La digos con la scusa delle indagini non li toglie e dice di non toglierli..
E' ben chiaro che si tratta di una azione in combutta
Quattro manifesti neri con una tartaruga stilizzata, simbolo dell'organizzazione neo-fascista Casapound, e una scritta: “Basta feccia” davanti al centro di prima accoglienza di Campi. “Violenza, scippi, spaccio, furti, degrado”, si legge ancora nella parte superiore dei manifesti, insieme a un hashtag, per accompagnare la frase discriminatoria che da qualche giorno ha colpito e amareggiato sia i lavoratori delle associazioni di aiuto ai migranti sia gli stessi ospiti del centro di Campi.
«Quei manifesti sono comparsi la notte dell'arrivo di un altro gruppo di migranti con i pullman – spiega il personale all'interno della struttura – e alcuni di loro, in questi giorni, ci hanno chiesto di tradurlo in inglese e francese. Non riuscivano a capire cosa significassero quelle parole, sono rimasti molto amareggiati. Abbiamo subito avvertito le autorità, la Prefettura ne è a conoscenza così come la Digos. Ci hanno suggerito di non toglierli finché non saranno finite le indagini. Le forze dell'ordine, infatti, sono al lavoro per scoprire i responsabili del gesto che potrebbe essere perseguito come caso di istigazione all'odio razziale, fattispecie prevista e punita dalla legge Mancino del 1993.
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