Il
Secolo XIX di domenica otto giugno dedica, nelle pagine di cronaca locale, mezza
facciata agli avvenimenti che stanno scuotendo la federazione di Sinistra
Ecologia e Libertà: due degli istituzionali di punta del partito vendoliano -
l'assessore allo Sport della Regione Liguria, l'arenzanese Matteo Rossi, ed il
capogruppo al Consiglio comunale del capoluogo, Gian Piero Pastorino - sarebbero
in procinto di salire sul carrozzone sedicente democratico.
In vista delle candidature per le elezioni regionali che si terranno nel 2015, i due 'signori' in questione puntano decisamente alla riconferma, o a sedersi su un cadreghino decisamente più ambito, anche e soprattutto economicamente.
Evidentemente questi due politicanti credono assai poco nel progetto portato avanti da Nichi s-Vendola, se appena si presenta l'occasione vanno a Canossa per autoflagellarsi e chiedere perdono, alla corte di Don Matteo Renzi, per non aver compreso sin da subito quale mirabolante 'genio politico' avessero di fronte; colui che, in men che non si dica, è riuscito a mettere a tacere qualunque voce di dissenso interna ai palazzi - ma non alla società, per fortuna - al grido forsennato di: "giovane è bello, tutto il resto è noia".
Mi vengono in mente due pezzi musicali, magari un po' datati ma adatti alla bisogna: il più famoso tra quelli interpretati dal fascista Franco Califano - appunto "Tutto il resto è noia" - e soprattutto "Built for speed", del gruppo inglese di musica heavy metal Motorhead.
Quest'ultimo, per chi avesse scarsa dimestichezza con lo slang inglese, ha un doppio senso: le 'speed' - termine che letteralmente significa 'veloce' - sono anche le anfetamine, quelle droghe sintetiche che bruciano le cellule del cervello in cambio di una momentanea iperattività: l'impressione è che nel mondo politico ci sia chi ne fa largo uso.
In vista delle candidature per le elezioni regionali che si terranno nel 2015, i due 'signori' in questione puntano decisamente alla riconferma, o a sedersi su un cadreghino decisamente più ambito, anche e soprattutto economicamente.
Evidentemente questi due politicanti credono assai poco nel progetto portato avanti da Nichi s-Vendola, se appena si presenta l'occasione vanno a Canossa per autoflagellarsi e chiedere perdono, alla corte di Don Matteo Renzi, per non aver compreso sin da subito quale mirabolante 'genio politico' avessero di fronte; colui che, in men che non si dica, è riuscito a mettere a tacere qualunque voce di dissenso interna ai palazzi - ma non alla società, per fortuna - al grido forsennato di: "giovane è bello, tutto il resto è noia".
Mi vengono in mente due pezzi musicali, magari un po' datati ma adatti alla bisogna: il più famoso tra quelli interpretati dal fascista Franco Califano - appunto "Tutto il resto è noia" - e soprattutto "Built for speed", del gruppo inglese di musica heavy metal Motorhead.
Quest'ultimo, per chi avesse scarsa dimestichezza con lo slang inglese, ha un doppio senso: le 'speed' - termine che letteralmente significa 'veloce' - sono anche le anfetamine, quelle droghe sintetiche che bruciano le cellule del cervello in cambio di una momentanea iperattività: l'impressione è che nel mondo politico ci sia chi ne fa largo uso.
Genova,
08 giugno 2014
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