La repressione non ferma ma alimenta la lotta e
la ribellione
L’ondata repressiva che
colpisce a padova si unisce a quella che colpisce diverse realtà proletarie,
sociali e politiche
per decapitare e
fermare l’opposizione proletaria e rivoluzionaria al goiverno renzi e allo stato
dei padroni
Oltre la solidarietà
per sviluppare insieme la lotta
soccorso rosso
proletario
srpitalia@gmail.com
Proletari comunisti-PCm Italia solidarizza con i compagni e fa appello con
i suoi compagni e strumenti allo sviluppo della solidarietà e del movimento di
lotta.
Ogni attacco repressivo domanda il fronte comune.
La migliore risposta è l’intensificazione della lotta per rovesciare lo
stato di cose esistenti.
proletari comunisti_ PCm Italia
22 febbraio 2016
Cari compagni,
esprimiamo la massima solidarietà contro la
repressione e a sostegno della lotta proletaria per la casa.
Nei posti di lavoro e nel territorio ove siamo
presenti, porteremo la informazione e denuncia della manifestazione di Padova
un abbraccio
solidale
slai cobas per il
sindacato di classe
coordinamento
nazionale
Massima solidarietà militante al Comitato di Lotta per la casa di
Padova, a Radiazione e a tutte le realtà della sede di Piazzetta Caduti della
Resistenza!
Denunciamo a gran voce la gravità
dell’operazione poliziesca svoltasi il 18 febbraio 2016 a Padova con numerose
perquisizioni, sequestro della sede dell’Associazione “Nicola Pasian” in
Piazzetta Caduti della Resistenza e l’attuazione di 11 misure cautelari (4
arresti domiciliari).
L’operazione, eseguita dalla digos,
su richiesta del procuratore capo di Padova Matteo Stuccilli e del pm Federica
Baccaglini, porta ancora una volta il lugubre timbro di quella magistratura,
legata al Partito Democratico e alla sinistra borghese, che, divenuta il simbolo
della legalità (quella dei padroni e del loro stato), sforna inchieste in tutta
Italia contro la lotta di classe. E che a Padova ha sempre trovato nuove leve
pronte a seguire la scuola dei
“cattivi maestri”. È un altro velenoso colpo di coda del serpente che da decenni attacca le lotte proletarie e che, nella situazione attuale, trova sicuramente ampia unità tra la borghesia di destra, che oggi governa Padova, e quella di sinistra, da sempre esempio di massima dedizione all’attacco delle istanze di lotta e di quelle comuniste e rivoluzionarie.
“cattivi maestri”. È un altro velenoso colpo di coda del serpente che da decenni attacca le lotte proletarie e che, nella situazione attuale, trova sicuramente ampia unità tra la borghesia di destra, che oggi governa Padova, e quella di sinistra, da sempre esempio di massima dedizione all’attacco delle istanze di lotta e di quelle comuniste e rivoluzionarie.
Il capo d’imputazione principale è
associazione a delinquere: il “sodalizio criminoso” sarebbe il Comitato di Lotta
per la casa e i reati specifici sarebbero resistenza e lesioni a pubblico
ufficiale nonché interruzione di pubblico servizio. In sostanza, i compagni e le
compagne di Padova sono stati colpiti per aver messo in atto ben 32 blocchi di
sfratto, per i quali è stato ottenuto il rinvio, e 8 occupazioni di case sfitte
da parte di famiglie senza casa. Radiazione è accusata di aver dato voce al
“sodalizio criminoso”.
L’uso del reato associativo con
tanto di arresti specificamente contro un comitato di lotta per la casa è
inedito, ma vari tentativi sono stati usati a fine di inchiesta, come quello
dello scorso anno a Roma con il sequestro dell’Angelo Mai e con l’esecuzione di
alcuni sgomberi.
Come Collettivo Tazebao denunciamo
inoltre la chiusura di spazi di agibilità politica: la sede di Piazzetta Caduti
della Resistenza ospita il Centro di Documentazione "Comandante Giacca" e altre
realtà comuniste, è da anni luogo di ritrovo di proletari e e spazio per
iniziative politiche e di solidarietà di classe.
Non ci stupisce l’escalation
repressiva in atto contro la lotta per la casa, come contro tutte le altre lotte
di lavoratori e proletari che si oppongono oggi con determinazione e volontà di
resistere alle condizioni miserrime di vita imposte dai padroni e dal loro
stato, stetti nella crisi del sistema capitalista. È chiaro che ogni esempio
positivo di lotta che porta anche a piccole vittorie diviene immediatamente
momento di aggregazione e di organizzazione proletaria e quindi pericolosissimo
e da stroncare. È successo così contro la lotta per la casa anche a Torino,
Bologna, Roma come anche contro le lotte dei facchini in lotta o dei lavoratori
Fiat a Pomigliano, solo per citare alcuni esempi.
Ma la lotta per la casa non si
arresta!!!
Questo è quello che va ribadito nei
fatti.
La miglior risposta che possiamo
dare ai repressori e ai loro mandanti è continuare a lottare, non dare tregua a
speculatori e padroni, ribadire quanto meritino di essere abbattuti un sistema e
uno stato che, mentre spendono miliardi per sempre nuove guerre neocoloniali e
genocide in ogni angolo del globo, lasciano senza casa migliaia di proletari,
anche qui, nel "civile occidente".
La grande solidarietà che subito si
è manifestata a Padova, nel Veneto e a livello nazionale dimostra come la zappa
repressiva, con la quale vogliono estirpare le “erbe cattive”, stia tornando sui
piedi di magistrati e sbirri: se il terreno del malessere è fertile e i compagni
e le compagne lo coltivano con la lotta, non c'è inchiesta che ci può fermare.
Gli spauracchi del "terrorismo" e
tutte le calunnie a mezzo stampa sulla strumentalizzazione di bambini di
immigrati la dicono lunga sul basso livello di propaganda che le forze della
repressione e i pennivendoli mettono in atto per criminalizzare l'identità di
classe comunista e colpire un percorso di lotta che unifica proletari di diversa
cultura e provenienza, le loro famiglie e tutta la straordinaria rete di
solidarietà capace di mettersi in moto quando le masse entrano in campo con la
loro creatività.
La realtà è che tutto ciò fa paura,
che chi sfugge dal controllo di partiti borghesi, istituzioni e burocrazie
sindacali rappresenta una minaccia per questo stato, terrorizzato alla vista del
potenziale germe rivoluzionario anche attraverso lotte che rivendicano bisogni
basilari.
Rimandiamo
l’accusa a chi l’ha fatta!
La vera
associazione a delinquere sono i padroni e il loro stato!
Mobilitiamoci in solidarietà ai compagni e alle compagne di
Padova!
Partecipiamo al corteo indetto dalle realtà padovane per sabato
27/2/2016 alle ore 16.00 in Piazzetta Caduti della Resistenza a
Padova!
Collettivo Tazebao 21 febbraio
2016
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