Un presidio di centinaia di persone, un popolo di
“italiani” e “immigrati” che insieme hanno riempito l’incrocio di via della
Vanga, nel popolare quartiere di Tiburtino III per sbarrare la strada ai
fascisti di CasaPound che volevano manifestare contro un centro di accoglienza
in via del Frantoio. Una provocazione apertamente razzista che ha motivato
tanti compagni ma anche tanti migranti che da tempo vivono a Roma, spesso come
protagonisti delle lotte sociali sull’emergenza abitativa. Guarda il video del presidio a
Tiburtino
I fascisti sono rimasti confinati alla fermata della
metropolitana di Santa Maria del Soccorso. “Se provano a entrare nel quartiere
noi avanziamo” era stato il messaggio chiaro e forte consegnato dagli
antifascisti alle forze di polizia che sin dalla mattina hanno presidiato massicciamente il quartiere.
Al presidio popolare e antifascista, dalle 16.00
alle 19.30 si sono alternati interventi al microfono e canzoni di lotta. Una
presenza massiccia e unitaria di tutte le realtà politiche e sociali della
Tiburtina, popolare quadrante della periferia est. Un segnale importante ma
anche, come è stato affermato in alcuni interventi, la necessità di non giocare
più di rimessa sulle iniziative dei fascisti ma di giocare d’anticipo
presidiando il territorio sul piano dell’intervento e della presenza sociale.
Guarda e ascolta l’intervento di un
abitante di Tiburtino IIIantifascisti alle forze di polizia che sin dalla mattina hanno presidiato massicciamente il quartiere.
Anche il tentativo dei fascisti di penetrare sulla
Tiburtina, qualche giorno fa il tentativo è stato respinto a San Basilio ( vedi
l‘intervento di uno dei giovani antifascisti di San
Basili) , è la conferma dell’uso politico che gli apparati statali
stanno facendo dei fascisti: una testa d’ariete per la guerra tra i poveri e
per facilitare la guerra contro i poveri scatenata dalle classi dominanti. Un
ruolo confermato dai gravi fatti di Milano e dalle provocazioni in città come
Genova dove Casa Pound vorrebbe aprire una sede in piazza Alimonda, la piazza
dove è stato ucciso e c’è la lapide a Carlo Giuliani. Anche oggi la
provocazione dei fascisti in un quartiere popolare ha trovato una risposta
adeguata, ma è evidente come occorra un cambio di passo che riconnetta
intervento/radicamento popolare e antifascismo militante.
Il presidio popolare e antifascista. Poche bandiere,
tanta gente
I fascisti fermi sulla Tiburtina, tante bandiere, poca
gente
E alla fine del presidio antifascista in corteo per il
quartiere fino a Sant Maria del Soccorso. “Siamo tutti antifascisti”446
Nessun commento:
Posta un commento