Il siccessivo sabato diciotto, i responsabili di
Aspi hanno annunciato l’azzeramento – a partire dal lunedì successivo – del
costo del pedaggio nel nodo genovese: una dichiarazione impegnativa data quasi
in diretta mondiale, vista la quantità di mass media, non solo italiani,
presenti alla conferenza stampa in questione.
La sorpresa, per i cittadini della Superba, è
amara, in quanto le rassicurazioni dei vertici vengono totalmente disattese; il
pedaggio è tutt’altro che azzerato: lo sarà, solamente in parte, a partire dalle
ore 11:00 e soltanto a seguito della denuncia dell’emittente televisiva
Primocanale, anche se non riguarderà - fino alla mattina successiva,
quando la situazione cambierà sempre soltanto grazie alle segnalazioni della
stessa emittente - gli utenti che partono o arrivano dal casello di Genova
Est.
Si tratta di un piccolo particolare che però,
aggiunto alla mancanza di rispetto verso le vittime della sciagura – troviamo
sinceramente indegno che a nessuno dei vertici dell’Aspi sia venuto in mente di
fare almeno delle scuse per l’accaduto – rende evidente il tratto qualificante
del capitalismo.
Ai padroni non interessa assolutamente nulla
della salute della popolazione: il loro unico interesse è quello di riempirsi le
tasche, e pazienza se a rimetterci sono i cittadini, che sono considerati
unicamente in quanto utenti che pagano per usufruire di un servizio che nemmeno
viene erogato in condizioni di assoluta sicurezza.
Bosio (Al), 22 agosto 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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