Ieri la sentenza riguardava i tre uomini adulti. Filippo
Landro e Salvatore Costanzo sono stati condannati rispettivamente a 9 anni e 6
mesi e 10 anni - il PM aveva chiesto per entrambi 7 anni; invece il terzo, Massimo Carnevale, è stato assolto con formula dubitativa.
Ma
c'è poco da avere dubbi! Nelle passate
udienze, proprio lui, "disturbato" dalle presenza di donne del Mfpr di Taranto che da 7
anni chiedono giustizia
e verità, insieme al padre di Carmela, aveva tentato di far spostare il processo e recentemente il suo legale ha denunciato le esponenti del MFPR per le loro
iniziative sotto il tribunale (per cui è tuttora in corso un'inchiesta).
Noi donne dell MFPR ieri siamo state tutto il giorno in presidio al Tribunale, scontrandoci anche con l'avvocato di Carnevale e attaccando pubblicamente lo stesso stupratore che si è dovuto far difendere da poliziotti e carabinieri.
Noi riteniamo vergognosa questa assoluzione, vergognoso l'atteggiamento degli avvocati.
Rispetto alle sentenze di condanne, pur valutando positivamente che il giudice ha dato più anni di quelli chiesti dal PM, come sempre anche queste condanne risultano assolutamente inadeguate, sproporzionate, gridano "ingiustizia!" rispetto alla distruzione di una vita che lo stupro provoca e ha provocato nel caso di Carmela fino alla morte.
La Magistratura in tutti questi lunghi anni ha mostrato ampiamente la sua funzione di rotella della società borghese, maschilista, di classe, basata su un'ingiustizia sistemica, in particolare quando si tratta di stupri, violenze, uccisioni contro le donne; una magistratura che fa essa stessa violenza, che fa passare le donne, ragazzine da vittime a "provocatrici di stupro", che anche quando cerca di fare un processo normale, tratta questi gravi reati contro le donne, che "uccidono" sia fisicamente che moralmente, al pari di un processo per lesioni...
Nello stesso tempo, le responsabilità del suicidio di Carmela sono da ricercare anche nelle Istituzioni (forze dell'ordine, tribunale dei minori, servizi sociali, comunità); come abbiamo denunciato fin dall'inizio: "Carmela, stuprata dagli uomini, uccisa dallo Stato". Queste Istituzioni invece di aiutarla l'hanno colpevolizzata,
strappata alla famiglia e rinchiusa in una casa famiglia dove veniva
imbottita di psicofarmaci. In questo senso questa vicenda resta esemplare e la necessaria lotta contro le Istituzioni, contro questo Stato, non si può "archiviare" con la fine di un processo.
Resta il fatto bello, positivo la battaglia fatta per Carmela, resta e va avanti la nostra lotta per intrecciare la battaglia contro stupri e femminicidi alla lotta contro l'insieme delle oppressioni, doppio sfruttamento, discriminazioni, condizioni di vita che le donne a Taranto e dovunque subiscono.
Senza questa battaglia, portata avanti ininterrottamente - purtroppo nel silenzio, nell'indifferenza, al massimo nella "pietas" intorno - Carmela sarebbe "scomparsa". E INVECE CONTINUA E CONTINUERA' A VIVERE!
Fiorella Masci Movimento femminista proletario rivoluzionario.
Riportiamo una lettera inviataci nei giorni scorsi dal padre di Carmela.
GIUSTIZIA PER CARMELA E SOSTEGNO A CHI NON L'HA DIMENTICATA!
Venerdì 13 giugno pv presso il tribunale di Taranto, ci sarà l'ultima udienza dell'interminabile e ridicolo processo contro tre degli stupratori di Carmela,
come ad ogni udienza saranno presenti le esponenti del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario di Taranto, che approfitto per ringraziare dell'importante e costante sostegno datoci fin dall'inizio di questa tormentata vicenda.
Vengo a conoscenza solo ora, dell'ignobile azione di uno dei legali degli imputati che pare abbia esposto querela contro le iniziative del Movimento, con quale accusa e soprattutto a quale scopo non mi è dato immaginare, se non aver perso un ulteriore ed ennesima occasione per vergognarsi e sotterrare la faccia sotto una montagna di ... cenere!
Invito personalmente tutte le donne, non solo loro ma anche tutti i cittadini di Taranto a trovare il tempo e il coraggio di essere presenti e aderire insieme al MFPR Venerdì davanti al tribunale di Via Marche a sostenere con la propria protesta Carmela, il rispetto della sua dignità, la gratitudine per il suo coraggio
nel denunciare, e il rispetto del suo sacrificio attraverso una condanna degna ed esemplare che serva ad aprire la strada alla consapevolezza che certi crimini vanno puniti con il massimo della pena possibile.
Stendo un velo pietoso e penoso alla assoluta mancanza di dignità e coscienza a "professionisti", servi solo al potere del dio denaro e indegni di qualsiasi comprensione umana al pari dei vermi che senza alcuno scrupolo accettano di assistere.
UN DOVEROSO E SENTITO GRAZIE A TUTTO IL MOVIMENTO
PER TUTTO QUANTO FATTO IN QUESTI SETTE LUNGHISSIMI E DOLOROSISSIMI ANNI.
ALFONSO FRASSANITO
PRESIDENTE ASS. "IoSòCarmela".
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