(Dalla Gazzetta del Mezzogiorno)
Disastro ambientale all'Ilva. La difesa dell'azienda chiederà di nuovo il patteggiamento. Il legale ha annunciato che riproporrà in Corte d’assise, non potendolo fare in questa fase, la richiesta di patteggiamento sulla quale il gup Vilma Gilli non si era espressa perché la Procura non aveva prestato il consenso
TARANTO - Nell’ambito dell’udienza preliminare, davanti al gup di Taranto Anna De Simone, legata all’inchiesta per il disastro ambientale provocato dall’Ilva, oggi ha parlato l’avvocato Angelo Loreto per conto di Ilva in amministrazione straordinaria (che, insieme a Riva Fire e Riva Forni elettrici, risponde ai sensi della legge 231/2001 che punisce la responsabilità amministrativa delle imprese). Il legale ha annunciato che riproporrà in Corte d’assise, non potendolo fare in questa fase, la richiesta di patteggiamento sulla quale il gup Vilma Gilli non si era espressa perchè la Procura non aveva prestato il consenso. L'Ilva aveva proposto una sanzione pecuniaria di oltre 3 milioni di euro, la non applicazione dell’interdizione dell’attività e la confisca della somma di circa 10 milioni di euro.
Hanno discusso anche l’avv.Carlo Raffo per il capo di gabinetto della Regione Puglia Francesco Manna (favoreggiamento nei confronti dell’ex governatore Nichi Vendola), l’avv.Leonardo Lanucara, in qualità di sostituto processuale dei difensori dell’ex presidente della commissione ministeriale che rilasciò l'autorizzazione integrata ambientale all’Ilva, Dario Ticali (abuso d’ufficio) e del capo reparto dell’arwa Mof dell’Ilva Cosimo Giovinazzi (omicidio colposo e omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro per la morte di Claudio Marsella, l’operaio schiacciato da un vagone nel reparto Movimento ferroviario il 30 ottobre 2012).
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