lunedì 9 giugno 2014

pc 9 giugno - la lotta per la casa dal Nord al Sud... a Firenze donne sgomberate rioccupano a Novoli... a Palermo la denuncia di una lavoratrice del Comune

Firenze. Donne sgomberate rioccupano a Novoli - 08/06/2014

Stamattina le donne sgomberate giovedì da via Pier Capponi hanno rioccupato un albergo sfitto da anni. A sostenerle più di cento attivisti del movimento di lotta per la casa fiorentino. Con la nuova occupazione di stamattina si ribadisce l'opposizione a soluzioni indegne e umilianti proposte dal comune e la forza con cui le famiglie in emergenza abitativa riconquistano, con la lotta, i propri diritti.

Di seguito il comunicato del Movimento di lotta per la casa.
Le donne sgomberate giovedì hanno occupato stamattina un albergo sfitto dal 1999 in via Bardazzi n.4, angolo con via baracca in zona novoli. Più di cento occupanti e famiglie sfrattate a sostenerle in presidio. Se le istituzioni non hanno niente di meglio da offrire che strutture umilianti e disciplinari, sta a noi riprenderci un pezzo della ricchezza sociale di cui siamo espropriati... Per riconquistare nella lotta la dignità negata da un servizio sociale che colpevolizza le povertà. Le donne occupanti si sono rifiutate di "aspettare subendo" nella speranza di accedere in futuro a qualche briciola di welfare distribuita nei famosi "percorsi" dei servizi sociali. Per questo si sono riprese il proprio diritto alla casa, dimostrando di non essere spaventate nemmeno dall'esercito di polizia schierato giovedì per sgomberarle. Un esempio di coraggio e dignità per tutte e tutti...

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Da una lavoratrice comunale di Palermo

Centinaia  di  famiglie  senza  lavoro  e  senza  casa,  non  sanno  come sopravvivere,  scendono  in  piazza,  protestano  ma  nessuno  li  ascolta, i palazzi istituzionali sono chiusi per loro!

Giustamente tante famiglie occupano interi  edifici  abbandonati dal Comune o dalla Curia lasciati all'abbandono e all'incuria per anni  e che nessuno utilizza . . .  è la cosa più giusta  e  oltretutto  legittima  ma  non  per  il  Comune  di Palermo che preferisce sgomberare buttandole  in mezzo alla strada.

Dove va a finire la dignità delle persone? Con  l'approvazione  del decreto governativo Lupi secondo quanto previsto dall'art.5,  chi  occupa  una  casa  non  può  avere  la residenza e quindi non può usufruire dei beni di primaria necessità quali luce e acqua.

Questa  è   vera  e  propria  violenza  legalizzata  dalle  istituzioni, moderno fascista,  non  certo quella di chi scende in piazza per difendere i propri diritti brutalmente represso dalle forze di polizia.

Il sindaco di Palermo  così  come  il  resto  della  classe  politica al potere si  preoccupa  solo  di mandare ordinanze di sfratto mentre continua a vivere la vita di palazzo privilegiata anzichè trovare soluzioni per regolarizzare e garantire un tetto a tutti coloro che non ce l'hanno.

Queste sono le parole raccolte da  uno sfrattato in una giornata di lavoro in postazione comunale: Abito in un edificio grandissimo che poi è una casa di riposo per anziani o almeno per qualcuno che è ancora rimasto . . .non è una casa privatama appartenente a questa amministrazione. Quando l'abbiamo occupata (una decina di famiglie) oltre che risolvere la nostra situazione abitativa avevamo detto chiaramente che ci saremmo presi cura di questi vecchiettie  quindi  in  un  certo  senso  avremmo  dato  un  contributo  e  risolto  unproblema al Comune che sostiene di non avere i fondi per mandare avanti questa casa.La prima domenica mattina, una bellissima giornata, decido di scenderecon  i  bambini  per  farli  giocare  in  quel    parco  immenso  ero  felice  nel vedere i miei figli “scialare”(divertirsi) !

Il "signor"  sindaco Orlando, conosce questi termini? Può leggere l'espressione di quell'uomo ? Penso proprio di no . . . Lui non sta tra la gente e con la gente per la quale la  “scialatina”  dei  propri figli può essere la felicità  che  può ricevere dalla  vita;  no  egli sta  con  gli indegni compagni della sua classe borghese  nei palazzi  che  non  conosce  queste emozioni  e  che  ogni  mese  intasca stipendi  d'oro mentre spolpa la popolazione con continue tasse.

Ma chi sta al potere e si riempie vergognosamente di parole come rinnovamento, cambiamento, rivoluzione (ma sempre in funzione dei loro interessi!)  stia ben attento perché questo stato di cose spinge le masse a ribellarsi e a organizzarsi  e prima o poi una Rivoluzione di ben altro tipo inevitabilmente li spazzerà via come classe.


G. lavoratrice comunale e compagna del circolo pc Palermo

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