Sicilia: “Bufera sulla Sanità”, La Rocca ordina di caricare i dati “falsi” della terapia intensiva
L’ultimo scandalo, in ordine di tempo, che tocca i dirigenti, gli assessori, i politici e, insomma, tutto il governo siciliano guidato da Musumeci ci conferma che siamo in presenza di veri e propri sciacalli da covid19: da quelli che, come per il terremoto, si fregano le mani per i grandi affari che fanno aumentare i loro conti correnti in banca, (senza contare la mafia che nella sanità ci sguazza da sempre) e fino, appunto, alla Sicilia dove imperano politici e “amministratori” truffaldini che invece di dare informazioni corrette su numeri dei posti letto in terapia intensiva, “ordinano”, usando toni abbastanza volgari e minacciosi, come riporta La Repubblica: "Non sento c... perché oggi faranno le valutazioni (dal ministero, ndr) e in funzione dei posti letto in terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede", di aumentarli, di “caricarli” come ha fatto, appunto, La Rocca, “dirigente generale della pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute” (vedi che qualifiche che si attribuiscono i dirigenti della Regione!) sulla piattaforma prevista a livello nazionale con un anticipo di 10 giorni: i dati relativi al 15 novembre, mentre eravamo solo al 4 novembre! Per non essere inclusi tra le zone rosse! Per non avere ricadute negative sulla loro immagine politica!
E siccome si tratta di questione di vita e di morte per migliaia di persone, possiamo ben dire che per i politici siciliani e i loro dirigenti, come si vede, nella sostanza questa vita vale meno di niente! e di esempi ce ne sono altri: lo “scandalo” della rianimazione fantasma di Barcellona Pozzo di Gotto; l’ospedale di Partinico diventato “covid” e in estate smantellato per poi cercare di recuperarlo…
Sempre più, invece, queste stesse persone, praticamente gran parte delle masse popolari, tranne gli sciacalli di cui parliamo, hanno necessità di conoscere non solo i numeri dei posti letto in terapia intensiva, che rimane fondamentale per trattare chi è in condizioni gravissime, ma i numeri reali rispetto ai “parametri” che dalle regioni vengono inviati a livello centrale per stabilire i relativi comportamenti generali da adottare, le aperture o chiusure, i lockdown morbidi o duri ecc. ecc.
Ci riferiamo a numero di medici, infermieri, personale ausiliario, ambulanze, bombole di ossigeno, ventilatori, insomma tutte le attrezzature necessarie, dai tamponi alle mascherine, ecc. ecc.
E inoltre, bisogna sapere se in questa “pianificazione strategica” si prevede l’utilizzo e la riattivazione di altri ospedali sparsi nel territorio che erano stati chiusi in tutti questi anni di abbandono e svendita della sanità pubblica e spinta alla sanità privata…
Ma questi dati purtroppo non arrivano, lasciando chi soffre ed è già in crisi per la gestione quotidiana dello stress da coronavirus in balia delle ultime notizie e quando è peggio in balia dei falsificatori di notizie, e addirittura alle affermazioni e alle immagini di chi protesta negando l’esistenza del virus covid19!
Il governo Musumeci, anche in questo campo si rivela di fatto a dir poco pericolosamente e colpevolmente inconcludente, con un atteggiamento da scaricabarile su chiunque e in qualunque campo, dall’immondizia, ai disastri ambientali alla sanità, appunto.
Risulta sempre più chiaro a tutti adesso, che quello che si sta facendo, non solo a livello regionale, ma anche a livello nazionale, non basta; che non si possono lasciare nelle mani di questi sciacalli le decisioni importanti e urgenti da prendere per dare una risposta adeguata al covid19, visto che “La pandemia corre più veloce delle misure del governo” come abbiamo scritto nell’Editoriale dell’ultimo numero di proletari comunisti, e che purtroppo “Ogni decreto irrigidisce la vita normale e marcia a tappe forzate verso il lockdown generale”.
Non hanno fatto un emerito niente in tutti questi mesi per le masse popolari:
nessuna riapertura di tutti quegli ospedali grandi, medi e piccoli sparsi sul territorio che in questi anni sono stati chiusi, e attrezzarli di tutto quello che serve: terapia intensiva e sub intensiva
nessuna requisizione delle aziende sanitarie private che invece stanno facendo affari d'oro sulla pandemia
nessun seri aumento del numero di ambulanze e attrezzare di tutto punto per il soccorso immediato
nessuna assunzione di massa di medici infermieri e personale ausiliario per alleggerire i turni e che sono costretti a lavoarre in condizioni molto rischiose con dispositivi di sicurezza assolutamente insufficienti
La Regione Sicilia, con il suo attuale presidente, Musumeci, dimostra quanto urgente sia, da parte delle masse popolari, innanzi tutto, comprendere e attrezzarsi per rispondere con la lotta per cacciarli!
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