La
notizia dell'ultimo naufragio arriva grazie ad un giovane proveniente
dal Gambia, che è stato soccorso in mare dalla Guardia Costiera
italiana. Al momento risulta l'unico testimone, e purtroppo unico
sopravvissuto, della tragedia che ha colpito altre 146 persone con cui
era in viaggio verso le coste italiane. Dal 1 gennaio a 26 marzo scorso,
l'Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) ha registrato
590 migranti morti lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Solo pochi
giorni fa in un'altro naufragio davanti le coste libiche hanno perso la
vita 240 persone.
Con la chiusura della rotta balcanica i flussi migratori sulla rotta del «Mediterraneo Centrale» sono inevitabilmente aumentati, portando alla crescita spaventosa del numero di morti in mare: nel solo 2016 hanno perso la vita quasi 4.600 e nel 2015 più di 2.850. Tutto questo sotto lo sguardo colpevole della fortezza Europa nella quale politici ed istituzioni giocano le loro partite elettorali sulla pelle di migliaia di persone.
Con la chiusura della rotta balcanica i flussi migratori sulla rotta del «Mediterraneo Centrale» sono inevitabilmente aumentati, portando alla crescita spaventosa del numero di morti in mare: nel solo 2016 hanno perso la vita quasi 4.600 e nel 2015 più di 2.850. Tutto questo sotto lo sguardo colpevole della fortezza Europa nella quale politici ed istituzioni giocano le loro partite elettorali sulla pelle di migliaia di persone.
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