giovedì 21 febbraio 2019

pc 21 febbraio - Torino - Il volto nuovo della vecchia repressione

Lui è Francesco Messina, classe 1961, questore della città di Torino dal gennaio 2018. Ultimo uomo "forte" piazzato nell'era Minniti.
Messina è una persona con un senso dell'ordine e della repressione fuori dall'ordinario, quando si esprime davanti al circo mediatico, sembra un'interpretazione (un po' datata) di un personaggio di Gian Maria Volontè, il linguaggio e i gesti sembrano estrapolati da un film di Elio Petri.
Queste sono alcune delle recenti dichiarazioni rilasciate dal questore stesso in merito allo sgombero di una delle realtà autogestite più storiche del Paese, l'Asilo Occupato: "Era un covo di eversori, la base logistica di una cellula sovversiva", assicura il questore Francesco Messina. Gli anarchici avrebbero infatti "promosso, costituito, organizzato e partecipato a un'associazione sovversiva diretta e idonea a influire sulle politiche nazionali in materia di immigrazione " Il questore sembra essere entrato talmente nel personaggio da utilizzare parole a caso.
Per la prima volta nella storia della repubblica gli anarchici diventano "eversori"
. Tutto ciò farebbe sorridere se non fosse per il paradigma repressivo che si è cercato costruire. Il questore non contento del tentativo di cancellare un esperienza politico/sociale che ha animato la città di Torino per 25 anni, sembrerebbe non riuscire più a controllarsi, egli vorrebbe recidere qualsiasi forma di solidarietà e sostegno agli anarchici arrestati. Durante il corteo di solidarietà di sabato, il questore mobilitando tutti i reparti della celere a sua disposizione, ha terrorizzato e seminato paura per un intero pomeriggio, per poi arrivare a dichiarare davanti alle telecamere di aver fatto "11 prigionieri" e di aver identificato 250 persone.
E' evidente che siamo di fronte ad un personaggio potenzialmente pericoloso, che pensa di giocare a fare la guerra alle realtà in lotta sul territorio, che costruiscono percorsi sociali alternativi alle città salotto e che cercano di mettere i bisogni delle persone al centro del proprio agire politico. Contro la logica delle città vetrine, dove i senza fissa dimora muoiono di freddo sotto i portici e dove i migranti in transito vengono privati della loro libertà.
I compagni accusati di terrorismo, sono stati accusati di aver lottato contro l'illegittima detenzione a cui centinaia di migranti sono costretti nella città di Torino. La galera razziale del Cpr di Torino di via Brunelleschi, è la più grande d'Italia. Da quando la questura è passata nelle mani di Messina le detenzioni arbitrarie sono aumentate notevolmente, e secondo le stesse dichiarazioni della questura, e non degli anarchici, c'è un tentativo di fuga dal centro in media ogni 2 giorni. Un chiaro segnale di cosa sia quel luogo di barbarie, dove anche i tentativi di suicidio dei migranti sono praticamente ordinari, un luogo di morte e soprusi, dove si paga il costo politico di aver un colore della pelle diverso.
Un sistema fallimentare, che Minniti e Orlando prima, e ora Salvini vorrebbero portare in tutta italia, ogni regione una galera razziale. Una storia già vista, da sud a Nord li abbiamo sfidati e moltissimi li abbiamo fatti chiudere, ora qualcuno li vorrebbe normalizzare nuovamente, ma siamo sicuri che le persone libere non possono tollerare soprusi così grandi perchè il sistema di detenzione libico è in ognuno di questi centri. Evidentemente il questore di Torino, insieme anche alla Sindaca Appenino che non ha risparmiato il suo vocabolario repressivo nei confronti degli attivisti sociali, sente l'esigenza di mettersi in mostra su un piano nazionale, il carrierismo e la ricerca di attenzione da parte del capitano, che non si è fatta attendere, sembrano essere le reali motivazioni che muovono il questore televisivo.
Ma noi non ci stiamo a queste semplificazioni, non accettiamo la retorica delle città salotto in mano ai palazzinari, non accettiamo nessun piano di sgombero degli spazi sociali, e non accettiamo nessuna guerra contro i poveri e i migranti. Rispediamo al mittente le etichette di terrorismo perchè: Terrorista è chi ha condannato migliaia di persone ad una morte certa nel mediterraneo, terrorista è chi priva le persone della propria libertà in base al colore della pelle, terrorista è chi consente un sistema di iper sfruttamento nelle campagne per far felici padroncini e la GDO, terrorista è chi consente 4 assassini al giorno sul posto di lavoro, terrorista è chi consente che degli studenti rischino la vita stando in scuole fatiscenti o mentre lavorano per l'alternanza, terrorista è chi chiude le case anti violenza e cancella i percorsi di uscita e emersione dalla tratta, terrorista è chi stupra la terra e dichiara guerra ai suoi cittadini per imporre grandi opere inutili, terrorista è chi affida la nostra sicurezza stradale ai privati, terrorista è chi impedisce alle persone di accedere al sistema sanitario,terrorista è chi condanna migliaia di persone a vivere per strada.

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