LA
LEGA, FASCIO-SESSISTA, PROPONE ANCORA UNA VOLTA DI FARE CASSA SUL
CORPO DELLE DONNE, INVOCANDO IL RITORNO DELLO STATO PAPPONE
E’
di una decina di giorni fa la squallida e criminale notizia che parla
di un consigliere leghista della regione Toscana, Roberto Salvini (
parente dell’altra melma fascio-sessista del leader della Lega?)
che ha proposto di mettere le donne in vetrina al fine di favorire il
turismo.
Ovviamente
la cosa non ci sorprende affatto - anche se ci indigna profondamente
e ci fa fortemente arrabbiare - giacché da anni la Lega, unitamente
a tutto il centrodestra - ma anche ad una parte del centrosinistra,
oltreché del M5S- tenta di buttare nella spazzatura la legge
Merlin, proponendo
di fare cassa pure sul corpo delle donne,
invocando il ritorno allo “stato pappone”, attraverso il
ripristino della “case chiuse”, e adesso anche delle vetrine… .
Non
dimentichiamo che pure alcuni anni fa, e precisamente nel 2013, un
altro leghista, il sindaco di Mogliano Veneto,al fine di risanare il
bilancio comunale con le marchette, lanciò un referendum - mai
decollato- per l’abrogazione della citata legge Merlin, con la
solita scusa di “arginare il problema della prostituzione nelle
strade,di stroncare il racket della tratta e il diffondersi di
malattie veneree”.
Ovviamente
non si tratta affatto di una “battaglia di civiltà”, come
vorrebbero farci credere. La putrida favola della regolamentazione
per ridurre il fenomeno inconfutabilmente non regge, tant’è che
nei paesi dove lo stato gestisce il controllo della prostituzione,
questa è aumentata enormemente, a cominciare dalla Germania e
dall’Olanda. Inoltre, le ragazze chiuse negli appartamenti, nei
locali ed esposte nelle vetrine vengono lo stesso sfruttate dai clan.
In pratica vi è una strettissima collaborazione tra la malavita e le
istituzioni: le mafie procurano la “carne” da vendere attraverso
la tratta, e le donne, costrette a vendersi pagano due volte: una
mazzetta per lo stato e un’altra per gli aguzzini illegali.
La
verità e che si tenta di imbellettare il ricorso allo sfruttamento
legalizzato della prostituzione da parte dello stato italiano e delle
sue istituzioni, soprattutto in tempi di crisi, visto il suo giro
d’affari che è stimato intorno ai 3,9 miliardi di euro all’anno.
Tutto
questo da il senso della società marcia un cui viviamo, dove tutto
fa brodo…, dove anche il corpo e la vita delle donne sono
considerate merci, fonti di profitto, oltreché carne da macello.
Come
abbiamo già scritto in altre occasioni,
NOI DONNE NON POSSIAMO CHE ESSERE CONTRO OGNI SFRUTTAMENTO E
MERCIFICAZIONE DEL CORPO DELLE DONNE!
SIAMO
CONTRO LE CASE CHIUSE, LE VETRINE… E QUALUNQUE ALTRO LUOGO DOVE SI
VOGLIONO SEGREGARE LE DONNE PER L’APPAGAMENTO SESSUALE E IL PIACERE
FALLICO DI PORCI IMPRENDITORI, AVVOCATI, POLITICI, PRETI, SINDACI,
MAGISTRATI, POLIZIOTTI, MILITARI, MEDICI, ETC.!
SIAMO
CONTRO TUTTE LE VIOLENZE SULLE DONNE!
SIAMO
CONTRO LA PERSECUZIONE E REPRESSIONE DELLE PROSTITUTE!
SIAMO
PER LA RIBELLIONE, LA RIVOLTA E LA DOPPIA RIVOLUZIONE PER DISTRUGGERE
QUESTA SOCIETA’ DI MERDA, MISOGINA, CHE ANCOR PIU’ SULLE DONNE
MOSTRA TUTTA LA SUA BARBARIE!
Lavoratrici
SLAI Cobas sc. Ed MFPR – Policlinico Palermo 01.10.2019
Nessun commento:
Posta un commento