mercoledì 20 febbraio 2019

pc 20 febbraio - Afghanistan .. ma quale ritiro .. la guerra imperialista contro il popolo afghano continua- PCd'A maoista


Sforzi per la pace: “Un’ altro modo per accentuerà i conflitti e la guerra nel paese”

In un recente viaggio a Kabul, il segretario generale della NATO in una conferenza stampa congiunta con il presidente del regime fantoccio ha annunciato:
“Non abbiamo fissato scadenze per il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. Resteremo qui tutto il tempo necessario. Pertanto, è meglio che i talebani smettano di uccidere e inizino a negoziare con il governo afghano.”
Questa dichiarazione veniva fatta mentre Zalmay Khalilzad, in rappresentanza del governo degli Stati Uniti, stava portando avanti i negoziati con la delegazione dei talebani in Qatar ed entrambe le parti si sono impegnate a proseguire il dialogo. Né questo era il primo incontro tra le due parti. Dal 2010 si sono svolti diversi cicli di negoziati su diverse questioni, compresi la fine della guerra e lo stabilimento della pace in Afghanistan. Ciò differenzia quest’ultimo negoziato con quelli che si sono svolti a porte chiuse negli ultimi 8 anni è la pubblicità.
Si è tenuta a sua volta la Conferenza per pace in Afghanistan ospitata dagli imperialisti russi - con la partecipazione di rappresentanti di 10 governi asiatici, dei talebani, dell'Alto Consiglio per la Pace in Afghanistan e di un diplomatico americano residente a Mosca in rappresentanza del governo degli Stati Uniti.
L'Alto Consiglio per la Pace in Afghanistan è una creatura del regime fantoccio e quindi al servizio del regime e i suoi padroni imperialisti. Quindi, questo gruppo ha rappresentato alla conferenza per la pace di Mosca gli interessi del regime fantoccio. Quindi, il rifiuto dei talebani di sedere faccia a faccia col regime fantoccio è evidentemente caduto. È molto probabile che nel prossimo futuro si tenga un incontro più diretto tra i talebani e il regime fantoccio.
Allo stesso tempo, nonostante il basso livello della rappresentanza USA aella conferenza di Mosca, è evidente che gli americani non possono permettersi di non partecipare a tali incontri. Dunque, l'iniziale opposizione degli americani verso la Conferenza di pace di Mosca non era seria e presto si è trasformata in partecipazione come osservatore. Ciò mostra una crepa nell’attitudine monopolistica degli Stati Uniti verso la guerra e la pace in Afghanistan, che riflette un declino dell'influenza americana nella regione. La proposta di rinviare le elezioni presidenziali del regime fantoccio, gesto di buona volontà verso dei talebani, è un altro segno dell’indebolimento degli Stati Uniti in Afghanistan. Se è improbabile che diventi la posizione ufficiale del governo americano, e anche solo ne parli, come dei negoziati diretti con i talebani, ciò sta approfondendo, rafforzando e ampliando la delegittimazione del regime fantoccio; se fosse applicato accentuerebbe la delegittimazione del regime fantoccio.
Ora, la questione non è se i negoziati diretti tra il regime fantoccio e i talebani siamo iniziati o no, dato che questa è ancora una possibilità. Piuttosto, la questione è che l'inizio dei negoziati non porterà automaticamente alla fine della guerra e allo stabilimento della pace. I tanti anni di negoziati tra lo Stato islamico dell'Afghanistan, a guida Rabbani-Massoud, e i talebani non hanno portato alla fine della guerra. L'esperienza dimostra che simili negoziati, in Siria e Yemen, non hanno ancora portato alla fine di nessuna guerra
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Al contrario, è chiaro fin da ora che l'intensificazione oggettiva e soggettiva delle contraddizioni in Afghanistan, e della situazione internazionale e regionale ad essa collegata, rende gli sforzi di pace un'ulteriore sfera in cui si gioca la lotta per assicurare gli interessi imperialisti e reazionari in Afghanistan. Allo stesso tempo, gli sforzi di pace, falsi o reali che siano, hanno anche il carattere di prevenire uno scontro militare diretto tra potenze grandi e piccole.
Nelle attuali condizioni dell'Afghanistan gli sforzi internazionali e interni per la cosiddetta pace sono un'altra scusa per intensificare la guerra nel paese, per ottenere ulteriori concessioni nei prossimi cicli di negoziati. Quindi, se in futuro questo negoziato dovesse tenersi, la negoziazione porterebbe all’intensificazione della guerra, per ottenere concessioni al tavolo dei negoziati. Il complesso di questa situazione aggiungerebbe una nuova dimensione ai conflitti in Afghanistan.
Il re-impegno attivo degli imperialisti russi negli affari dell'Afghanistan, attraverso la Conferenza di pace di Mosca, non ha ridotto il conflitto, ma ha ulteriormente complicato la situazione. La Russia vuole ristabilire ed espandere l'influenza storica che un tempo i social-imperialisti sovietici possedevano in Afghanistan. Come fattore interno, i talebani, ancor più del regime fantoccio, hanno la responsabilità storica di riportare gli imperialisti russi, gli occupanti del passato, dentro i conflitti in Afghanistan.
Da un lato, gli sforzi degli imperialisti americani in Afghanistan sono diretti a sottomettere l'Afghanistan e i suoi popoli. Dall’altro, questi sforzi sono diretti a prevenire l'espansione dell'imperialismo russo e del sociali-mperialismo cinese in Afghanistan.
Questa è una situazione in cui l'imperialismo americano è in declino, i suoi alleati politici e militari si allontanano gradualmente dalla superpotenza che guida l'alleanza. Se le potenze imperialiste europee fossero in grado di stabilire un esercito europeo, si porterebbe a termine la formazione di un blocco imperialista tra Stati Uniti e Russia e il mondo sarebbe ancor più polarizzato. Questa situazione non ridurrebbe i conflitti globali e regionali, compresi quelli in Afghanistan, al contrario, aumenterebbe l'avidità degli imperialisti russi verso l'Afghanistan.
Pertanto, il problema della guerra in Afghanistan è ancora lungi dall’avere soluzione; la strada da fare per raggiungere la pace e la stabilità nel paese resta ancora lunga. La nostra missione storica è lottare per portare avanti un'alternativa e una forte resistenza rivoluzionaria e nazionale contro le forze di occupazione, in modo da rompere il monopolio della resistenza armata reazionaria dei talebani nella lotta contro le forze di occupazione e i loro satrapi, e anche per minare gli sforzi di legittimazione degli occupanti, fondati sul carattere storicamente arcaico di questa resistenza, in preso l'opinione pubblica americana, in modo che la resistenza dei popoli dell'Afghanistan, come a suo tempo la resistenza del popolo vietnamita, possa innescare negli Stati Uniti un forte movimento contro la guerra.

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