lunedì 30 settembre 2019

pc 30 settembre - Palermo: fiumi di droga a Borgo Vecchio… la mafia continua a controllare i quartieri popolari

…nonostante tutte le chiacchiere sulla lotta alla mafia! I fatti sono più duri delle parole.
E non solo questo tipo di “operazioni” mette in luce quasi quotidianamente quanto sia esteso il “fenomeno mafioso”, che in questo caso utilizza donne e bambini, ma ad esso si aggiungono quasi altrettanto quotidianamente le notizie sul processo chiamato Trattativa Stato-Mafia che ancora una volta coinvolge pesantissimamente Berlusconi; lo scioglimento dei Comuni per mafia come Misterbianco in provincia di Catania e tanto altro…
La corruzione ad ogni livello che tocca diversi rappresentanti di questo sistema sociale è profonda e ineliminabile, fa parte del sistema stesso: il cosiddetto fenomeno mafioso è una faccia di esso, uno dei suoi peggiori “prodotti”, come la miseria, la distruzione di uomini e cose…

Palermo, fiumi di droga a Borgo Vecchio, smantellata la rete di pusher: 18 arresti
In strada a vendere hashish e marijuana anche i minorenni. Lo spaccio sotto il controllo di Cosa nostra. Le donne contabili e addette alla bonifica delle abitazioni. Indagini della polizia da due anni
28 settembre 2019
Palermo, fiumi di droga a Borgo Vecchio, smantellata  la rete di pusher: 18 arresti
Le donne erano le contabili ma anche coloro che in casa avevano la contezza del  numero di dosi da vendere e che facevano sparire con maestria al primo sentore di un controllo di polizia. Donne al
fianco dei loro uomini nello spaccio di hashish e marijuana nelle strade di Borgo Vecchio. E, spesso, agli angoli delle vie a spacciare c'erano anche baby-pusher, i figli minorenni dei componenti dell'organizzazione. Per ogni pusher la percentuale di guadagno era del 20 per cento su quanto venduto.
Uno spaccato sconfortante quello tracciato dall'ultima indagine antidroga della polizia che ha portato stamattina a 18 tra arresti in carcere e ai domiciliari: 23 le persone coinvolte e raggiunte dalla misura cautelare disposta dal gip. Tra gli arrestati anche Giuseppa Tantillo, figlia di Vittorio e sorella di Giuseppe, collaboratore di giustizia. Dal 2017 gli investigatori del commissariato "Centro" hanno monitorato gli spostamenti di alcuni personaggi sospetti. Poi sono arrivate le intercettazioni e infine gli arresti con le  accuse di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di produzione, traffico e detenzione di droga.
Con l’operazione “Push Away” la polizia ha smantellato la rete dello spaccio a Borgo Vecchio. A collaborare agli arresti la squadra mobile di Palermo. Le intercettazioni hanno svelato che i pusher operavano sotto l’egida della famiglia mafiosa di Borgo Vecchio: collettori con grossisti, confezionatori e rifornitori di pusher. L'associazione aveva una cassa comune, al loro interno c'era una ripartizione di ruoli, l’uso di un linguaggio criptico attraverso il quale la droga era definita "cioccolata", regole che se disattese prevedevano delle sanzioni per chi sbagliava.
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