salussola
La terra di confine tra le province di Biella e
Vercelli sembra non trovar pace. Dopo il via libera all’ampliamento della
discarica di Cavaglià, ora i riflettori si accendono su Salussola, scelta come
possibile sede di una discarica di amianto di notevole volume (si parla di un
milione di metri cubi).
«NO COMMENT»
Il maxi-impianto nascerebbe in regione Brianco, nei
terreni che un tempo furono di Ecodeco. Il
sindaco Carlo Cabrio sceglie la via del «no comment», ma a confermare l’indiscrezione è una fonte molto vicina alla ditta proponente, la Acqua & Sole di Vellezzo Bellini in provincia di Pavia, guidata da Francesco Natta, nipote del premio Nobel per la Chimica Giulio Natta. Il progetto è in fase di preparazione, ma la richiesta di autorizzazione non è ancora stata presentata. La zona è quella del Brianco, lungo la strada che porta a Santhià. Qui la Ecodeco, fondata negli anni Settanta da Giuseppe Natta e venduta nel 2007 a A2A (che oggi gestisce il polo tecnologico di Cavaglià), acquistò alla fine degli Anni 90 alcuni terreni per partecipare al bando per la discarica. Ecodeco perse, l’appalto andò a Cavaglià Spa che realizzò l’attuale impianto di Cavaglià. Ma poi Ecodeco rientrò in gioco, acquisendo l’azienda che aveva vinto la gara pubblica. Ora l’iter per arrivare alla realizzazione della discarica di eternit prevede diversi passaggi, uno dei quali è la conferenza dei servizi in Provincia a Biella. Ovviamente la richiesta della società deve prima giungere in via Sella. Ciò non è ancora accaduto, ma la società proponente sta lavorando al progetto. Si tratterebbe, oltretutto, di un impianto del tutto simile a quello di regione Trompetto a Alice Castello, ma poco lontano dal lago di Viverone, lungo la strada della Polveriera. In questo caso la domanda di autorizzazione è già stata presentata alla Provincia di Vercelli. Questa discarica, sempre per amianto, ha un volume di 127 mila metri cubi. Appena s’è saputo dell’operazione i sindaci sono insorti, soprattutto per la scelta di una zona molto importante dal punto di vista turistico. Cava Trompetto di Alice Castello è una cava dismessa ormai da anni: nel 2011 vi era stata la richiesta di utilizzare il materiale dell’area per la realizzazione della Pedemontana. Poi tutto sfumò anche per l’opposizione dell’ex sindaco Vittorio Petrino, intenzionato a difendere quei campi a due passi dai boschi e dal lago.
sindaco Carlo Cabrio sceglie la via del «no comment», ma a confermare l’indiscrezione è una fonte molto vicina alla ditta proponente, la Acqua & Sole di Vellezzo Bellini in provincia di Pavia, guidata da Francesco Natta, nipote del premio Nobel per la Chimica Giulio Natta. Il progetto è in fase di preparazione, ma la richiesta di autorizzazione non è ancora stata presentata. La zona è quella del Brianco, lungo la strada che porta a Santhià. Qui la Ecodeco, fondata negli anni Settanta da Giuseppe Natta e venduta nel 2007 a A2A (che oggi gestisce il polo tecnologico di Cavaglià), acquistò alla fine degli Anni 90 alcuni terreni per partecipare al bando per la discarica. Ecodeco perse, l’appalto andò a Cavaglià Spa che realizzò l’attuale impianto di Cavaglià. Ma poi Ecodeco rientrò in gioco, acquisendo l’azienda che aveva vinto la gara pubblica. Ora l’iter per arrivare alla realizzazione della discarica di eternit prevede diversi passaggi, uno dei quali è la conferenza dei servizi in Provincia a Biella. Ovviamente la richiesta della società deve prima giungere in via Sella. Ciò non è ancora accaduto, ma la società proponente sta lavorando al progetto. Si tratterebbe, oltretutto, di un impianto del tutto simile a quello di regione Trompetto a Alice Castello, ma poco lontano dal lago di Viverone, lungo la strada della Polveriera. In questo caso la domanda di autorizzazione è già stata presentata alla Provincia di Vercelli. Questa discarica, sempre per amianto, ha un volume di 127 mila metri cubi. Appena s’è saputo dell’operazione i sindaci sono insorti, soprattutto per la scelta di una zona molto importante dal punto di vista turistico. Cava Trompetto di Alice Castello è una cava dismessa ormai da anni: nel 2011 vi era stata la richiesta di utilizzare il materiale dell’area per la realizzazione della Pedemontana. Poi tutto sfumò anche per l’opposizione dell’ex sindaco Vittorio Petrino, intenzionato a difendere quei campi a due passi dai boschi e dal lago.
IL «NO» DEL SINDACO
«In passato so che altri imprenditori chiesero di
utilizzare l’area come discarica di amianto - precisa l’attuale sindaco di
Alice Luigi Bondonno – ma poi degli specifici progetti non erano mai stati
presentati. Ora provvederemo a contattare la Provincia e i tecnici, ma
riteniamo non vi siano i presupposti nemmeno per iniziare la Conferenza dei
servizi».
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