Salvatore Ricciardi ha dato alle stampe, anzi ha reso disponibile in rete un nuovo libro “Esclusi dal consorzio sociale”.
Questo
libro parla di carcere. Ci sono notizie storiche e attuali sulla
detenzione, però in questo libro la parola va alle persone detenute.
Immaginate di aver messo in una cella, nei corridoi e nei passeggi di un
carcere dei microfoni, per ascoltare in diretta le parole che tra loro
si scambiano le persone prigioniere. Sono parole sconosciute da chi sta
dall’altra parte del muro; sono parole che rispecchiano e comunicano
idee, tensioni, emozioni, insomma quello che provano le persone recluse.
La
scelta questa volta è stata però di pubblicare il libro sul Blog e
renderlo disponibile a tutte e tutti coloro che vorranno scaricarselo e
leggerlo. Perché?
“Non
voglio certo criticare né demonizzare gli editori, soprattutto le
piccole case editrici. A loro un plauso e il mio affetto perché, tra
mille difficoltà, aumentate dalle restrizioni dei governi, propongono
tantissime opere che altrimenti non sarebbero conosciute” afferma
l’autore. “Penso però che, ogni tanto, un passo avanti si possa fare. D’altronde con le tecnologie digitali quanti scritti vengono diffusi attraverso blog, social network e siti vari, ci sono interessanti raccolte di racconti, di poesie e di analisi politiche e sistemiche; è tanto il materiale da leggere su internet che, a volte, non abbiamo tempo per farlo. Ci sono anche molti libri pubblicati oltre che in versione cartacea, anche in quella digitale”.
Per leggere e/o scaricare gratuitamente il libro: https://contromaelstrom.com/2019/09/13/un-libro-e-qui-potete-scaricarlo-e-eggerlo/l’autore. “Penso però che, ogni tanto, un passo avanti si possa fare. D’altronde con le tecnologie digitali quanti scritti vengono diffusi attraverso blog, social network e siti vari, ci sono interessanti raccolte di racconti, di poesie e di analisi politiche e sistemiche; è tanto il materiale da leggere su internet che, a volte, non abbiamo tempo per farlo. Ci sono anche molti libri pubblicati oltre che in versione cartacea, anche in quella digitale”.
Il libro si intitola “esclusi dal consorzio sociale”; è questo il termine con cui il regolamento fascista del 1931 definiva
le persone incarcerate, e non mi pare, purtroppo, che il sentire comune
sulle persone incarcerate si sia allontanato molto da questa
definizione, nonostante la Costituzione dica il contrario. Dunque leggetelo, se vi va, non è lungo, 62 schermate in word o in pdf.
Scaricatelo,
stampatelo, prendetene parti e utilizzatele come volete. Potete farci
ciò che desiderate, spero soltanto che ne vorrete indicare la
provenienza.
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