martedì 1 ottobre 2019

pc 1 ottobre - DALLE CASE CHIUSE ALLE DONNE IN VETRINA PER FAVORIRE IL TURISMO - da Tavolo 4


LA LEGA, FASCIO-SESSISTA, PROPONE ANCORA UNA VOLTA DI FARE CASSA SUL CORPO DELLE DONNE, INVOCANDO IL RITORNO DELLO STATO PAPPONE

E’ di una decina di giorni fa la squallida e criminale notizia che parla di un consigliere leghista della regione Toscana, Roberto Salvini ( parente dell’altra melma fascio-sessista del leader della Lega?) che ha proposto di mettere le donne in vetrina al fine di favorire il turismo.

Ovviamente la cosa non ci sorprende affatto - anche se ci indigna profondamente e ci fa fortemente arrabbiare - giacché da anni la Lega, unitamente a tutto il centrodestra - ma anche ad una parte del centrosinistra, oltreché del M5S- tenta di buttare nella spazzatura la legge Merlin, proponendo
di fare cassa pure sul corpo delle donne, invocando il ritorno allo “stato pappone”, attraverso il ripristino della “case chiuse”, e adesso anche delle vetrine… .

Non dimentichiamo che pure alcuni anni fa, e precisamente nel 2013, un altro leghista, il sindaco di Mogliano Veneto,al fine di risanare il bilancio comunale con le marchette, lanciò un referendum - mai decollato- per l’abrogazione della citata legge Merlin, con la solita scusa di “arginare il problema della prostituzione nelle strade,di stroncare il racket della tratta e il diffondersi di malattie veneree”.

Ovviamente non si tratta affatto di una “battaglia di civiltà”, come vorrebbero farci credere. La putrida favola della regolamentazione per ridurre il fenomeno inconfutabilmente non regge, tant’è che nei paesi dove lo stato gestisce il controllo della prostituzione, questa è aumentata enormemente, a cominciare dalla Germania e dall’Olanda. Inoltre, le ragazze chiuse negli appartamenti, nei locali ed esposte nelle vetrine vengono lo stesso sfruttate dai clan. In pratica vi è una strettissima collaborazione tra la malavita e le istituzioni: le mafie procurano la “carne” da vendere attraverso la tratta, e le donne, costrette a vendersi pagano due volte: una mazzetta per lo stato e un’altra per gli aguzzini illegali.

La verità e che si tenta di imbellettare il ricorso allo sfruttamento legalizzato della prostituzione da parte dello stato italiano e delle sue istituzioni, soprattutto in tempi di crisi, visto il suo giro d’affari che è stimato intorno ai 3,9 miliardi di euro all’anno.

Tutto questo da il senso della società marcia un cui viviamo, dove tutto fa brodo…, dove anche il corpo e la vita delle donne sono considerate merci, fonti di profitto, oltreché carne da macello.

Come abbiamo già scritto in altre occasioni, NOI DONNE NON POSSIAMO CHE ESSERE CONTRO OGNI SFRUTTAMENTO E MERCIFICAZIONE DEL CORPO DELLE DONNE!
SIAMO CONTRO LE CASE CHIUSE, LE VETRINE… E QUALUNQUE ALTRO LUOGO DOVE SI VOGLIONO SEGREGARE LE DONNE PER L’APPAGAMENTO SESSUALE E IL PIACERE FALLICO DI PORCI IMPRENDITORI, AVVOCATI, POLITICI, PRETI, SINDACI, MAGISTRATI, POLIZIOTTI, MILITARI, MEDICI, ETC.!
SIAMO CONTRO TUTTE LE VIOLENZE SULLE DONNE!
SIAMO CONTRO LA PERSECUZIONE E REPRESSIONE DELLE PROSTITUTE!
SIAMO PER LA RIBELLIONE, LA RIVOLTA E LA DOPPIA RIVOLUZIONE PER DISTRUGGERE QUESTA SOCIETA’ DI MERDA, MISOGINA, CHE ANCOR PIU’ SULLE DONNE MOSTRA TUTTA LA SUA BARBARIE!


Lavoratrici SLAI Cobas sc. Ed MFPR – Policlinico Palermo 01.10.2019

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