Pubblichiamo stralci di alcune cose contenute in una lettera aperta all'altro ingannapopolo Di Maio
Caro
Di Maio, leggo che lei ed il suo Ministro Toninelli siete rimasti
perplessi dalle aperture della Lega a Società Autostrade. Se ha un
minuto provo a spiegarle come stanno le cose.
Se
invece di continuare a gridare proclami vi foste presi la briga di
approfondire la materia riguardante le concessioni autostradali, vi
sareste accorti di una serie di cose interessanti.
Prima
di tutto il contratto capestro.
....Partiamo
dal principio: nella sua breve vita il tanto bistrattato secondo
governo Prodi si accorge di alcune anomalie e decide di intervenire per
sanarle.
L’intervento
più importante che viene fatto è del 2006, praticamente si obbligano i
gestori
privati a legare gli aumenti dei pedaggi a sostanziosi interventi di ammodernamento e manutenzione. Detta in parole povere, se vuoi soldi devi prima metterci soldi.
privati a legare gli aumenti dei pedaggi a sostanziosi interventi di ammodernamento e manutenzione. Detta in parole povere, se vuoi soldi devi prima metterci soldi.
Solo
che il governo Prodi cade e, mi ascolti bene caro Di Maio,
...nel 2008
arrivano Berlusconi e la Lega, già proprio quella Lega con cui oggi
governa e nella quale Salvini era già uno degli elementi di spicco.
Nel
giugno dello stesso anno il centro destra elimina tutti i vincoli,
cambia le condizioni della concessione dando vita all’attuale contratto
capestro con il quale si affidano le autostrade ai privati.
Vuole
sapere il perché caro Di Maio? Perché alcuni imprenditori veneti
interessati al business della viabilità, fecero molte “pressioni”
proprio sulla Lega.
* Prof Carlo Maria Bellei delll’Università degli Studi di Urbino
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