martedì 23 febbraio 2016

pc 23 febbraio - Brasile - Il terrorismo dei latifondisti non fermerà la lotta per la terra


Scritto dalla Commissione Nazionale delle Leghe dei contadini poveri

Per la sofferenza dovuta ai tanti abusi e perché sono vittime di molti omicidi, le masse in rivolta hanno sete di giustizia e di vendetta per il sangue versato dei loro figli e dei loro leader
L'alta concentrazione della proprietà della terra in Rondônia è alla base di numerosi massacri come quello di contadini in lotta per un pezzo di terra nel 1995 in Santa Elina in Corumbiara e la continua eliminazione dei leader e combattenti del popolo. Il tradimento dei governi PT [Partido Trabalhadores] (Lula e Dilma) della promessa di "riforma agraria" e il suo pieno sostegno all’"agribusiness" (latifondo) ha solo accentuato la concentrazione della terra. Questo ha spinto migliaia di famiglie di contadini poveri a combattere per un pezzo di terra. In Rondônia, mentre i contadini poveri sono decine di migliaia e vivono sia come piccoli proprietari spremuti con la loro piccola famiglia di contadini che ha appena il sufficiente per mangiare, sia come senza terra che vivono accalcati alla periferia delle città, i latifondisti, invece, sono solo una manciata di famiglie mafiose, ladroni della terra dell'Unione. E molte sono terre già destinate da molti anni alla "riforma agraria" che i governi successivi non hanno mai "assegnato", esattamente perché quelle terre erano oggetto di contrattazione tra politici e proprietari terrieri. Questo è il caso di molte delle terre delle aziende agricole della Valle di Jamari.
Questo furto scandaloso di terra è sempre stato fatto in collusione con i politici e i funzionari governativi dello stato. In Rondônia, quando non sono gli stessi proprietari terrieri o politici e autorità, sono coloro che li finanziano, in modo che siano sempre quelli che comandano nello stato, dove regnano per mezzo della corruzione e degli omicidi dei contadini poveri.

Massacri di indigeni, contadini e minatori ed eliminazione dei loro leader

Come è noto in tutto il paese e anche a livello internazionale, la storia della Rondonia, in particolare dal suo passaggio da Territorio a Stato, è fatta di continui e crudeli massacri delle popolazioni indigene e delle famiglie di contadini provenienti da tutto il paese in cerca di un pezzo di terra. I proprietari terrieri (prima allevatori, poi coltivatori di soia), industriali del legno e delle miniere hanno occupato le terre migliori espellendo interi popoli indigeni e coloni poveri.

Negli anni ‘80, continui massacri di popolazioni indigene sono stati perpetrati da gruppi armati al servizio di proprietari terrieri e dei grandi industriali del legno in varie regioni dello stato, al fine di espellere queste popolazioni dalla loro terra e consolidare la colonizzazione imposta dalla gestione militare. Già negli anni ‘90 con il crescere dell’occupazione delle terre nella regione, i latifondisti guidati da Antenore Duarte hanno organizzato in collaborazione con la polizia militare e il governo dello Stato la repressione della lotta contadina in Corumbiara, causando la strage al Santa Elina nel 1995 con almeno 9 contadini brutalmente assassinati, tra cui un bambino di 7 anni.
Altri episodi di massacri più noti hanno provocato l'uccisione di minatori in Corumbiara, nella serra del Toro nel 1983 e ad Espigão do Oeste, nella riserva Roosevelt nel 2002, che avevano lo scopo di garantire gli interessi dei grandi gruppi economici nello sfruttamento di minerali e ricchezze e chiaramente nella concentrazione della terra nelle mani di questi stessi gruppi. Alcune delle famiglie mafiose di Rondonia hanno beneficiato dell'estrazione di diamanti.
Secondo i dati evidenziati dall'agenzia amazonia.org (http://amazonia.org.br/tag/conflitos-agrarios/) circa 1115 omicidi derivanti dalla lotta per la terra sono stati registrati tra il 1985 e il 2014, di cui solo 12 di questi sono stati giudicati. Il resoconto parziale di omicidi derivanti da conflitti nelle zone rurali nel 2015 è stato il più alto negli ultimi 12 anni in Brasile. Dal gennaio 2015 al febbraio 2016 sono stati registrati più di 50 omicidi, solo in Rondônia sono stati 21 gli omicidi e almeno 3 i casi di contadini scomparsi.

La polizia e i funzionari della Rondônia proteggono il furto della terra e i crimini del latifondismo

La polizia, la giustizia, nessuno nemmeno cita gli omicidi, le inchieste non vengono completate, aprono bocca solo per parlare del dolore dei proprietari terrieri e piangere per le invasioni delle aziende agricole. L'ondata di crimini contro i contadini in Rondonia ha raggiunto livelli allarmanti. Principalmente nella regione della Valle do Jamari (Buritis, Campo Novo, Monte Negro, Alto Paraiso, Ariquemes, Cujubim ecc.) solo da dicembre ad ora ci sono stati più di sei omicidi e tre sparizioni. Ma questa situazione non è nuova, negli ultimi dieci anni con l'aumento della ricerca di terreni per le famiglie di contadini poveri in questa regione i latifondisti hanno aumentato il numero degli uomini armati e la polizia le sue azioni repressive. Da quel momento l'uccisione di contadini e dei loro leader non ha avuto fine.
Dal 2007 ad oggi sono stati uccisi decine di contadini e leader, e molti di loro erano o coordinatori della Lega dei Contadini Poveri o sostenitori di essa come Zé Bentão Jose Vanderlei Parvewfki Nelio Lima, Élcio Machado, Gilson Gonçalves, Oziel Nunes, Enilson Ribeiro dos Santos e Valdiro Chagas de Moura, e Renato Nathan e Paul Justin militanti della lotta per la terra.
E che hanno fatto le autorità davanti a questi crimini se non giustificare gli omicidi barbari accusandoli di essere invasori, banditi, squalificando e demonizzando la LCP? Nessun caso è stato oggetto di indagini serie e nessuna inchiesta portata a compimento. È interessante notare che in tutti questi episodi, anche quando essi non riguardavano la sua giurisdizione, la sfortunata e mediocre figura di Ênedy era presente sempre per calunniare e accusare la LCP. Nonostante le numerose denunce sulle pistolettate, il disboscamento illegale e l'occupazione illegale di terre pubbliche da parte dei proprietari terrieri, di numerosi dossier contenenti le prove di queste azioni criminali, nella è mai stato fatto.
L'attuale comandante della Polizia Militare che non dice nulla sugli omicidi dei coordinatori della LCP e accusa solo i contadini di essere banditi e la LCP di essere una banda ha fatto la sua carriera in polizia perseguitando i contadini poveri e la LCP. Anche davanti alle azioni eclatanti di bande di uomini armati, gruppi paramilitari e di squadroni della morte formate da uomini armati e polizia, non dice nulla e quello che si vede è la smaccata copertura di questi crimini da parte delle autorità e la manipolazione ingannevole dei fatti da parte della stampa mercenaria.
Ora, anche a fronte dei crimini più barbari contro i contadini, lo stesso di sempre, Ênedy, appare ad ogni ora per accusare le vittime e in forma diretta o indiretta per incriminare la LCP o metterla in relazione in qualche modo con ogni tipo di evento violento. Non si ferma di schiamazzare che le bande stanno facendo terrore utilizzando il nome della LCP. Ciò di cui non dice una parola è sulla organizzazione terroristica creata con il pretesto della Associazione Allevatori della Valle di Jamari comandata dal latifondista Antonio Carlos Faitaroni, che non contento di aver espulso a forza di proiettili 25 famiglie dal Campo Paolo Justino ad Alto Paraíso, dopo che queste hanno ricevuto la solidarietà e l'ospitalità della popolazione dell’Accampamento Terra Promessa (vicino a quel campo), ha lanciato i suoi assassini mercenari per terrorizzare gli abitanti in quella zona. Dopo che questi banditi spargevano barbarie impedendo perfino la scuola rurale, derubavano i residenti, puntavano armi, maltrattavano un padre di famiglia facendosi passare come gente della LCP, i VIP della Rondônia hanno cominciato a gridare che "gruppi armati della LCP" pattugliavano e terrorizzavano la regione. Su cosa si sostiene la bugia che ha detto Ênedy su questo? Come sempre sul nulla!
Nessuna parola sui killer al servizio dei latifondisti, anche quando uomini armati sono catturati alla luce del giorno con indosso ogni tipo di armi, tra cui poliziotti individuati tra queste bande criminali al soldo dei proprietari terrieri. Tra l'altro è recente il caso di Cujubim che coinvolge due furgoni e 10 uomini armati dell’azienda Tucuman, in cui dopo un violento sgombero di decine di famiglie, hanno ucciso un giovane bruciandolo in una macchina e scomparendo con altri due. Il caso del 3° sergente PM Moisés Ferreira de Souza, condannato per omicidio e formazione di bande e che sta scontando una pena a "regime chiuso" [massima sicurezza], e implicato in questi crimini, a cui è stata facilitata la fuga e la cui banda ha avuto uno scontro a fuoco con la polizia civile. Una sfrontatezza tale che causa perfino la dichiarazione del delegato Tiago Flores che dopo il sequestro di una mitragliatrice a questi assassini, dice che questo fatto era la prova che gli agenti di sicurezza dello Stato facevano parte della banda di assassini. E questo a che cosa ha portato? Denunciamo e accusiamo il colonnello Ênedy di essere il capo degli assassini, persecutore dei contadini poveri e protettore dei proprietari terrieri.

Il difensore civico agrario Gercino è complice dei crimini del latifondismo

Il difensore civico generale Gercino da Silva, nominato da FHC [Fernando Henrique Cardoso ex Presidente dello Stato] e mantenuto da Lula e Dilma, come alto burocrate e servo dei potenti, ha giocato fino ad ora il suo ruolo di vero agente dei proprietari terrieri. Con i fondi pubblici ha tenuto più di un migliaio di udienze sotto il nome pomposo di "Commissione nazionale per la lotta contro la violenza nelle campagne", mentre l'uccisione di contadini, indigeni e dei loro leader per volere dei proprietari terrieri aumentavano. Vile e cinico davanti ai crimini più brutali commessi contro i contadini e i loro leader perfino si lamenta ed è pronto unicamente ad inviare falsi messaggi di condoglianze alle famiglie delle vittime. Non fa nulla per segnalare molti crimini commessi sotto i suoi occhi, anzi promuove riunioni congiunte degli organi della repressione dello Stato con questi proprietari terrieri criminali e invita i leader dei contadini a partecipare a questa sceneggiata fatta per legittimare tutto questo ordine ingiusto ed esporre i leader contadini ai suoi carnefici. Innumerevoli leader di tutto il paese sono stati uccisi dopo aver preso parte a tali udienze presiedute da questo sinistro signore. Denunciamo e accusiamo il signor Gercino di complicità in questo genocidio dei contadini poveri e dei loro leader.
La stampa mercenaria e la spazzatura dei VIP della Rondônia: cloaca dei latifondisti
La stampa mercenaria menzognera, capeggiata dai VIP della Rondônia, è il letamaio da cui esala e viene fuori ogni tipo di sporcizia gettata contro i lavoratori poveri e per nascondere i crimini e le bande dei loro padroni terrieri. Montature per calunniare i contadini che lottano per la terra, e demonizzare la LCP e altre organizzazioni, come la CPT che sostiene anch’essa la lotta per la terra; questo schema per fabbricare menzogne ​​e la manipolazione dei fatti di atti della realtà è un disperato tentativo di creare l'opinione pubblica a favore della continua appropriazione indebita e del furto di terra da parte dei proprietari terrieri; per incriminare le vittime di questo sistema di sfruttamento, i contadini poveri e i loro leader, dipingerli come i peggiori banditi, mantenendo così l'impunità di sempre per i crimini di questi parassiti; per continuare a coprire le bande di uomini armati e assassini della polizia che operano al soldo del latifondismo. Denunciamo e accusiamo questi fabbricanti di menzogne, mercenari al servizio dei proprietari terrieri, di ingannare la popolazione, per coprire banditi e criminali e di far parte della banda di ladri di terra e delle mafie che controllano il potere dello stato della Rondônia.
La LCP organizza la lotta per la terra, ma le masse arrabbiate hanno sete di giustizia e vendetta
La LCP è l'organizzazione politica dei contadini poveri impegnati a mobilitare, politicizzazione, organizzare e sostenere i contadini nella lotta per la terra. I nemici dei contadini poveri e di tutto il popolo lavoratore non la smettono di calunniare, perseguitare, arrestare e commettere gli assassini più vili contro i contadini poveri e i membri della LCP. L’odio e la rabbia del popolo dei contadini per tale sfruttamento, abusi e la vigliaccheria commessi contro di esso sta diventando più grande ogni giorno, come la sete irrefrenabile per la giustizia e la vendetta per il sangue versato dei loro figli e dei loro leader. Quanto più ci reprimono e ci massacrano tanto più odio raccogliamo e verrà il giorno della resa dei conti con gli sfruttatori e assassini del povero popolo lavoratore.

Non abbiamo paura di queste canaglie miliardarie di sanguisughe assassini vigliacchi. Nessuna campagna di diffamazione e falsità ci può intimidire. Il terrorismo dei proprietari terrieri con le loro bande criminali al soldo, coperti da agenti statali, governi e giudici mercenari non può e mai fermerà la lotta per la terra. I criminali travestiti da autorità, con cariche e funzioni ottenuti con la corruzione e la farsa delle elezioni pensano di poter affogare nel sangue la lotta per la terra. Si illudono signori, il sangue versato dei nostri compagni irriga la nostra sacra lotta per lo sterminio del latifondo e per dare la terra ai contadini poveri senza terra o con poca terra, i loro proprietari veri e legittimi.
La LCP respinge tutti gli attacchi diffamatori sistematicamente rilasciati dalla polizia, funzionari del governo e dalla "stampa" latifondista venale contro i contadini poveri contro la lotta per la terra e contro i loro militanti disinteressati. La LCP ribadisce la sua posizione di difendere in maniera intransigente i contadini poveri senza terra o con poca terra, di combattere con le masse per conquistare la terra e mettere fine al latifondo secolare, causa delle più grandi disgrazie del popolo povero, del ritardo del nostro paese e della sottomissione della nazione alle potenze straniere.
Infine chiediamo:
Popolo di Rondônia, con tanta terra nell'Unione, tra cui quella rubata dai proprietari terrieri, perché i contadini poveri che hanno tanta necessità non possono avere il loro pezzo di terra?
Perché, e fino a quando la maggior parte delle terre e le migliori di esse devono essere nelle mani di questa minoranza di parassiti, dei proprietari terrieri, che costruiscono i loro imperi succhiando il sangue dei contadini, commettendo i più grandi crimini contro di essi e rubando la terra?
Se i programmi di "riforma agraria" del governo sono fermi e i contadini poveri ottengono la terra solo organizzando la loro occupazione, ci dobbiamo rassegnare alla miseria vedendo i nostri figli cadere nella delinquenza e nella droga o cominciamo a prenderci i latifondi, dividendone le parti tra quelli che più hanno necessità affinché possano coltivarla e viverci?
Per parte nostra rispondiamo:
In Brasile i contadini poveri che vivono stipati nella piccola fattoria di famiglia che dà appena da mangiare e quelli senza terra che vivono accatastati nelle periferie della città sono milioni che hanno bisogno di terra, e organizzati e uniti, costi quel che costi, la conquisteremo!
La lotta per la terra continuerà e con la crisi che devasta le famiglie povere con la disoccupazione, non potrà che crescere!
Contadini poveri del Brasile e Rondônia: uniamoci alla LCP e leviamoci in grandi ondate per spazzare il latifondo dalla faccia della terra, dando la terra a chi la vive e lavora!
Abbasso il terrorismo dei latifondisti e delle sue bande di pistoleri e di poliziotti!
Fuori i funzionari corrotti e i latifondisti ladri di terra e assassini vigliacchi!

Terra per i contadini poveri senza terra o con poca terra!
Commissione nazionale delle Leghe dei contadini poveri
Goiânia, febbraio 2016

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