giovedì 30 marzo 2017

pc 30 marzo - India - libertà per Saibaba - la questione entra nel parlamento europeo - chiediamo sostegno perchè entri nel Parlamento Italiano - materiali info - csgpindia@gmail.com

I parlamentari europei Lidia Senra, del gruppo Sinistra Alternativa di Galizia (GLE) e Fabio di Die Linke, inviano alla Commissione Europea una lettera sulla situazione del Professor GN Saibaba:
Lettera aperta a Federica Mogherini

Il 29 febbraio 2016 Le ho inviato una nota scritta, prot. E-001822-16, a proposito delle condizioni di detenzione che il professor GN Saibaba soffriva in India, a cui Lei ha risposto:
"L'UE ha seguito con attenzione i casi di difensori dei diritti umani arrestati in India, compresi quelli del professor Saibaba, accusato di avere legami con militanti Naxaliti, e della signora Arundathi Roy, accusata di oltraggio alla corte per il suo articolo a difesa della posizione del professor Saibaba. La delegazione dell'UE a Nuova Delhi ha lanciato appelli in materia umanitaria alla Commissione Nazionale per i Diritti Umani. L'UE attribuisce grande importanza ai fatti in questione,
soprattutto alla libertà di espressione, al diritto ad un giusto processo e ai diritti dei difensori dei diritti umani. Queste questioni sono state sollevate anche nei colloqui UE-India sui diritti umani".
Il 7 marzo 2017, il professor GN Saibaba è stato condannato al carcere a vita insieme ad altri cinque attivisti, i quali hanno tutti denunciato di essere stati torturati mentre erano sotto custodia della polizia. L'accusa è di aver realizzato "attività illegali" ai sensi di una legge draconiana chiamata UAPA, che tutte le organizzazioni per i diritti umani in India e a livello internazionale hanno denunciato come norma volta a impedire l'esercizio della libertà di espressione e di coscienza.
Come forse sapete, il professor GN Saibaba soffre una disabilità fisica del 90%, aggravata negli
ultimi mesi da una pancreatite acuta, per cui gli è stata consigliata la rimozione della cistifellea. Per questa ragione, la condanna al carcere a vita è in realtà una condanna a morte per il professore, che non ha fatto altro se non difendere con la sua voce i diritti del popolo Adivasi e dei dalit e denunciare la strategia antisovversiva detta "Operazione Green Hunt”.
Ci rivolgiamo a Lei per richiedere alla Commissione europea di adottare le misure necessarie per evitare la reclusione di GN Saibaba, ed esigere per lui e le altre persone perseguite il rispetto di tutte le garanzie di legge secondo i più elevati standard di diritti umani.
Se ciò non avviene, in linea con la difesa dei diritti umani a cui l'UE è impegnata, rteniamo che sarebbe opportuno sospendere tutti gli accordi dell'UE con l'India.

Con osservanza,

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