Ieri pomeriggio la manifestazione dei
disoccupati organizzati nello Slai Cobas per il s.c. dalla Regione Siciliana si è conclusa con un presidio sotto il Comune di Palermo, dove già da giorni sono accampate un gruppo di famiglie senza casa.
Sono
stati distribuiti volantini ai passanti ed esposti alcuni striscioni mentre dal
microfono si sono susseguiti lunghi interventi di denuncia della condizione dei
disoccupati, esprimendo il massimo di solidarietà ai due disoccupati che
saranno oggi processati per direttissima a Taranto; di denuncia della
condizione dei senza casa della città, e qui la solidarietà è stata espressa
direttamente, con l’invito, accettato, ad intervenire al microfono aperto.
La
denuncia e la pressione continua davanti ad un Comune blindato da due furgoni
della polizia hanno portato ad un incontro con l’assessore al lavoro del
Comune, Giovanna Marano (da ex dirigente regionale della Fiom alla poltrona del potere).
Dopo
una breve esposizione dei problemi legati alla disoccupazione, in generale e in
particolare rispetto alla città, con un breve racconto della condizione anche da parte dei due
disoccupati facenti parte della delegazione, siamo entrati nel merito della
richiesta: è necessario un “percorso” (visto che all’assessore non piace il
termine “task force” perché, ha detto, in passato se ne sono fatte tante, una
per ogni vertenza, ma che nella sostanza non risolvevano i problemi!) che porti
ad una riunione congiunta delle istituzioni cittadine, Prefettura, Regione e
Comune, per la ricerca, fatta fino in fondo, di una possibile soluzione a
questo stato di cose. È stato ribadito che se non viene intesa in questo modo
allora è meglio non farne niente, perché di chiacchiere e buoni propositi
se ne fanno tanti.
Noi
da parte nostra, mentre continueremo le manifestazioni di piazza per
"sensibilizzare" i dirigenti dei vari enti, ci siamo impegnati a
inviare ancora una volta una lettera a Prefettura, Regione e Comune stesso con
il resoconto di questi primi incontri e riformulando la proposta.
Il nuovo assessore ha cominciato come di consueto mettendo le mani avanti: “non abbiamo la
bacchetta magica”!, frase sentita troppe volte in questi anni di lotta, e che
uno dei disoccupati le ha rimproverato (rimprovero accettato!) e ha tenuto a
precisare che lei è stata chiamata a questo compito per amministrare bene, non
per altro. L’assessore ha tenuto a precisare che non si deve guardare a
soluzioni come quelle del passato, e cioè, per esempio, ai grandi bacini in cui
si infilavano precari e disoccupati, perché “non sarebbe vero lavoro”, ma si è
detta d’accordo con la proposta di mettere insieme le istituzioni e di
impegnarsi in questo “percorso”.
VEDREMO! LA LOTTA PER ORA VA AVANTI!
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Il
volantino diffuso ieri
Il lavoro c’è, e pure tanto!
Basta con la disoccupazione!
Palazzi e palazzine che crollano
a raffica, scuole e ospedali decrepiti e che non funzionano, strade sconnesse,
trasporti inefficienti, verde pubblico inesistente, discariche in centro e in periferia
di amianto e di tutto il possibile... Nessuna vera raccolta differenziata,
niente cura del verde e dei beni pubblici... come fa a non essere chiaro a
tutti come il sole che se si pensa al solo risanamento della città, a spendere
bene i soldi dei vari finanziamenti statali ed europei, e non a usarli per il
clientelismo di politici e partiti, insomma ad occuparsi davvero della vivibilità
collettiva, ci sarebbe lavoro “per tutti e per sempre”.
E le cifre sulla disoccupazione
diffuse ieri dai mezzi di informazione non lasciano dubbi, se ancora qualcuno ne avesse, sul fatto che
si tratta di una tragedia sociale che tocca almeno 7 milioni di persone in
tutto il paese, tra chi risulta ufficialmente disoccupato, cioè chi ha lavorato
anche un sologiorno in un anno, e chi invece
ha abbandonato perfino la ricerca di un posto di lavoro.
E si deve comprendere facilmente
quanto questo stato di cose sia insopportabile per tutti e particolarmente per le donne e i
giovani, che al sud hanno superato la quota del 60%, ai quali per la prima volta viene detto che non
hanno un futuro! Altro che “Garanzia Giovani”! Così come ormai sono considerati
“fuori del mercato” quelli che hanno tra i 40 e i 50 anni e più!
Problemi che in questa città, e
non solo, vengono condivisi con tutti quelli che non hanno una casa, vengono sfrattati, non possono
usufruire della sanità, della scuola, dei servizi pubblici, ecc. e che invece
del lavoro e dei servizi degni di questo nome ricevono multe, denuncie e
incriminazioni per aver provato a difendere i propri
diritti!
I disoccupati organizzati hanno
chiesto l’11 aprile scorso, tramite lettera al Prefetto di Palermo, Cannizzo, al Presidente della
Regione, Crocetta, e al sindaco Orlando un incontro per mettere in campo iniziative
concrete per cominciare a fare sul serio e tentare di risolvere questa
tragedia. Purtroppo a questa lettera non è stata data risposta e i disoccupati
sono stati costretti a continuare a manifestare in diverse forme grazie alle
quali hanno incontrato circa un mese fa il viceprefetto Baratta, che si era impegnata
a riferire al Prefetto, e il segretario particolare del presidente Crocetta,
Moussa, che si era impegnato a organizzare un incontro. E, purtroppo, finora
neanche questi impegni sono stati mantenuti, mentre il problema diventa ogni
giorno più grave.
Non è assolutamente accettabile
che i responsabili delle varie amministrazioni, davanti a questi problemi facciano finta di
niente, o diventino addirittura a dir poco volgari quando “offrono” al massimo delle indicazioni su come
ricevere un “sacchetto della spesa”, (loro, che hanno stipendi altissimi, per non parlare degli
scandali di questi giorni nei quali sono coinvolti quegli stessi che dicono alle masse popolari che
“non ci sono soldi!”) mentre basta guardare in che stato si trova la città da
ogni punto di vista per capire che si tratta solo di volontà politica.
Senza lavoro non c’è dignità, per
sé e per le proprie famiglie! È per questo che i disoccupati continueranno a lottare!
Solidarietà a tutti quelli
colpiti dalla repressione e in particolare ai 2 disoccupati di Taranto che
domani saranno processati per direttissima per aver lottato per il lavoro
Slai cobas per il sindacato di
classe
Via g. del Duca,4 Palermo
cobas_slai_palermo@libero.it
3387708110 - 3408429376
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