Il FMI non
può che certificare questa situazione mettendo in risalto, secondo questo
organismo internazionale nelle mani dei paesi imperialisti, innanzi tutto gli
USA, quali sono gli elementi principali della crisi, che noi abbiamo messo in
neretto nell’articolo riportato, il quale si può “leggere” con gli strumenti
dell’analisi che stiamo pubblicando sul blog come Formazione Operaia, sia sull’Imperialismo
di Lenin che quella già pubblicata sul Capitale di Marx.
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Fmi: ripresa
globale più debole, il G-20 agisca «in modo deciso»
25 febbraio 2016
Era inevitabile che il corto circuito avvenisse e il
Fondo monetario, alla vigilia del primo G20 cinese, non ha potuto che lanciare
l’allarme. Le turbolenze sui mercati e
il calo del prezzo del petrolio iniziano a farsi sentire sull’economia reale,
con la ripresa globale che si indebolisce ulteriormente e il mondo più
vulnerabile a shock avversi.
In altre parole il rallentamento
degli emergenti [per “emergenti” gli economisti e i loro padroni intendono
alcuni paesi come Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica…] ha colpito le Borse
(e le banche) la cui volatilità sta ora intaccando a sua volta le prospettive
dell’economia reale. A mettere
in guardia sui maggiori rischi al ribasso per la crescita è un rapporto
preparato dagli sherpa del Fmi per il G20 dei ministri
A smorzare i toni dell’allarme è Jack Lew, segretario
al Tesoro americano, secondo cui «non c’è una crisi» e quindi dal G20 «non c’è
da attendersi una risposta d’emergenza». Lew ribadisce che gli Stati Uniti da
soli però non possono risolvere il problema della debole crescita globale.
Premendo sulla necessità che ognuno (la Germania in primo luogo) faccia la sua
parte per stimolare la crescita, però, Lew ha sottolineato come le svalutazioni
competitive siano da evitare.
Il rallentamento economico (ma l’Italia crescerà dello
1,3% e 1,2% rispettivamente nel 2016 e 2017) e le turbolenze dei mercati hanno
spinto molti a parlare di una possibile guerra
delle valute.
La Ue infine deve agire sul fronte
dei migranti, con azioni a sostegno della loro integrazione nella forza lavoro.
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-02-25/fmi-ripresa-globale-piu-debole-g-20-agisca-in-modo-deciso-063604.shtml
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