La titolare dell’Istruzione replica alle polemiche sul
suo titolo di studio: "Il mio metodo da quarant’anni è l’ascolto, mi
aiuterà anche qui"
di CORRADO
ZUNINO
|
17 dicembre
2016
ROMA.
"Posso fare la ministra - ministra, ci tengo - dopo una vita così intensa
nel sindacato. Sono stata apprezzata, promossa, chiamata a Roma, poi a
Bruxelles a
guidare il sindacato europeo dei tessili. Ho contribuito a salvare grandi aziende, ho portato nella Cgil le competenze dei ricercatori della moda, mi sono occupata di Wto e dei round per far entrare i cinesi nel commercio internazionale. Sono diventata vicepresidente del Senato e ora sono qui, al ministero dell'Istruzione, e fino a quando questo governo esisterà cercherò di migliorare la scuola, l'università e la ricerca italiana 24 ore al giorno".
Ministra Valeria Fedeli, l'esordio è stato difficile. Nel suo curriculum online aveva scritto di aver conseguito un diploma di laurea, in un secondo curriculum era evidenziata una laurea in Scienze sociali. Lei non ha la laurea.
guidare il sindacato europeo dei tessili. Ho contribuito a salvare grandi aziende, ho portato nella Cgil le competenze dei ricercatori della moda, mi sono occupata di Wto e dei round per far entrare i cinesi nel commercio internazionale. Sono diventata vicepresidente del Senato e ora sono qui, al ministero dell'Istruzione, e fino a quando questo governo esisterà cercherò di migliorare la scuola, l'università e la ricerca italiana 24 ore al giorno".
Ministra Valeria Fedeli, l'esordio è stato difficile. Nel suo curriculum online aveva scritto di aver conseguito un diploma di laurea, in un secondo curriculum era evidenziata una laurea in Scienze sociali. Lei non ha la laurea.
"Non
l'ho mai sostenuto. Non ricordo il curriculum con la dicitura laurea, ma quello
con su scritto diploma di laurea, rilasciato dopo tre anni dall'Unsas, è stato
solo una leggerezza. La laurea è una cosa a cui non ho mai pensato. Ho 40 anni
di vita rigorosa nel sindacato, non ho mai usato quel diploma, sono stato
sempre una distaccata di settimo livello, maestra d'infanzia distaccata".
Ministra, il giorno dopo le polemiche lei ha cambiato il curriculum: solo diplomata, si legge adesso. Definirsi laureata è dipeso forse da un complesso psicologico? All'ex sottosegretario Faraone i docenti precari hanno sempre rinfacciato il fatto che non avesse il titolo, fino a quando lui non ha ripreso gli studi e dato la tesi.
Ministra, il giorno dopo le polemiche lei ha cambiato il curriculum: solo diplomata, si legge adesso. Definirsi laureata è dipeso forse da un complesso psicologico? All'ex sottosegretario Faraone i docenti precari hanno sempre rinfacciato il fatto che non avesse il titolo, fino a quando lui non ha ripreso gli studi e dato la tesi.
"Io non
mi sono laureata perché il sindacato mi ha preso e portata via, è diventata la
mia vita. Non una carriera, la vita. Alla laurea non ho mai pensato. Nel 1987
avrei potuto equiparare quei tre anni come assistente sociale al titolo di
laurea, ma non l'ho fatto perché era fuori dal mio mondo. Riunioni, incontri
con gli operai, viaggi a Bruxelles, e chi l'aveva il tempo per la
laurea?".
Lei, dopo i tre anni delle superiori, ha fatto la maestra d'infanzia?
"Sì,
ero giovanissima. E il fatto che abbia voluto studiare per altri tre anni alla
scuola per assistenti sociali senza averne bisogno, avevo già un'occupazione,
dimostra che il gusto della conoscenza l'ho sempre avuto. Poi, ho trovato
ostacoli nella mia vita e, dopo l'esplosione del '68, è arrivato il sindacato.
In quegli anni ti assorbiva completamente".
Che tipo di
ostacoli?
"Non
vengo da una famiglia ricca e molto presto mi sono resa autonoma: da Treviglio
sono andata a vivere a Milano. Mio fratello ha fatto Giurisprudenza, io ho
abbracciato la Cgil".
Non si sentirà in difficoltà quando dovrà incontrare una docente ancora precaria con due lauree o parlare di Technopole con la scienziata Elena Cattaneo?
Non si sentirà in difficoltà quando dovrà incontrare una docente ancora precaria con due lauree o parlare di Technopole con la scienziata Elena Cattaneo?
"Il mio
metodo è l'ascolto e ascolterò con attenzione chi ha competenze straordinarie.
Cresceranno le mie. Ascoltare, capire, conoscere. Quarant'anni di applicazione
di questo metodo mi aiuteranno anche al ministero dell'Istruzione, Università e
Ricerca".
A La7 lei
disse: "Il giorno dopo, se ha vinto il no, tu ne devi prendere atto, non
puoi andare avanti perché non hai l'autorevolezza. Io non penso alla mia
sedia". Lei, però, ora fa la ministra.
"L'aver detto che bisogna prendere atto della sconfitta è coerente con la nascita di un governo che deve affrontare le urgenze del Paese".
"L'aver detto che bisogna prendere atto della sconfitta è coerente con la nascita di un governo che deve affrontare le urgenze del Paese".
Ministra,
quale sarà il suo primo atto per migliorare la scuola italiana ?
"Le
prime telefonate le ho fatte ai cinque sindacati rappresentativi, lunedì li
incontrerò. Vorrei il loro punto di vista sulla Buona scuola, dopo il lungo
conflitto che c'è stato".
Le piace la
Legge 107?
"L'ho
votata, al Senato. Ha dentro cose importanti, innovative, immaginate dalla
ministra Carrozza e approdate con la Giannini. È legge vigente, la si deve far
funzionare senza tradire il progetto".
I sindacati le chiederanno di fermare gli spostamenti dei docenti dal Sud al Nord.
"È una questione centrale e dovremo trovare nuove soluzioni, magari sperimentali. Con grande attenzione, tocchi una cosa e ne viene giù un'altra".
I sindacati le chiederanno di fermare gli spostamenti dei docenti dal Sud al Nord.
"È una questione centrale e dovremo trovare nuove soluzioni, magari sperimentali. Con grande attenzione, tocchi una cosa e ne viene giù un'altra".
La chiamata
del preside?
"Cercheremo
criteri oggettivi con i quali, poi, il dirigente scolastico potrà scegliere i
docenti".
Ereditate nove deleghe dal governo Renzi, una Buona scuola bis: il 15 gennaio scadono.
"Voglio portarle in fondo tutte, ma prima studiarle bene. Chiederemo al Parlamento di rivotare quelle in scadenza. La legge 0-6, che prevede la materna unica e l'assunzione di maestre d'infanzia, è pronta. Sono stata la seconda firmataria".
Ereditate nove deleghe dal governo Renzi, una Buona scuola bis: il 15 gennaio scadono.
"Voglio portarle in fondo tutte, ma prima studiarle bene. Chiederemo al Parlamento di rivotare quelle in scadenza. La legge 0-6, che prevede la materna unica e l'assunzione di maestre d'infanzia, è pronta. Sono stata la seconda firmataria".
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