Siamo in un'epoca storica di transizione tra un sistema sociale, capitalista/imperialista, morente, che ormai non può dare nulla di progressivo, ma solo distruzione, pandemie, ecc; che non può risolvere alcuno dei gravi problemi dell'umanità perchè esso stesso ne è il principale responsabile; e un nuovo sistema sociale, socialista, in cui con il potere proletario viene abolito lo sfruttamento, il lavoro salariato, l'oppressione di classe, la divisione di classe e si pongono le effettive basi/condizioni per una società dell'umanità nuova, il comunismo, in cui vi è un nuovo rapporto tra l'uomo e la natura.
Non sappiamo attualmente quando questa transizione - che non può essere pacifica, ma violenta/rivoluzionaria perchè la classe borghese non se ne va via tranquillamente e cerca con le guerre, le armi, la repressione di massa, le sue leggi, di mantenere il suo nero potere - quanto durerà, potranno volerci anche vari anni, ma essa è inevitabile.
Sia pure in maniera contorta - con passi avanti e passi indietro, a volte in modo non scientifico - pone potenzialmente anche le soluzioni per risolvere i gravi problemi dell'umanità. Certo non è un movimento lineare, finchè il proletariato, la nuova classe, non si organizza e non prende il potere; ma l'umanità non sta mai ferma.
Su questa concezione ci aiuta lo studio di Engels.
Riportiamo questo breve stralcio, dalla Nota storica del libro "Dialettica della natura" di Engels, che nel parlare del passaggio tra il sistema feudale e la borghesia, mette in luce come anche la "scienza naturale moderna", di cui nell'epoca precedente vi erano delle avvisaglie, potè venire alla luce nella rivoluzione.
Fu la più grande rivoluzione che la terra avesse fino a quel momento vissuto. Anche la scienza naturale visse e operò in questa rivoluzione, fu rivoluzionaria fino in fondo, marciò la mano nella mano con la filosofia moderna che si ridestava, e lasciò i suoi martiri sul rogo e nelle carceri..."
Nessun commento:
Posta un commento