L’area è stata affollata da centinaia di persone, ed a
presenziare sono ben tre assossori: Ilaria Cavo e Marco Scajola – titolari,
rispettivamente, della Comunicazione e dell’Urbanistica nella Giunta regionale –
e Pietro Piciocchi, possessore della delega al Patrimonio per il Comune di
Genova.
A prendere la parola per primo è l’avvocato Luca
Fava, uno sfollato di via Enrico Porro, che si occupa di esporre agli
istituzionali le richieste generali del Comitato formato dal gruppo di persone
presenti.
«Noi non siamo vittime di un terremoto: le nostre
case sono inagibili, ma integre. Esigiamo che chi di dovere metta in sicurezza
ciò che resta del ponte in modo da permettere ai cittadini di tornare nelle
proprie abitazioni».
Questo per consentire loro di «impossessarsi di
tutti i ricordi di una vita che non è stato certamente possibile recuperare in
due viaggi effettuati, con l’aiuto dei Vigili del Fuoco, con un trolley ed un
carrello della spesa».
Dopo un minuto di silenzio, si assiste al fuoco
di fila delle domande agli assessori presenti, volte a ricevere rassicurazioni e
precisazioni circa i provvedimenti annunciati dalle istituzioni.
I rappresentanti del governo locale rispondono,
per quanto a loro conoscenza, con cortesia e puntualità cercando di
tranquillizzare tutti; insomma, il lavoro della macchina istituzionale non solo
va avanti senza sosta, ma – con qualche sorpresa da parte di chi scrive –
prosegue nella massima correttezza e sollecitudine.
Genova, 24 agosto 2018
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