Respingiamo le provocazioni padronali!
Per il 27 ottobre è stata proclamata una giornata di sciopero generale nazionale con una ampia piattaforma da un'insieme di sigle sindacali.
All'interno di questa giornata si colloca anche l'importante sciopero di 24 ore nel settore della logistica. E' evidente che questo sciopero si colloca in un momento particolare dello scontro in atto tra le nostre sigle sindacali e l'articolato mondo del trasporto merci e della logistica. In particolare ci preme sottolineare alcuni degli aspetti principali dello scontro in atto che vedono una vera concertazione tra la parte padronale e quella della triplice, sostenuta anche dal PD, finalizzata al tentativo di
liquidare l'esperienza dei Cobas. L'arresto di Aldo Milani ha rappresentato il primo atto di una gravissima provocazione orchestrata a vari livelli con l'intento esplicito di delegittimare una delle figure più significative di un movimento di lotta che ha modificato profondamente i rapporti di forza nella logistica, spostando significative quote di profitto a favore dei salari e non solo. Un tentativo maldestro che si è scontrato immediatamente con una reazione rabbiosa di migliaia di facchini che hanno imposto l'immediata scarcerazione di Aldo e lo smascheramento dell'infame provocazione.
liquidare l'esperienza dei Cobas. L'arresto di Aldo Milani ha rappresentato il primo atto di una gravissima provocazione orchestrata a vari livelli con l'intento esplicito di delegittimare una delle figure più significative di un movimento di lotta che ha modificato profondamente i rapporti di forza nella logistica, spostando significative quote di profitto a favore dei salari e non solo. Un tentativo maldestro che si è scontrato immediatamente con una reazione rabbiosa di migliaia di facchini che hanno imposto l'immediata scarcerazione di Aldo e lo smascheramento dell'infame provocazione.
In molte altre situazioni, grazie al ruolo svolto da CGIL CISl e Uil e da varie altre forme sindacali di ambigua collocazione, si sta cercando di portare un attacco al Si Cobas e a Adl Cobas volto a ridimensionarne il peso, per aprire la strada al rinnovo di un contratto nazionale che consenta un recupero di credibilità.
L'apice di questo attacco lo abbiamo vissuto e lo stiamo vivendo attorno alla vicenda di SDA/Poste Italiane dove, di concerto, SDA, Poste Italiane, e PD, da una parte, sindacati collusi, dall'altra hanno messo in atto un micidiale piano di ridimensionamento di SDA finalizzato esplicitamente a colpire il Si Cobas, attribuendo la responsabilità di probabili licenziamenti alla lotta per il mantenimento della tutela dell'art. 18.
Dopo quasi due anni di trattative sul rinnovo del CCNL, durante i quali non è stata programmata nemmeno un'ora di sciopero, improvvisamente, assistiamo oggi al risveglio di CGIL, CISL e UIL, le quali, pur avendo un peso molto limitato, se non insignificante, all'interno della logistica, hanno proclamato addirittura tre giornate di sciopero (27,30, 31 ottobre). Probabilmente si tratta di uno sciopero concordato con le associazioni padronali che si sono sempre rifiutate di trattare con le nostre sigle sindacali, per arrivare in tempi brevi a firmare un contratto nazionale che, in linea con quanto avvenuto nell'ultimo rinnovo, porterà ad ottenere delle briciole, se non, come è avvenuto con l'ultimo rinnovo, a peggiorare alcuni istituti, quali ad esempio, i livelli di inquadramento.
In questi anni, mentre CGIL, CISL e UIL cercavano in tutti i modi di accreditarsi al tavolo padronale andando a firmare in molte situazioni accordi volti a limitare il diritto di sciopero o a assecondare la “pulizia sindacale” nei cambi di appalto, come Si Cobas e Adl Cobas abbiamo costretto alcuni dei principali corrieri a sottoscrivere accordi che hanno portato a sostanziali miglioramenti sull'intera condizione lavorativa e salariale: dall'introduzione dell'integrazione per malattia e infortunio, del ticket restaurant, alla garanzia dell'orario pieno, agli istituti contrattuali al 100 %, alla clausola sociale, al passaggio automatico di livello dal 6° J al 6° S in 9 mesi (contro i trenta previsti dal CCNL firmato dalla triplice) al passaggio dopo altri 9 mesi al 5° ( non più previsto dal CCNL), al passaggio dal 5° al 4° J dopo 6 anni di presenza in magazzino; all'introduzione di una forma assicurativa contro malattie professionali e infortuni sul lavoro invalidanti.
In relazione al rinnovo del CCNL abbiamo presentato una nostra piattaforma rivendicativa che non è stata nemmeno presa in considerazione dalle associazioni padronali che sono sedute al tavolo delle trattative per il rinnovo del CCNL. La misura è colma e non possiamo più restare ad aspettare che venga presentato il rinnovo di un CCNL che recepisca parte delle conquiste che abbiamo già ottenuto e che conceda l'elemosina in termini di aumento salariale, a fronte di un fortissimo aumento del lavoro in tutto il settore della logistica.
Su tutto questo dobbiamo fare in modo che la giornata del 27 sia una grande giornata di sciopero e di lotta per dare un forte segnale a tutti sulla determinazione di non lasciare a CGIL CISL e UIL il monopolio della trattativa nazionale.
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