Migranti si cambia, la stretta della giunta-Bucci
Il proclama di Rixi: "Usciremo dallo Sprar e multe a chi fa l'elemosina"«La prima cosa che farà il Comune di Genova sull’immigrazione sarà uscire dalla Sprar»: la linea è chiara e la detta Edoardo Rixi, assessore regionale allo Sviluppo economico, segretario regionale della Lega Nord, ma soprattutto grande vincitore delle amministrative genovesi con il nuovo sindaco Marco Bucci, che lui stesso ha scelto per provare ad espugnare, come è riuscito a fare, la roccaforte rossa di Genova. Nella rete di accoglienza Sprar, composta dagli enti locali che ricevono fondi dal ministero dell’Interno, sono inserite, a Genova, 290 persone, che dunque saranno sganciate dal progetto. «D’ora in poi sanzioneremo chi chiede l’elemosina, pur essendo inserito in un programma di accoglienza», annuncia Rixi, con l’obiettivo di «togliere dalla strada i migranti
che questuano a ogni angolo ma ricevono 35 euro al giorno». (FALSO! Ne ricevono, quando glieli danno, appena 2,5 euro al giorno! - ndr)
Lo Sprar è il sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati, composto dalla rete degli enti locali che accedono ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Uscire dunque dalla rete Sprar, come annuncia ils egretario regionale della Lega Nord, Edoardo Rixi, e grande mentore del sindaco Marco Bucci, rappresenta una rivoluzione completa delle politiche sull’immigrazione e sull’accoglienza finora condotte dal Comune di Genova.
Il primo effetto dell’uscita dalla rete Sprar riguarderebbe i minori richiedenti asilo, che il Comune ha comunque il dovere di accogliere perché ha l’obbligo della tutela: «L’effetto sarebbe pesantissimo, spero ci ripensino - è il primo commento, dell’ex assessora alle Politiche sociali del Comune, Emanuela Fracassi - e poi proprio l’assessora regionale competente alle Politiche migratorie, Sonia Viale, ha ripetuto più volte che lo Sprar era la via migliore. Mi pare che facciano confuzione».
Le persone attualmente inserite nello Sprar nel Comune di Genova sono 290, di cui una cinquantina sono minori.
«Lo Sprar prevede una parte dedicata agli adulti ed una per i minori - dice l’ex assessora - se si deciderà di tagliare fuori altri adulti, sarà una scelta, ma i minori non accompagnati comunque vanno accolti perchè il Comune ne diventa tutore e sarebbe assurdo: perché ciò che oggi viene sostenuto, grazie allo Sprar, con l’impegno del Comune e i fondi del ministero dell’Interno, sganciandosi dal progetto tutto ricadrebbe sulle spalle, finanziarie, del Comune».
Edoardo Rixi tira dritto, vuole dare un segnale concreto, immediato, ai suoi elettori e declinare con il sindaco Marco Bucci la linea che dia una risposta concreta e immediata al voto dell’11 giugno, confermato domenica, che ha portato la Lega ad essere il primo partito in consiglio comunale.
«Una situazione come via XX settembre non deve più verificarsi - mette in chiaro Rixi e allude al palazzo in via XX settembre dove sono stati accolti diversi migranti innescando diverse manifestazioni di protesta di alcuni inquilini e di solidarietà ai migranti da parte di altri cittadini - la gestione dei flussi va fatta in maniera diversa: una cosa è essere accogliente, un’altra cosa è peggiorare le condizioni di civile convivenza tra le persone».
Insomma cambierà anche il modo di accogliere, a Genova, con la nuova giunta Bucci ed è già pronta per essere deliberata una nuova misura che proibirà ai migranti che partecipano dei progetti di accoglienza di chiedere l’elemosina per le strade.
«C’è una legge nazionale che lo proibisce, ma a Genova non è mai stata applicata - spiega Rixi - chi viene ospitato da una struttura, riceve 35 euro al giorno, e magari può anche comprarsi le sigarette, questo invece non si può fare. Chi riceve il sostegno economico e fa parte di un progetto, si toglie dalla strada, altrimenti sarà sanzionato, con l’automatica espulsione dal sistema dell’accoglienza».
L’obiettivo è dunque eliminare dalle strade della città i migranti che chiedono qualche spicciolo perché la giunta Bucci darà mandato alla polizia municipale di sanzionare chi questua e però rientra in un progetto di accoglienza.
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