The Communists and the Struggle of Migrants
- an Example
from Taranto
The struggle of migrant in the reception
centers in Taranto extends, a protest triggers another one and, as a "chain",
immigrants gradually break blackmail, threats, the open or covered racism by
imperialist humanitarianism, and
carry on the struggle against the authorities and the NGOs that are unmasked,
those run by the priests as well as to those managed by the fake
"left".
And the struggle is encouraged and strengthened
by the unity of the various situations of migrants.
In this, the Marxist-Leninist-Maoists
communists, through the Slai cobas for the Class Union, work in order to make
migrants the protagonists of the struggle, of its steps and decisions, so that
they take it directly in their hands, against any logic of "fighting for them",
existing even in section of anti-racists, that is another form, albeit noble, of
imperialist ideology.
At the same time, the communists work to raise
the consciousness of the ongoing clash and the battle needed: today the issue of
migrants is one of cruxes of the contradiction between imperialist countries and
oppressed peoples, a contradiction that can and should turn against imperialism
and must find the class unity of the proletariat, the people’s masses in the
imperialist countries, as Italy, and the migrants, in order to transform this
increasingly important contradiction, both in the oppressed countries and in the
belly of the beast, into the revolutionary struggle outside and inside the
imperialist citadels.
The migrants’ struggle in Taranto, for the role
played by communists and Slai cobas for the Class Union, is becoming a small
concrete example of this battle, since the revolt in the camp in Manduria up to
the wave of the of migrants struggles today.
To request publications describing these
struggles and work you may email to: pcro.red@gmail.com
I COMUNISTI E LA LOTTA DEI MIGRANTI - TARANTO UN ESEMPIO
La lotta dei migranti dei Centri di accoglienza a Taranto si estende, una protesta contagia l'altra, e come una "catena" gli immigrati via via rompono ricatti, minacce, razzismo aperto o coperto da buonismo assistenziale imperialista, e portano avanti la lotta nei confronti delle Istituzioni, delle Associazioni che vengono smascherate da quelle gestite dai preti a quelle finto "sinistra".
E nell'unità di varie realtà di migranti, la lotta si incoraggia e si rafforza.
In questo i comunisti marxisti-leninisti-maoisti, attraverso lo Slai cobas per il sindacato di classe, lavorano perchè siano i migranti protagonisti della lotta, delle sue tappe, decisioni, che la prendano direttamente nelle loro mani, contro ogni logica presente anche in parte degli antirazzisti di "lottare per loro" - che è anche questa una forma, sia pur nobile, di ideologia imperialista.
Nello stesso tempo i comunisti lavorano per elevare la coscienza dello scontro in corso e della battaglia necessaria: oggi la questione migranti è uno dei nodi centrali della contraddizione tra paesi imperialisti e popoli oppressi, una contraddizione che può e deve rivoltarsi contro l'imperialismo e deve trovare l'unità di classe tra proletari, masse popolari dei paesi imperialisti, come l'Italia, e migranti, per trasformare questa contraddizione, sempre più determinante sia nei paesi oppressi che nel ventre della bestia, in lotta rivoluzionaria all'esterno e all'interno delle cittadelle imperialiste.
Taranto per il ruolo di proletari comunisti e dello Slai cobas sc sta diventando un piccolo esempio concreto di questa battaglia, dalla rivolta del campo di Manduria all'onda della lotta di oggi dei migranti.
I dossier che raccontano queste lotte e lavoro si possono richiedere anche via on line a: pcro.red@gmail.com
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