxito como pocos”.



¡Honor y Gloria a Federico Engels, Maestro del Proletariado Mundial!



¡Viva el Marxismo-Leninismo-Maoísmo!



¡Muerte al imperialismo! ¡El futuro debe ser del socialismo y el comunismo!



¡Proletarios y pueblos oprimidos, uníos en el internacionalismo proletario!



¡Avancemos, ahora más que nunca, en la unidad internacional de los comunistas de todo el mundo!

28 noviembre 2020






Ispirati dai grandi fondatori del socialismo scientifico, Marx ed Engels, i proletari rivoluzionari di tutti i paesi si sono lanciati nella lotta e hanno arricchito sviluppandola la scienza della rivoluzione: le importanti pietre miliari della rivoluzione socialista di ottobre in Russia, che ha inaugurato l'era della rivoluzione proletaria mondiale, e il trionfo della rivoluzione in Cina, continuato nella Grande rivoluzione culturale proletaria, ha dotato il proletariato del marxismo-leninismo-maoismo, una teoria unica e armoniosa che gli consentirà non solo di conquistare il potere attraverso la violenza rivoluzionaria delle masse, oggi elevata a guerra popolare, ma anche di dare continuità alla rivoluzione nel periodo della dittatura del proletariato e del socialismo per impedire la restaurazione del capitalismo.


Oggi, armati di questo arsenale, i proletari rivoluzionari di tutti i paesi stanno avanzando nella costruzione dei loro partiti e si battono nella lotta per l'unità in una nuova internazionale comunista, strumenti strategici essenziali per il trionfo della rivoluzione proletaria mondiale, capace di guidare le battaglie del proletariato e dei popoli del mondo fino sconfiggere l'imperialismo e la reazione, spazzare via dalla faccia della terra ogni forma di oppressione e sfruttamento, avanzare verso il comunismo.


Perciò il proletariato rivoluzionario celebra con gioia il bicentenario della nascita di Friedrich Engels, si propone di difenderne la memoria e il lavoro, diffondendoli tra le masse di operai e contadini in tutto il mondo.


Federico Engels nacque in una famiglia borghese ma dedicò la vita alla lotta per l'emancipazione della classe operaia. Insieme al compagno e amico Karl Marx, dotarono l'umanità, in particolare gli operai, del materialismo dialettico, la visione del mondo e metodo di pensiero che permisero a loro e al proletariato di acquisire una comprensione scientifica dello sviluppo della storia, il materialismo storico e del modo di produzione capitalista, l’economia politica marxista. Dottrina armonica e corretta, che ha dato vita al socialismo scientifico contro i sogni utopici dei "socialisti" borghesi e piccolo-borghesi, che criticavano e ancora criticano il "capitalismo selvaggio", ma cercano di riformarlo, senza distruggerlo. Al contrario, Engels ha contribuito a chiarire le leggi che governano la marcia della società verso l'istituzione del socialismo e del comunismo, le leggi che condannano il capitalismo alla morte e alla sconfitta per mano della rivoluzione proletaria, affermando chiaramente che questa è la missione storica del proletariato internazionale.


Come teorico, Engels è stato il primo ad affermare che il proletariato non è solo una classe che soffre, ma che a causa della sua posizione nella produzione sociale è la classe più importante del capitalismo, fatto che lo spinge in avanti incontrollabilmente e lo costringe a combattere per la sua definitiva emancipazione, abolendo la proprietà privata sui mezzi di produzione, per cui necessita della sua azione politica per l’instaurazione del socialismo. Tali idee furono esposte per la prima volta nel 1845 in La situazione della classe operaia in Inghilterra, opera che descrive brillantemente non solo le sofferenze del proletariato, ma la sua importanza sociale e la sua missione storica.


Engels fu anche il primo a pubblicare sugli Annali franco-tedeschi, uno studio critico sull'economia politica in cui analizzava le caratteristiche fondamentali dell’ordine economico capitalista, quale inevitabile conseguenza del dominio della proprietà privata. Fu lui a sollecitare l’amico e compagno Karl Marx a studiare in profondità il problema, e da ciò emerse il capolavoro il Capitale, la cui edizione fu completata anche da Engels dopo la morte di Marx.


Insieme nel 1844 scrissero La Sacra Famiglia, o Critica della critica critica. Un'opera polemica, scritta per lo più da Marx, ma risultato della comprensione comune delle contraddizioni sociali e delle critiche dei fratelli Bauer, filosofi "critici" contemplativi che rigettavano qualsiasi attività pratica per trasformare il mondo e descrivevano il proletariato come una massa carente spirito critico, priva di importanza storico.


A quegli anni risale anche l'ideologia tedesca, opera comune di Marx ed Engels pubblicata solo nel 1932, decenni dopo la loro morte. Sebbene lo scopo dei maestri in questo lavoro fosse quello di regolare i conti con il loro passato filosofico, l'ideologia tedesca ebbe e continua ad avere una grande importanza per il proletariato rivoluzionario, perché con questa eccitante e vigorosa polemica misero a nudo le miserie dei filosofi reazionari e dei socialisti tedeschi, formulando le caratteristiche essenziali del comunismo scientifico. In questo lavoro, si nota come Marx ed Engels vedessero nella lotta di classe del proletariato e nella rivoluzione da esso guidata, l'emergere del regime comunista: questa rivoluzione “è necessaria non solo perché è impossibile far cadere la classe dominante in qualsiasi altro modo, ma perché solo attraverso la rivoluzione la classe che subisce può liberarsi di tutto il marciume e riuscire a creare una nuova società”.


Il Manifesto del Partito Comunista, pubblicato nel 1848, non era solo l’ennesima opera comune, ma si basava sul saggio di Engels, Principi di comunismo. Il Manifesto è una brillante e geniale esposizione della concezione e del metodo del proletariato rivoluzionario; un'esposizione magistrale del materialismo storico in cui si definiscono le leggi che guidano il proletariato nello stabilire il comunismo su tutta la terra; il programma del proletariato rivoluzionario, che lo distingue da tutte le sette e tendenze socialistiche; un'opera la cui validità rimane intatta e animan la lotta dei proletari e dei popoli del mondo contro l'imperialismo e tutte le forme di reazione. La frase con cui termina quel primo programma dei lavoratori continua a risuonare in tutto il mondo; La suo ultimo appello è oggi il grido di battaglia del proletariato rivoluzionario che si appresta a dare ancora una volta l'assalto al cielo:

“I comunisti sdegnano di nascondere le loro opinioni e le loro intenzioni. Dichiarano apertamente che i loro fini possono esser raggiunti soltanto col rovesciamento violento di tutto l'ordinamento sociale finora esistente. Le classi dominanti tremino al pensiero d'una rivoluzione comunista. I proletari non hanno da perdervi che le loro catene. Hanno un mondo da guadagnare.

Proletari di tutti i paesi, unitevi!”


Nel 1878 è pubblicata la nota Anti-Dühring o La rivoluzione della scienza di Eugen Dühring, un'opera polemica contro un professore critico del marxismo, che divenne una delle migliori esposizioni del materialismo dialettico e storico e della dottrina del socialismo in tutti i suoi aspetti; lavoro in cui anche l’amico Marx contribuì nella parte relativa all'economia politica. Una delle parti dell'Anti-Dühring fu pubblicata nel 1880 come un opuscolo intitolato Dal socialismo utopico al socialismo scientifico, opera popolare è in cui esposto brillantemente il progressivo sviluppo sociale che porta all'avvento del socialismo, in opposizione alle credenze degli utopisti.


Nel 1925 furono pubblicate per la prima volta le opere di Engels relative alla sua ricerca sulla dialettica della natura, uno studio incompiuto che risale agli anni 1875-1883, in cui il maestro del proletariato presenta il modo in cui le leggi del materialismo dialettico si realizzano anche nei fenomeni naturali; in questo lavoro si trovano idee acute che anticipano successive scoperte delle scienze naturali. L'introduzione generale alla dialettica della natura e il ruolo del lavoro nella trasformazione della scimmia in uomo, sono opere d'arte nella letteratura rivoluzionaria in cui è esposto il rapporto tra lo sviluppo dell'umanità e quello delle scienze naturali, fino alla moderna società borghese, traendo conclusioni rivoluzionarie oggi più valide che mai, mentre l'umanità è afflitta dalla crisi economica e dalla pandemia di Covid19, prodotto della voracità e dell'anarchia del capitalismo imperialista:

"Solo un'organizzazione consapevole della produzione sociale, in cui la produzione e la distribuzione obbediscano ad un piano, può elevare socialmente gli uomini al di sopra del resto del mondo animale, allo stesso modo in cui la produzione in generale li ha elevati come specie. Lo sviluppo storico rende ogni giorno più necessaria e più possibile questa organizzazione”.


L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, pubblicato nel 1884, è un altro trattato di materialismo storico, che espone sistematicamente l'evoluzione di quelle istituzioni che saranno sostituite dal comunismo, nuova e superiore forma di organizzazione sociale, quando saranno abolite la proprietà privata e le classi e, di conseguenza, scompariranno lo Stato e la famiglia così come conosciuta finora. C'è la spiegazione scientifica della discriminazione e dell'oppressione delle donne che costituisce la base più solida del movimento proletario femminile:

“Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L'uomo prese nelle mani anche il timone della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli. (... ) L'emancipazione della donna diviene possibile solo quando essa può partecipare su vasta scala sociale alla produzione, e il lavoro domestico non la impegna ancora che in misura insignificante”.


Nel saggio Ludwig Feuerbach e la fine della filosofia classica tedesca (1886), Engels espone criticamente la filosofia tedesca dalla punto di vista dialettica materialista, dimostrando il declino spirituale della borghesia ed esaltando il senso teorico e scientifico del proletariato.


Titanico fu anche il suo lavoro nello studio delle questioni militari, che costituisce una parte importante dei suoi scritti. Pochissime opere possono essere confrontate con gli articoli di Engels sui grandi eventi militari del XIX secolo, come la guerra di Garibaldi in Sicilia, la guerra di Crimea, la guerra civile negli Stati Uniti, le grandi insurrezioni del 1848 o la guerra franco-prussiana del 1870. E non solo per il rigore con cui tratta quei fatti, ma anche per la grande lungimiranza del grande pensatore nell'arte della guerra. Un potente arsenale di grande valore oggi, quando il proletariato rivoluzionario si prepara a sviluppare la guerra popolare necessaria per abbattere i suoi nemici in tutti i paesi.


Oltre alle importanti opere scientifiche e all'enorme lavoro giornalistico di Engels, anche la sua corrispondenza ha un valore inestimabile, in particolare quella con il suo caro compagno Marx, dove si può osservare in tutti gli aspetti il lavoro congiunto dei fondatori del socialismo scientifico, sia nello sviluppo della scienza della rivoluzione, che in altre aree della conoscenza, nonché nella strategia e la tattica del proletariato combattente.


Come leader politico del proletariato, Engels si legò al movimento operaio fin da giovanissimo. Grazie ai suoi contatti con organizzazioni e capi proletari, fu in grado di rapportarsi, insieme a Marx, all'associazione clandestina tedesca Lega dei Giustizi, in seguito chiamata la Lega dei comunisti, che convinsero della nuova dottrina, la quale sua volta li incaricò di esporre i principi fondamentali del socialismo da loro elaborati, compito che materializzò nel Manifesto del Partito Comunista pubblicato nel 1848.


Engels partecipò attivamente all'ondata rivoluzionaria che scosse l'Europa dal 1848 al 1850. Non solo incoraggiando con l’amico Marx la rivolta popolare in Germania dalle colonne della Nuova Gazzetta Renana, ma partecipando anche all'insurrezione popolare armata e combattendo le battaglie per la libertà, dove ebbe un posto di rilievo che, insieme agii scritti militari, gli valse tra i suoi compagni il soprannome di "Generale".


Da appassionato combattente rivoluzionario, Engels fu difensore intransigente degli interessi del proletariato, critico esperto degli errori dei falsi socialisti e instancabile maestro dei migliori figli della classe operaia con cui mantenne sempre stretti legami di amicizia e che si rivolgevano a lui da tutti paesi chiedendo consiglio.


La sua lealtà verso la classe operaia lo rese un capo riconosciuto del proletariato internazionale, non solo ebbe un ruolo di primo piano nella fondazione della Associazione Internazionale del Lavoratori o Prima Internazionale, fece parte del su Consiglio Generale dal 1870 fino allo scioglimento, nel 1876, così come ebbe un ruolo nella fondazione della Seconda Internazionale dopo il Congresso dei Lavoratori di Parigi che nel 1889 gettò le basi della nuova organizzazione internazionale del proletariato di tutti i paesi.


La sua generosità e semplicità permisero a Engels di dare giusta sistemazione all’amico e compagno Marx, che sostenne economicamente fino ai suoi ultimi giorni perché completasse il suo lavoro. Ma Friedrich Engels brilla di luce propria e in quanto tale fa parte dei maestri del proletariato.


Engels morì in Inghilterra il 5 agosto 1895, circondato dai più importanti dirigenti del movimento operaio dei diversi paesi e da messaggi da ogni angolo del mondo furono inviati per il suo funerale. A proposito a di Engels, Lenin ha scritto:

“Dopo l’amico Karl Marx (che morì nel 1883), Engels fu il più noto scienziato e maestro del proletariato contemporaneo in tutto il mondo civilizzato. […] Marx ed Engels furono i primi a chiarire nelle loro opere scientifiche che il socialismo non è un'invenzione di sognatori, ma l'obiettivo finale e il risultato inevitabile dello sviluppo delle forze produttive all'interno della società contemporanea. Tutta la storia scritta finora è storia della lotta di classe, dei successivi cambiamenti nel dominio e della vittoria di una classe sociale su un'altra. E questo continuerà fino a quando non scompariranno le basi della lotta di classe e del dominio di classe: la proprietà privata e la produzione sociale caotica. Gli interessi del proletariato richiedono che queste basi vengano distrutte, quindi la lotta di classe consapevole dei lavoratori organizzati deve essere diretta contro di esse”.


Infine, contro le calunnie e le falsificazioni dei nemici del marxismo, che hanno cercato invano di separare Marx da Engels, le parole pronunciate da quest'ultimo nell'omaggio postumo a Karl Marx si adattano perfettamente a lui stesso:

“... Era soprattutto un rivoluzionario. Cooperare, in un modo o nell'altro, al rovesciamento della società capitalista e delle istituzioni politiche da essa create, per contribuire all'emancipazione del moderno proletariato, al quale aveva per primo instillato la coscienza della propria situazione e dei suoi bisogni, la consapevolezza delle condizioni della sua emancipazione: tale fu la vera missione della sua vita. La lotta era il suo elemento. E ha combattuto con passione, tenacia e successo come pochi altri."


Onore e gloria a Friedrich Engels, maestro del proletariato mondiale!


Viva il marxismo-leninismo-maoismo!


Morte all'imperialismo! Il futuro sarà del socialismo e comunismo!


Proletari e popoli oppressi, uniti nell'internazionalismo proletario!


Avanziamo, ora più che mai, nell'unità internazionale dei comunisti di tutto il mondo!

 Let's celebrate the 200th anniversary of Frederick Engels, Master of the World Proletariat! - Joint Declaracion

this declaration is also a support to all Engels'celebration today

Let's celebrate the 200th anniversary of Frederick Engels, Master of the World Proletariat


The November 28 of this year marks the 200th anniversary of the birth of Frederick Engels, one of the great masters of the world proletariat and co-founder, together with Marx, of the science of proletarian revolution, today known as Marxism-Leninism-Maoism.


Inspired by the brilliant founders of scientific socialism, Marx and Engels, revolutionary proletarians of all countries have thrown themselves into the struggle and in its course have enriched the science of revolution by developing it: the important milestones of the October Socialist Revolution in Russia, which opened the Era of the World Proletarian Revolution and the triumph of the Revolution in China which continuied in the Great Proletarian Cultural Revolution, endowed the proletariat with Marxism-Leninism-Maoism, a unique and harmonious theory that will allow not only to conquer power through the revolutionary violence of the masses, today structured as People's War, but also continue revolution during under the proletarian dictatorship and Socialism to prevent the restoration of capitalism.


Today, armed with this arsenal, the revolutionary proletarians of all countries are advancing in the construction of their Parties and striving in the struggle for unity in a new Communist International, crucial strategic instruments for the triumph of the World Proletarian Revolution, leading the struggles of the proletariat and the peoples of the world to defeat imperialism and reaction, sweeping from the face of the earth all forms of oppression and exploitation, advancing towards communism.




That is why the revolutionary proletarians celebrate with joy the bicentennial of the birth of Frederick Engels, and take up his memory and work, to propagate them among the masses of workers and peasants throughout the world.


Frederick Engels was born by a bourgeois family; but he dedicated his life to the struggle for the emancipation of the working class. Along with his comrade and friend, Karl Marx, they endowed humanity, especially the workers, with dialectical materialism, the world outlook and method of thought which allowed them and the proletariat to get a scientific understanding of the development of history. historical materialism, and of the capitalist mode of production, Marxist political economics. A harmonious and correct doctrine which gave birth to scientific socialism, against the utopic dreams of the bourgeois and petty-bourgeois "socialists", who criticized and still criticize "savage capitalism" but only seek to reform, not to destroy it. On the contrary, Engels contributed to clarify the laws that rule the march of society towards socialism and communism, the laws that condemn capitalism to death and be defeated by the Proletarian Revolution, emphasizing that this is the historical mission of the international proletariat.


As theorist, Engels was the first to state that the proletariat is not only a class that suffers but, because of its condition in social production, is the most important class under capitalism, a fact that drives it uncontrollably forward and forces it to fight for the ultimate emancipation, abolishing private property on the means of production, for which he needs a political action that aims to establish socialism. Such ideas were put forward for the first time in 1845 in The Situation of the Working Class in England, a work that brilliantly describes not only the sufferings of the proletariat, but its social importance and historical mission.


Engels was also the first to publish in the Anales Franco-Alemanes, a critical study on political economics, where he analyzed the basic features of the capitalist economic regime, as an inevitable consequence of the domination of private ownership. He was who encouraged his friend and comrade Karl Marx to study this problem in depth, from which emerged the masterpiece The Capital, the completion of which was also carried out by Engels after Marx's death.


Together, they wrote in 1844 The Sacred Family, or critique of critical criticism, A polemic work, mostly written by Marx, but result of a common understanding of social contradictions and the criticism to the Bauer brothers, "critical" contemplative philosophers who denied any practical activity to transform the world and described the proletariat as a mass lacking critical spirit without historical significance.




From this same period is The German Ideology, a joint work by Marx and Engels published in 1932, many years after their deaths. Although the purpose of this work was to settle accounts with their philosophical past, The German ideology acquired and continues having a great importance for the revolutionary proletariat, since with this passionate and vigorous polemic they unveil the miseries of the reactionary philosophers and socialists of Germany, defining the basic features of scientific communism. From that work it can be seen that Marx and Engels see in the class struggle of the proletarians and the revolution led them, the emerging of the communist regime: this revolution “is necessary not only because it is impossible to overthrow the ruling class in any other way, but because only through revolution the overthrowing class can rid itself of all rottenness and be able to create a new society”.


The Communist Manifesto, published in 1848, was not only another common work, but is based on Engels's essay, Principles of Communism. The Manifesto is a brilliant exposition of the understanding and method of the revolutionary proletariat; but also a masterful explanation of historical materialism where the laws that lead the proletariat to establish communism in all the earth are made clear, the program of the revolutionary proletariat that distinguishes it from all socialist sects and tendencies; a work whose validity remains intact, encouraging the struggle of the proletarians and peoples of the world against imperialism and all forms of reaction. The phrase with which that first workers' program concludes continues resounding throughout the world; the final call is today the battle cry of the revolutionary proletarians who are preparing to take storm the heavens again:

The Communists disdain to conceal their views and aims. They openly declare that their ends can be attained only by the forcible overthrow of all existing social conditions. Let the ruling classes tremble at a Communistic revolution. The proletarians have nothing to lose but their chains. They have a world to win. Working Men of All Countries, Unite!






In 1878 the well-known Anti-Dühring or The Revolution of Science by Mr. Eugen Dühring was published, a polemic work against a professor critical of Marxism, which became one of the best explanation of dialectical and historical materialism and the doctrine of socialism in all its aspects; a work to which his friend Marx also contributed in the part concerning political economics. One of the sections of the Anti-Dühring was published in 1880 as a pamphlet entitled From Utopian Socialism to Scientific Socialism, a popular work that brilliantly explains the progressive social development leading to of socialism, against the beliefs of the utopians.


Engels's works regarding his research on the Dialectic of Nature was published for the first time in 1925, an unfinished study dating back to the years 1875-1883, where master of the working class highlights how the laws of materialism dialectical are also fulfilled in the phenomena of nature; In this work there are sharp ideas that anticipated later conclusions of the natural sciences. The General Introduction to the Dialectic of Nature and The Part Played by Labour in the Transition from Ape to Man, is a masterpiece of the revolutionary literature where the relationship between the development of humanity and the natural sciences is explained reaching the modern bourgeois society, deriving revolutionary conclusions that today are more valid than ever, when humanity is hit by the economic crisis and the Covid-19 pandemic, product of the voracity and anarchy of imperialist capitalism:

Only conscious organisation of socialproduction, in which production and distribution are carried on in a planned way, can lift mankind abovethe rest of the animal world as regards the social aspect, in the same way that production in general hasdone this for men in their aspect as species. Historical evolution makes such an organisation daily moreindispensable, but also with every day more possible”.




The Origin of the Family, Private Property and the State, published in 1884, is another work on historical materialism systematically explaining the evolution of those institutions that will be replaced by communism, a new and higher form of social organization, when after the abolishing of private property and classes, as a consequence, the State and the family as it has been known until now disappear. There is the scientific explanation of the discrimination and oppression of women that constitutes the strongest foundation for the proletarian women's movement:

The overthrow of mother-right was the world historical defeat of the female sex. The man tookcommand in the home also; the woman was degraded and reduced to servitude, she became theslave of his lust and a mere instrument for the production of children[...] The emancipation of woman will only be possible when woman can take part in production on a large, social scale, and domestic work no longer claims anything but an insignificant amount of her time.”.


In the essay Ludwig Feuerbach and the End of Classical German Philosophy (1886), Engels makes a critical exposition of German philosophy from the dialectical materialist point of view, demonstrating the spiritual decline of the bourgeoisie, exalting the theoretical and scientific sense of the proletariat.


Gigantic was also his work in the study of military affairs, that constitutes an important part of his written works. Very few works can be compared with Engels' papers on the great military events of the 19th century such as Garibaldi's war in Sicily, the Crimean War, the civil war in the United States, the great insurrections of 1848 or the Franco-Prussian war of 1870. And not only because of the rigor with which he dealt the facts, but also because of the brilliant forecasts of a great thinker in the art of war. A powerful arsenal of great value today, when the revolutionary proletariat prepares to develop the People's War necessary to bring down its enemies in all countries.


In addition to the important scientific works and the huge journalistic work of Engels, his correspondence is invaluable, especially that with his dear comrade Marx, in which the joint work of the founders of scientific socialism can be observed in all aspects, both in the development of the science of revolution, or in other areas of knowledge, as the strategy and tactics of the fighting proletariat.


As political leader of the proletariat, Engels joined the labor movement in a very young age. Thanks to their contacts with proletarian organizations and leaders, together with Marx, they were able to relate with the German clandestine association, the League of Just later called the League of Communists, which they convinced of the new doctrine, and which in turn commissioned them to formulate the fundamental principles of socialism elaborated by them, a task materialized in the Communist Manifesto published in 1848.


Engels actively participated in the revolutionary wave that shook Europe from 1848 to 1850. Not only encouraging with his friend Marx the popular uprising in Germany with their words from the New Rhenish Gazette, but also participating in the armed insurrection of the people and fighting in the battles for freedom, where he played a prominent role which, together with his military writings, would make him worthy of the nickname "The General" among his comrades.


As a passionate revolutionary fighter, Engels was an uncompromising defender of the interests of the proletariat, a fierce critic of the errors of the false socialists, and a tireless teacher of the best sons of the working class with whom he always maintained close ties of friendship and to him they turned from all countries for guidance and support.


His loyalty to the working class made him the recognized chief of the international proletariat, not only playing a prominent role in the founding of the International Workers' Association or First International but also as member of its General Council from 1870 until its dissolution in 1876, as well as in the foundation of the Second International after the Paris Workers' Congress, which in 1889 laid the foundations for the new international organization of the proletariat of all countries.


His generosity and simplicity allowed Engels to give the right place to his friend and comrade, whom he supported financially until his last days to complete his work. But Frederick Engels shines with his own light and is therefore one of the masters of the proletariat.


Engels died on August 5, 1895 in England surrounded by the most prominent leaders of the workers movement from different countries, and messages from any corners of the world arrived at his funeral. Referring to Engels, Lenin wrote:

After his friend Karl Marx (who died in 1883), Engels was the finest scholar and teacher of the modern proletariat in the whole civilised world. […] Marx and Engels were the first to explain that socialism is not the invention of dreamers, but the final aim and necessary result of the development of the productive forces in modern society. All recorded history hitherto has been a history of class struggle, of the succession of the rule and victory of certain social classes over others. And this will continue until the foundations of class struggle and of class domination – private property and anarchic social production – disappear. The interests of the proletariat demand the destruction of these foundations, and therefore the conscious class struggle of the organised workers must be directed against them. ”.


And against the calumnies and misrepresentations by the enemies of Marxism, who have tried in vain to separate Marx from Engels, the words uttered by the latter in the posthumous tribute to Karl Marx are perfectly applicable to himself:

For Marx was before all else a revolutionist. His real mission in life was to contribute, in one way or another, to the overthrow of capitalist society and of the state institutions which it had brought into being, to contribute to the liberation of the modern proletariat, which he was the first to make conscious of its own position and its needs, conscious of the conditions of its emancipation. Fighting was his element. And he fought with a passion, a tenacity and a success such as few could rival. "


Honor and Glory to Frederick Engels, Master of the World Proletariat!


Long live Marxism-Leninism-Maoism!


Death to imperialism! The future must be of socialism and communism!


Proletarians and oppressed peoples, unite in proletarian internationalism!


Forward, now more than ever, in the international unity of communists around the world!


28th november 2020 

Communist Worker Union (MLM) – Colombia

 Maoist Communist Party – Italy

 El Kadehines Party – Tunisia

 support

Committee for Building the Maoist Communist Party, Galicia, Spanish State

Communist (Maoist) Party of Afghanistan

other signatures arriving... for signing this joint declaration  - maoistroad@gmail.com

 

-----------

Celebremos el Bicentenario del Nacimiento de Federico Engels, Maestro del Proletariado Mundial



El 28 de noviembre de este año se cumplen 200 años del nacimiento de Federico Engels, uno de los grandes maestros del proletariado mundial y cofundador, junto con Marx, de la ciencia de la revolución proletaria, hoy conocida como Marxismo-Leninismo-Maoísmo.



Inspirados en los geniales fundadores del socialismo científico, Marx y Engels, los proletarios revolucionarios de todos los países se han lanzado a la lucha y en su transcurso han enriquecido la ciencia de la revolución desarrollándola: los importantes hitos de la Revolución Socialista de Octubre en Rusia que inauguró la Era de la Revolución Proletaria Mundial y el triunfo de la Revolución en China que tuvo continuidad en la Gran Revolución Cultural Proletaria, dotaron al proletariado del Marxismo-Leninismo-Maoísmo, teoría única y armónica que le permitirá, no solo conquistar el poder mediante la violencia revolucionaria de las masas, hoy erigida como Guerra Popular, sino darle continuidad a la revolución durante la época de la Dictadura del Proletariado y el Socialismo para impedir la restauración del capitalismo.



Hoy, armados con ese arsenal los proletarios revolucionarios de todos los países, avanzan en la construcción de sus Partidos y se esfuerzan en la lucha por la unidad en una nueva Internacional Comunista, instrumentos estratégicos imprescindibles para el triunfo de la Revolución Proletaria Mundial, capaz de conducir los combates del proletariado y los pueblos del mundo para derrotar al imperialismo y la reacción, barriendo de la faz de la tierra toda forma de opresión y explotación, avanzando al comunismo.



Por ello, el proletariado revolucionario celebra con júbilo el bicentenario del nacimiento de Federico Engels, se propone rescatar su memoria y obra, para difundirla entre las masas de obreros y campesinos en todo el mundo.



Federico Engels nació en el seno de una familia burguesa; pero dedicó su vida a la lucha por la emancipación de la clase obrera. Junto con su camarada y amigo, Carlos Marx, dotaron a la humanidad, especialmente a los trabajadores, del materialismo dialéctico, la concepción del mundo y método de pensamiento, que les permitió a ellos y al proletariado adquirir una comprensión científica del desarrollo de la historia, el materialismo histórico, y del modo de producción capitalista, la economía política marxista. Doctrina armónica y exacta que dio vida al socialismo científico en oposición a los sueños utópicos de los “socialistas” burgueses y pequeñoburgueses, que criticaban y aún critican el “capitalismo salvaje” pero solo pretenden reformarlo sin destruirlo. Por el contrario, Engels contribuyó a esclarecer las leyes que rigen la marcha de la sociedad hacia el establecimiento del socialismo y el comunismo, las leyes que condenan al capitalismo a la muerte y derrota por la Revolución Proletaria, destacando con toda claridad que esta es la misión histórica del proletariado internacional.



Como teórico, Engels fue el primero en afirmar que el proletariado no es sólo una clase que sufre, sino que por su situación en la producción social es la clase más importante en el capitalismo, hecho que lo impulsa inconteniblemente hacia adelante y lo obliga a luchar por su emancipación definitiva, aboliendo la propiedad privada sobre los medios de producción, para lo cual necesita de su actuación política que tiene por objetivo el establecimiento del socialismo. Tales ideas fueron expuestas por primera vez en 1845 en el libro La situación de la clase obrera en Inglaterra, una obra que describe de forma brillante, no solo los padecimientos del proletariado, sino su importancia social y su misión histórica.



Engels fue también el primero en publicar en la revista Anales franco-alemanes, un estudio crítico sobre la economía política donde analizaba los rasgos básicos del régimen económico capitalista, como consecuencia inevitable de la dominación de la propiedad privada. Fue él quien impulsó a su amigo y camarada Carlos Marx, a ocuparse del estudio de este problema a profundidad, del cual surgió la obra cumbre El Capital, cuya culminación también corrió por cuenta de Engels luego de la muerte de Marx.



Juntos escribieron en 1844 La sagrada familia, o crítica de la crítica crítica. Una obra polémica, mayormente escrita por Marx, pero fruto de la comprensión mutua de las contradicciones sociales y de la crítica a los hermanos Bauer, “críticos” filósofos contemplativos que negaban toda actividad práctica para transformar el mundo y calificaban al proletariado como una masa carente de espíritu crítico sin trascendencia histórica.



De esa época también data La ideología alemana, un trabajo conjunto de Marx y Engels que solo vio la luz en 1932, años después de muertos. Aunque el propósito de los maestros con esta obra era saldar cuentas con su pasado filosófico, La ideología alemana cobró y sigue teniendo gran importancia para el proletariado revolucionario, por cuanto en esta apasionante y vigorosa polémica desnudan las miserias de los filósofos y socialistas reaccionarios de Alemania, formulando los rasgos esenciales del comunismo científico. Desde esa obra se observa que Marx y Engels ven en la lucha de clase del proletariado y en la revolución por él protagonizada, el surgimiento del régimen comunista: esta revolución “es necesaria no sólo porque es imposible derribar de otra manera la clase dominante, sino porque sólo por medio de la revolución puede la clase que derriba, librarse de toda la podredumbre y ser capaz de crear una sociedad nueva”.



El Manifiesto del Partido Comunista publicado en 1848, no solo fue otra obra común, sino que tiene su base en el ensayo de Engels, Principios del comunismo. El manifiesto, es una exposición genial y brillante de la concepción y del método del proletariado revolucionario; una exposición magistral de materialismo histórico donde se decantan las leyes que conducen al proletariado a establecer el comunismo en toda la tierra; el programa del proletariado revolucionario que lo diferencian de todas las sectas y tendencias socialisteras; una obra cuya vigencia permanece incólume animando la lucha de los proletarios y pueblos del mundo contra el imperialismo y toda forma de reacción. La frase con la cual concluye ese primer programa obrero sigue retumbado en el mundo entero; su llamado final es hoy día el grito de combate del proletariado revolucionario que se apresta a tomar nuevamente el cielo por asalto:

“Los comunistas consideran indigno ocultar sus ideas y propósitos. Declaran abiertamente que sus objetivos sólo pueden alcanzarse derrocando por la violencia todo el orden social existente. Que tiemblen las clases dominantes, ante la perspectiva de una revolución comunista. Los proletarios, no tienen nada que perder en ella, salvo sus cadenas. Tienen, en cambio, un mundo que ganar.

¡Proletarios de todos los Países, uníos!”



En 1878 vio la luz el conocido Anti-Dühring o La revolución de la ciencia por el Sr. Eugen Dühring, obra polémica contra un profesor crítico del marxismo, la cual se convirtió en una de las mejores exposiciones del materialismo dialéctico e histórico y de la doctrina del socialismo en todos sus aspectos; trabajo en el cual contribuyó también su amigo Marx en la parte concerniente a la economía política. Uno de los apartes del Anti-Dühring fue publicado en 1880 como folleto titulado Del socialismo utópico al socialismo científico, una obra popular donde se expone de forma brillante el desarrollo social progresivo que conduce al advenimiento del socialismo en contravía de las creencias de los utopistas.



En 1925 fueron publicados por primera vez los trabajos de Engels referidos a sus investigaciones sobre la Dialéctica de la naturaleza, un estudio inconcluso que se remonta a los años 1875-1883, donde el maestro de la clase obrera pone de presente cómo las leyes del materialismo dialéctico se cumplen también en los fenómenos de la naturaleza; en este trabajo se encuentran agudas ideas que se anticiparon a posteriores conclusiones de las ciencias naturales. La Introducción general a la dialéctica de la naturaleza y El papel del trabajo en la transformación del mono en hombre, son piezas de arte en la literatura revolucionaria donde se expone la relación entre el desarrollo de la humanidad y de las ciencias naturales hasta llegar a la moderna sociedad burguesa, derivando conclusiones revolucionarias que hoy tienen más vigencia que nunca, cuando la humanidad es azotada por la crisis económica y la pandemia del covid-19, producto de la voracidad y la anarquía del capitalismo imperialista:

“Únicamente una organización consciente de la producción social, en la que la producción y la distribución obedezcan a un plan, puede elevar socialmente a los hombres sobre el resto del mundo animal, del mismo modo que la producción en general les elevó como especie. El desarrollo histórico hace esta organización más necesaria y más posible cada día”.



El origen de la familia, la propiedad privada y el Estado, publicado en 1884, es otro tratado sobre materialismo histórico exponiendo de manera sistemática la evolución de esas instituciones que serán sustituidas por el comunismo, una nueva y superior forma de organización social, cuando sean abolidas la propiedad privada y las clases y, como consecuencia de ello, desaparezcan el Estado y la familia como ha sido conocida hasta ahora. Allí se encuentra la explicación científica de la discriminación y opresión de la mujer que constituye la base más firme del movimiento femenino proletario:

“El derrocamiento del derecho materno fue la gran derrota histórica del sexo femenino en todo el mundo. El hombre empuñó también las riendas en la casa; la mujer se vio degradada, convertida en la servidora, en la esclava de la lujuria del hombre, en un simple instrumento de reproducción [...] La emancipación de la mujer no se hace posible sino cuando ésta puede participar en gran escala, en escala social, en la producción y el trabajo doméstico no le ocupa sino un tiempo insignificante”.



En el ensayo Ludwig Feuerbach y el fin de la filosofía clásica alemana (1886), Engels hace una exposición crítica de la filosofía alemana desde la posición materialista dialéctica, demostrando la decadencia espiritual de la burguesía, exaltando el sentido teórico y científico del proletariado.



Gigantesca también fue su labor en el estudio de los asuntos militares que constituye una parte importante de su obra escrita. Muy pocos trabajos pueden compararse con los artículos de Engels sobre los grandes acontecimientos militares del Siglo XIX como la guerra de Garibaldi en Sicilia, la guerra de Crimea, la guerra civil en Estados Unidos, las grandes insurrecciones de 1848 o la guerra franco-prusiana de 1870. Y no solo por la rigurosidad frente a los hechos tratados, sino también por las geniales previsiones del gran pensador en el arte de la guerra. Un poderoso arsenal de gran valor en la actualidad, cuando el proletariado revolucionario se prepara para desarrollar la Guerra Popular necesaria para abatir a sus enemigos en todos los países.



Además de las importantes obras científicas y de la gigantesca labor periodística de Engels, es invaluable su correspondencia, sobre todo con su entrañable camarada Marx, donde puede observarse el trabajo mancomunado de los fundadores del socialismo científico en todos los aspectos, tanto en el desarrollo de la ciencia de la revolución, como en otras áreas del conocimiento, así como de la estrategia y la táctica del proletariado combatiente.



Como dirigente político del proletariado, Engels se vinculó al movimiento obrero desde muy joven. Gracias a sus contactos con las organizaciones y dirigentes proletarios pudieron relacionarse, junto con Marx, con la asociación clandestina alemana, la Liga de los Justicieros llamada más tarde Liga de los Comunistas a la cual convencieron de la nueva doctrina, que a su vez les encargó expusieran los principios fundamentales del socialismo elaborado por ellos, tarea materializada en el Manifiesto del Partido Comunista publicado en 1848.



Engels participó activamente en la ola revolucionaria que sacudió Europa de 1848 a 1850. No solo alentando con su amigo Marx el levantamiento popular en Alemania con la pluma desde la Nueva Gaceta Renana, sino participando en la insurrección armada del pueblo y combatiendo en las batallas por la libertad, donde ocupó un lugar destacado y que, junto con sus escritos militares, le haría merecedor del apodo de “El general” entre sus camaradas.



Como apasionado combatiente revolucionario, Engels fue un defensor intransigente de los intereses del proletariado, crítico aguerrido de los errores de los falsos socialistas y maestro incansable de los mejores hijos de la clase obrera con quienes mantuvo siempre estrechos lazos de amistad y a quien acudían de todos los países en busca de consejo.



Su fidelidad a la clase obrera lo convirtió en jefe reconocido del proletariado internacional, no solo jugando un papel destacado en la fundación de la Asociación Internacional de los Trabajadores o I Internacional sino ocupando un lugar en el Consejo General desde 1870 hasta su disolución en 1876, así como en la fundación de la II Internacional posterior al Congreso Obrero de París que en 1889 sentó los cimientos de la nueva organización internacional del proletariado de todos los países.



Su generosidad y sencillez le permitió a Engels darle el justo lugar a su amigo y camarada, a quien sostuvo económicamente hasta sus últimos días para que diera culmen a su obra. Pero Federico Engels brilla con luz propia y por ello hace parte de los maestros del proletariado.



Engels murió el 5 de agosto de 1895 en Inglaterra rodeado de los más destacados dirigentes del movimiento obrero de distintos países y a su sepelio llegaron mensajes de muchos rincones del mundo. Refiriéndose a Engels, Lenin escribió:

“Después de su amigo Carlos Marx (fallecido en 1883), Engels fue el más notable científico y maestro del proletariado contemporáneo de todo el mundo civilizado. […] Marx y Engels fueron los primeros en esclarecer en sus obras científicas que el socialismo no es una invención de soñadores, sino la meta final y el resultado inevitable del desarrollo de las fuerzas productivas dentro de la sociedad contemporánea. Toda la historia escrita hasta ahora es la historia de la lucha de clases, del cambio sucesivo en el dominio y en la victoria de una clase social sobre otra. Y esto continuará hasta que desaparezcan las bases de la lucha de clases y del dominio de clase: la propiedad privada y la producción social caótica. Los intereses del proletariado exigen que dichas bases sean destruidas, por lo que la lucha de clases consciente de los obreros organizados debe ser dirigida contra ellas”.



Y contra las calumnias y tergiversaciones de los enemigos del marxismo, que en vano han tratado de separar a Marx de Engels, las palabras pronunciadas por este último en el homenaje póstumo a Carlos Marx son perfectamente aplicables a él mismo:

“…era, ante todo, un revolucionario. Cooperar, de este o del otro modo, al derrocamiento de la sociedad capitalista y de las instituciones políticas creadas por ella, contribuir a la emancipación del proletariado moderno, a quién él había infundido por primera vez la conciencia de su propia situación y de sus necesidades, la conciencia de las condiciones de su emancipación: tal era la verdadera misión de su vida. La lucha era su elemento. Y luchó con una pasión, una tenacidad y un éxito como pocos”.



¡Honor y Gloria a Federico Engels, Maestro del Proletariado Mundial!



¡Viva el Marxismo-Leninismo-Maoísmo!



¡Muerte al imperialismo! ¡El futuro debe ser del socialismo y el comunismo!



¡Proletarios y pueblos oprimidos, uníos en el internacionalismo proletario!



¡Avancemos, ahora más que nunca, en la unidad internacional de los comunistas de todo el mundo!

28 noviembre 2020





 



Nessun commento:

Posta un commento