Austria, in vigore tetto giornaliero richieste asilo. Nonostante la richiesta della Commissione di posticipare di un mese l'attuazione delle decisioni, l'Austria va avanti con l'applicazione delle misure sui tetti giornalieri sull'accoglienza e sul transito dei richiedenti asilo. Il provvedimento, già entrato in vigore, prevede che il Paese accoglierà non più di 80 richiedenti asilo al giorno, dopodichè "i confini verranno chiusi". La Commissione europea ha bollato la misura come "chiaramente incompatibile" con le norme europee e con il diritto internazionale. Ma Vienna non sente ragioni: "Abbiamo deciso di accogliere 37.500 richiedenti asilo quest'anno. Se ogni paese decidesse la stessa in linea" in proporzione alla popolazione "potremmo distribuire oltre 2 milioni di rifugiati", ha detto il cancelliere austriaco Werner Faymann.
A partire a domenica, l'Ungheria chiuderà tre passaggi ferroviari di frontiera con la Croazia: Murakeresztur-Kotoriba, Gyekenyes-Koprivnica e Magyarboly-Beli Manastir, attraverso i quali sono entrati nel 2015 i migranti che volevano arrivare in Germania. La misura è limitata a 30 giorni e viene presa "nell'interesse della pubblica sicurezza", si legge nel disposto del ministro degli Interni ungherese Sandor Pinter. Lungo i confini terrestri con la Croazia le autorità ungheresi hanno già innalzato barriere per impedire l'ingresso dei migranti. Il portavoce del governo dell'Ungheria, Zoltan Kovacs, ha ribadito la posizione che Budapest ha da tempo, cioè che a suo parere in Europa non c'è spazio per le quote di ricollocamenti per costringere gli Stati membri a farsi carico di un certo numero di rifugiati.
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