ANCHE "IL MANIFESTO" TIFA PER IL TRUFFALDINO SISTEMA ELETTORALE MAGGIORITARIO
L’edizione telematica di sabato ventotto
settembre del quotidiano il manifesto riporta un pezzo – firmato dalla
brava Daniela Preziosi – dal titolo: «Frammenti di un (nuovo) discorso amoroso a
sinistra».
La tesi sostenuta nello scritto è che
finalmente, dopo anni in cui le varie anime della “sinistra” si parlavano
soltanto per insultarsi, sembra esserci un’inversione di tendenza, nel
trentesimo anniversario dello scioglimento del partito revisionista.
Come recita il catenaccio, in questo periodo si
assiste ad «incontri informali, una rete e iniziative comuni. Per buttarsi alle
spalle l’era delle divisioni»: ma, come sostiene un antico proverbio, non è
tutto oro quel che luccica.
Se da una parte, leggendo l’articolo, troviamo
il tentativo generoso degli esponenti della formazione denominata Possibile di
costruire una casa comune con alcuni soggetti civici, dall’altra vengono citati
personaggi che dovrebbero essere esclusi da qualunque legame com una formazione
che si definisca di “sinistra”.
Il riferimento è all’avvocato milanese Giuliano
Pisapia il quale, a differenza del dottor Pietro Bartolo, non solo ha votato
l’infame documento anticomunista recentemente prodotto dal Parlamento europeo,
ma non ha neppure fatto ammenda.
Infine, troviamo particolarmente fastidioso il
passaggio finale dell’articolo, dove la bionda giornalista scrive che per poter
discutere di unità della “sinistra” occorrerebbe una legge elettorale
maggioritaria.
A noi pare tutto il contrario: da quando vi fu
quella truffa del referendum sul maggioritario – che si tenne nei giorni 18 e 19
aprile 1993, e vide schierato dalla parte del proporzionale soltanto il Partito
della Rifondazione Comunista – abbiamo assistito a decine di scissioni del campo
a cui si fa riferimento.
Bosio (Al), 02 ottobre 2019
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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