UN ELENCO PARZIALE E IN VIA DI AGGIORNAMENTO
DELLE REALTA' IN CUI SI FARA' LO
SCIOPERO DELLE DONNE
A seguire alcune altre significative iniziative di
mobilitazione che si
terranno domani 25 novembre
PALERMO - Lo
sciopero delle donne si farà: policlinico, precarie cooperative
sociali e
lavoratrici delle scuole, del Comune. Intervento al mattino
all'Università
verso le studentesse
Il 25 novembre:
Mattina dalle 9,30 concentramento
piazza Polieama con corteo fino in
Prefettura con tutte le nostre ragioni di
doppia lotta
Pomeriggio dalle 16,00 fino alle 20 a Piazza Verdi (Teatro
Massimo) con
volantinaggio, interventi al megafono, pannelli/mostra, musica,
raccolta
TARANTO - Lo sciopero si farà: tra le lavoratrici pulizie scuole
statali e
appalti comunali
tutte le operaie Pasquinelli/Amiu
Le operaie
forestali di Puglia della Arif, da Lecce a Foggia a Bari, il 25,
si
fermeranno sui posti di lavoro per decidere una loro piattaforma contro
le
discriminazioni sul lavoro che subiscono.
E' stato indetto sciopero delle
studentesse con nostro intervento il 25 in
due scuole a maggioranza ragazze -
sono difficili le previsioni benchè ci
sia molto interesse
Nei quartieri,
in alcuni palazzi, dove sono presenti compagne, lavoratrici
drappi
rossi,
fazzoletti, strisce, abbigliamento rosso addosso
Appuntamento per
tutte in piazza Immacolata.
Alle 10 andremo con le lavoratrici pulizie,
appalti comunali e le donne
presenti, in prefettura, con lo scopo di
consegnare la piattaforma dello
sciopero delle donne;
la sera, dalle 17
alle 20, riempiremo tutta la piazza, con striscioni,
cartelli, mostra, vari
video, poi interventi liberi e una performance con
l'attrice di teatro del
mare, l'attrice Monica Corallo leggerà brani dal
libro della Dandini e dal
testo teatrale "Dialoghi della vagina".
Una compagna fotografa/tautatrice sta
preparando varie foto sulla violenza
contro le donne, che si conclude con
foto della ribellione delle donne.
... E anche dolci e vino per brindare allo
sciopero delle donne!
L'AQUILA - Le lavoratrici del Brico io di L'Aquila
aderiscono allo sciopero
delle donne del 25 novembre, proclamato dallo Slai
Cobas per il sindacato di
classe.
Sarà però uno sciopero simbolico,
indosseremo braccialetti, foulards rossi e
pettorine, attaccheremo striscioni
e drappi rossi fuori dal negozio e faremo
un annuncio al
microfono.
Sembrerà poco o niente, ma non lo è in un'azienda dove non si è
mai
scioperato, dove nessuno è sindacalizzato, dove i problemi delle/dei
singoli
lavoratori non hanno mai incontrato la solidarietà concreta e
unitaria
delle/dei colleghi, dove vige di fatto un controllo capillare, dove
non si
sono mai tenute assemblee di lavoratrici/lavoratori, dove l'ambiente
di
lavoro e il sistema che lo determina è profondamente maschilista, dove
il
sorriso è d'obbligo davanti ai clienti.
Un'azienda, infine, che si
prepara a ridefinire contratti, orari e turni di
lavoro in ragione delle
esigenze commerciali e non nel rispetto dei tempi di
vita e di cura delle
donne e apre la porta (forse proprio il 25) a
"ispezioni poliziesche", pesa
nella libera scelta delle lavoratrici.
Pur se timida quindi, questa scelta va
valorizzata nello sforzo che le
lavoratrici stanno facendo per uscire il 25
novembre, giorno dello sciopero
delle donne, dall"apartheid delle
commesse".
MILANO - sciopero nelle scuole, tra le insegnanti precarie,
indetto a
Istituto tumori, Osp. San Paolo, sciopereranno lavoratrici della
sanità,
delle poste
verso le studentesse della Bocconi, del politecnico di
Milano- polo Bovisa
Presidio a Palazzo Marino (comune) dalle ore
10
BOLOGNA - diverse fabbriche sciopereranno. Nelle scuole statali e
comunali,
insegnanti di ruolo e precarie Una scuola intera sciopero di tutte
le donne
(anche il bidello perche' non vuole rimanere a lavorare solo).
Alcune
impiegate del comune. Lavoratrici delle cooperative sociali e
dipendenti
dell'ipercoop. Sciopero delle lavoratrici alla Titan Italia di
Crespellano
che occupa 206 dipendenti, vedrà invece attuato uno sciopero di
tutta la
giornata per le donne. E' indettto dalla rsu. Le donne occupate sono
circa
40. La rsu Filcams cgil di Centrale Adriatica, sito di Anzola
dell'Emilia,
ha proclamato uno sciopero per la giornata del 25 novembre
prossimo. Lo
sciopero, ancorché simbolico, rappresenta comunque un gesto
importante per
un luogo dove l'unica sigla sindacale rappresentata è la
Filcams-CGIL, in un
territorio dove non ci risultano prese di posizione
analoghe e dove nessuna
categoria ha osato sfidare, ufficialmente e
significativamente, la
retromarcia della Segretaria Generale, Camusso. La rsu
invita le lavoratrici
a partecipare alla manifestazione che le donne dei
movimenti hanno indetto a
Bologna per le 17,30 dello stesso
giorno.
BERGAMO - nella Giornata mondiale contro la violenza sulle donne,
spicca la
protesta vera e propria della N&W Global Vending, oltre mille
dipendenti,
tra le maggiori realtà metalmeccaniche della provincia, dove è
indetto uno
"Sciopero delle Donne - 8 ore - intera giornata" per lunedì 25
novembre. Il
volantino è comparso in bacheca mercoledì 20 e porta la firma
della Rsu Fiom
Cgil, precisando che lo sciopero è indetto per tutti, anche
per i lavoratori
maschi. "Blocchiamo questo maledetto paese - si legge -
perché sia chiaro
che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte.
Senza il rispetto
per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'è
società che
tenga. Perché la rabbia e il dolore, lo sconforto e
l'indignazione, la
denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto
forte". Se non
andiamo errati, l'iniziativa non trova precedenti in
nessun'altra fabbrica
d'Italia.
All'ex Necta oltre la metà del personale
operaio è donna, compresa la
responsabile del personale...
MARGHERA -
MESTRE - Sciopero tra le operaie immigrate, di
diverse
nazionalità,
prevalentemente in fabbriche, servizi, (Fincantieri,
settore calzaturiero,
settore delle pulizie)
GENOVA - TORINO - TERNI -
SAN LAZZARO DI SAVENA -
scioperano lavoratrici del Comune
SCUOLA -
sciopero generale a livello nazionale
PESCARA - Donne Cgil aderiscono a
sciopero 25/11 - La Camera del Lavoro di
Pescara "aderisce convintamente
all'appello contro il femminicidio e allo
sciopero delle donne fissato per il
25 novembre". Il mondo del lavoro -
afferma il sindacato - puo' e deve dare
segnali forti di condanna del
femminicidio non solo come fenomeno sociale ma
soprattutto culturale.
Maltrattare, uccidere una donna, non e' soltanto una
violenza contro una
persona, ma contro una societa' intera, e' un problema
sociale che riguarda
tutti, e' la spia di un deficit di democrazia. Il
femminicidio, che e' la
forma estrema di discriminazione e violenza rivolta
contro la donna in
quanto donna, nel nostro Paese rappresenta un dato
costante nel tempo, da
troppo tempo... sospendiamo le attivita' quotidiane
per un giorno"...
Lunedi' 25 dalle 11.00 alle 11.30 astensione dalle
attivita' di tutte le
donne della Cgil - categorie, servizi e apparato -
volantinaggio al mercato
di Via Pepe. Nel pomeriggio, presso il salone della
Cgil in via B.Croce ,
convegno organizzato dalle donne dello
Spi.
VARESE - Presidio davanti alla sede RAI di Milano delle lavoratrici
addette
al servizio di pulizia degli istituti scolastici della Provincia
di
Al.Cobas-Cub
25 NOVEMBRE INTERA GIORNATA DI LOTTA
LA LOTTA DELLE
LAVORATRICI del servizio di pulizia nelle scuole pubbliche
della provincia di
Varese, il 25 novembre sarà per tutta la giornata con
presidio davanti alla
RAI di Milano in Corso Sempione, 27 dalle ore 10.00.
Per pretendere i propri
salari. Per rompere il silenzio su violenze
sottaciute ma che scatenano
drammi enormi
CAGLIARI - Lucia Mandis - Guspini (prov. di Cagliari): x il
25 novembre la
mia associazione ha coinvolto tutte le associazioni del mio
paese, speriamo di
avere una numerosa adesione.
CDLM DI BOLOGNA,
ASTENSIONI E SCIOPERI PERCHÉ
LE PAROLE NON BASTANO PIÙ
Quest'anno, in
occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la
violenza sulle
donne, il Gruppo donne CdLM di Bologna ha aderito all'appello
del 14 giugno
"Scioperiamo per fermare la cultura della violenza" perché non
basta più
denunciare le violenze fisiche e verbali, quelle sui luoghi di
lavoro, e non
basta neppure il lavoro dei centri antiviolenza, pur così
prezioso. Le donne
chiedono di poter vivere in una società che vuole
realmente cambiare la
cultura che alimenta questa mentalità maschilista, che
non critichi e
svilisca il termine femminicidio, termine che contiene in una
sola parola
l'insieme delle violenze fisiche e psicologiche che le donne
subiscono in
quanto tali, una società che riconosca l'immenso lavoro delle
donne, quello
pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo,
la creatività e
il ruolo multiforme delle donne. Il Gruppo donne CdLM di
Bologna propone per
il 25 novembre iniziative delle donne in tutti i luoghi
di lavoro possibili,
anche confermate e brevi astensioni dal lavoro, e
scioperi che potranno
essere decisi dalle Rsu. Nonché di renderci visibili
in quella giornata con
magliette, nastri, drappi rossi, di caratterizzare in
tal modo anche le sedi
sindacali, e di partecipare alle manifestazioni che
in quel giorno saranno
programmate. Cdlm-Cgil di Bologna (Camera del lavoro
metropolitana di
Bologna).
MANTOVA, ECCO PERCHÉ SCIOPERIAMO ANCHE NOI
Perché il 25
novembre è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne,
istituita
dall'Onu nel 1999.
Perché vogliamo fermare la cultura della
violenza.
Perchè ogni 2 giorni una donna muore assassinata per mano maschile,
nella
maggior parte dei casi da partner o ex partner.
Perché la violenza è
la prima causa di morte e invalidità permanente per le
donne fra i 16 e 44
anni, ancora prima del cancro, incidenti stradali e
guerra.
Perché dal
2005 al 2012 sono state uccise 914 donne e dall'inizio del 2013
sono state
ammazzate 100 donne uccise da uomini che dicevano di amarle.
Perché la
recente legge contro il femminicidio contiene principalmente norme
repressive
e paternalistiche che non vanno alla radice del problema.
Perché la violenza
sulle donne si annida nello squilibrio di potere tra i
sessi e nel desiderio
di controllo e di possesso manifestato dal genere
maschile, e dunque è un
problema culturale e come tale va affrontato
Perché senza mezzi economici, è
difficile sottrarsi alla violenza e i tagli
ai servizi sociali, tagliano
prima di tutto la libertà delle donne.
Perché sono le donne per prime a
pagare la crisi, con lavori sempre più
precari e sottopagati.
Perché siamo
stanche dei tagli alle spese sanitarie, agli asili nido,
l'assistenza agli
anziani e ai disabili, e che invece di riconoscere il nostro
lavoro
l'età pensionabile viene allungata
Perché troppe donne, sono
state umiliate, denigrate, picchiate, violentate e
vogliamo dire BASTA! e
vogliamo farlo insieme!
PER TUTTO QUESTO E ALTRO .anche noi facciamo LO
SCIOPERO DELLE DONNE
Hanno aderito allo sciopero delle donne: Provincia
di Mantova Commissione
Provinciale Pari Opportunità; Comune di Castelgoffredo
Comune di Castiglione
delle Stiviere, Comune di San Benedetto Po, Comune di
San Giacomo delle
Segnate, Comune di Suzzara, Comune di Viadana, Comune di
Moglia Bigarello,
Canneto sull'Oglio, Castelgoffredo, Castiglione delle
Siviere, Curtatone,
Mantova, Pegognaga, Porto Mantovano, Quistello, San
Giorgio, Suzzara,
Viadana, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto
Po
CATANZARO, 25 NOVEMBRE: LA CGIL ADERISCE ALLO
SCIOPERO DELLE
DONNE
''Scioperiamo per fermare la cultura della violenza, indignate per
una
violenza che non accenna a smettere, per una societa' dove il
rispetto
ritorni ad essere un elemento centrale della quotidianita'.
Fermiamoci
affinche' alle misure di repressione siano affiancate iniziative
di
sensibilizzazione e prevenzione. Perche' sia una battaglia di tutte e
di
tutti invitiamo le associazioni del territorio, le studentesse,
le
lavoratrici e le pensionate ad abbracciare e far propria l'iniziativa''.
La
Cgil, nei prossimi giorni, predisporra' una riunione operativa per
meglio
definire le iniziative.
COORDINAMENTO NAZIONALE UDI, MAREA,
GRUPPO SCONFINATE
Perché lo sciopero è la forma di lotta non violenta
inventata dalle donne e
uomini delle classi subalterne per vincere la pretesa
dei padroni di
sfruttare totalmente il loro tempo, energia,
intelligenza.
Perché le donne hanno agito lo sciopero anche contro le
dittature.
Perché sciopero significa incrociare le braccia e rendere visibile
il
diritto all'autodeterminazione del proprio corpo libero.
Perché
sciopero significa esercitare il diritto sul proprio tempo per le
donne
sempre occupato e a disposizione.
Perché lo sciopero ferma la produzione e ci
consente di ripensarne e
ricontrattarne la qualità, la quantità.
Perché lo
sciopero nei lavori della riproduzione sociale - scuola, sanità,
pubblica
amministrazione, lavoro domestico, lavoro di assistenza, lavoro
educativo,
casalingato, lavoro di cura - consente di fermarsi e ritrovare il
senso delle
relazioni umane...
Perché il ritmo industriale fordista che ha preso le
nostre vite in corsa
tra lavori precari, traffico cittadino, figli e figlie,
anziani/e, malati e
malate, da accompagnare, accudire, sostenere è diventato
insostenibile.
Perché abbiamo bisogno di riprenderci il governo del tempo,
rallentare per
abitare con agio gli spazi e i pensieri.
Perché lo sciopero
fu l'ultimo pensiero rivoluzionario di Rosa Luxemburg,
geniale economista
antimilitarista uccisa da chi voleva impedirle di agire
il suo
pensiero.
Perché sedute accanto nel tempo liberato possiamo pensare
insieme.
Perché vogliamo fermare e cambiare la cultura violenta nelle
relazioni
umane, tra donne e uomini nelle diverse età e condizioni della
vita.
Perché il diritto alla vita delle donne è un imperativo che
precede
qualsiasi altro.
Perché sono una femminista dagli anni '70 e
questo sciopero è stato
convocato dalle donne cresciute nei diritti che
anch'io ho conquistato e che
oggi vengono fortemente minacciati.
Perché
questo sciopero è stato convocato da donne che hanno scelto di
continuare la
lotta per quella cittadinanza piena nella quale diventiamo
tutte
sorelle.
Perché di questo sciopero le donne sono titolari e gli uomini non
sono
esclusi.
FISAC CGIL, SÌ ALLO SCIOPERO. PER DIRE STOP AL
MASSACRO
La Segreteria Nazionale Fisac CGIL l'Esecutivo Naz. Donne Fisac CGIL
e il
Coordinamento Nazionale Donne Fisac CGIL, aderiscono con
convinzione
all'appello contro il femminicidio lanciato nei giorni scorsi e
allo
sciopero proclamato per il 25 novembre, giornata internazionale contro
la
violenza sulle donne.
ALTRE MOBILITAZIONE NELLA GIORNATA DELLO
SCIOPERO
DELLE DONNE
ROMA - Da Coordinamenta: 25 novembre 2013 giornata
contro la violenza maschile
sulle donne. Il femminismo è rompere la legalità
in cui ci vogliono
imbrigliare. Rifiutare la norma e la legalità. Nessuna
legge sui nostri
corpi. Rompere le regole del pensiero unico e dominante.
Rifiutare il
controllo. Smascherare le strumentalizzazioni. Non chiedere mai
nulla ma
prendere quello che ci spetta!
Lunedì 25 novembre alle ore 13.00
a Roma in via Arenula davanti al ministero
di giustizia
CREMONA - La
Camera del lavoro di Cremona aderisce con convinzione
all'iniziativa
Sciopero delle donne indetto per il 25 novembre 2013. E'
giusto
intraprendere, con determinazione e creatività ogni azione atta
a
sensibilizzare la cittadinanza rispetto all'ignobile fenomeno
del
femminicidio. Ma serve investire stabilmente e soprattutto, sul
piano
culturale e della prevenzione così come sul piano della formazione e
dell'educazione.
PUGLIA - Il Comitato pari opportunità di aeroporti
di Puglia ha aderito allo
Sciopero delle donne e dal 18.11.2013 al 25.11.2013
sugli schermi degli
aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia saranno mandati in
onda materiali dello
Sciopero. Il 25 11 verrà osservato un minuto di silenzio
preannunciato
dall'ufficio informazioni alle ore 9.00 di mattina (quando ci
sono 8 voli) e
alle 20.00 (11 voli).
MARTINA FRANCA - in Piazza Roma a
Martina Franca alle ore 17,30 per dire NO
AL FEMMINICIDIO
I negozianti
potranno aderire esponendo una coccarda rossa. Chi non può
scendere in piazza
può esporre dal balcone un lenzuolo o una tovaglia
rossa..un gesto e un
colore simbolico per rappresentare l'energia
collettiva, la forza di chi alza
la testa, di chi grida forte il proprio
dissenso, di chi si ribella ad ogni
forma di violenza, di chi si impegna per
dire BASTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE
DONNE.
Centro AntiViolenza - Rompiamo il silenzio - Associazione SUD EST
DONNE
ROMA - L'Associazione stampa romana e la Commissione pari
opportunità
dell'Asr
aderiscono all'appello dello "Sciopero delle donne"
per la mobilitazione del
25 novembre 2013 in occasione della Giornata
Internazionale contro la
violenza sulle donne. L'Asr e la Cpo invitano le
colleghe e i colleghi a
dare il massimo risalto all'iniziativa per fermare la
cultura della
violenza, nonché a dedicare il loro lavoro a una corretta e
completa
informazione sui casi di femminicidio, stalking, violenza su donne
e
bambini, quali segni di una cultura patriarcale e sessista. E
per
restituire, proprio attraverso una completa e corretta informazione,
una
rappresentazione veritiera e non stereotipata della figura
femminile
BOLOGNA - Fuoricampo Lesbian Group Officina di Studi, Arte e
Politica
lesbica Bologna - aderisce e partecipa allo sciopero delle donne del
25
Novembre. La violenza maschile è una guerra non dichiarata contro donne
e
lesbiche. Partecipiamo numerose perché siamo convinte che reagire si può
e
si deve! La violenza lesbofobica ha profondamente a che fare con la
cultura
che nutre il femminicidio in tutto il mondo.
AUSER: FERMIAMOCI
TUTTE - La responsabile per le pari opportunità, Vilma
Nicolini, e il
presidente dell'Auser, Enzo Costa, in una circolare inviata a
tutte le sedi
Auser, invitano "le donne dell'Auser ad astenersi per 15
minuti nella
giornata del 25 novembre dalle attività che normalmente si
fanno nelle nostre
sedi, spiegando le ragioni di questa simbolica protesta,
unitamente ad un
minuto di raccoglimento in ricordo delle oltre 100 donne
uccise da gennaio ad
oggi, per mano di coloro che dicevano di amarle. Ma è
anche fondamentale che
il 25 novembre ci sia un segnale forte e visibile che
richiami l'attenzione
di chi non ha ancora sentito parlare dello 'sciopero
delle donne.
L'indicazione è quella di appendere alle finestre ed ai balconi
delle sedi
Auser e delle nostre abitazioni delle stoffe rosse, chiedendo
alle nostre
sorelle, amiche, conoscenti e colleghe di farlo anche loro. È
stato scelto il
'rosso' perchè è il colore dell'energia, di chi non abbassa
la testa, di chi
grida forte il proprio dissenso. Non costa nulla (o poco) e
possiamo farlo
tutte". Inoltre, In occasione del 25 novembre, una treccia
rossa di lana
realizzata appositamente dalle volontarie delle sartorie
toscane della
solidarietà, verrà esposta simbolicamente all'ingresso di
tutte le sedi Auser
della Toscana.
ROMA: VETRINE IN SCIOPERO - Le donne di Danae, negozio di
gioielli al centro
di Roma, aderiscono allo Sciopero delle donne e fino al 25
novembre le
vetrine saranno allestite con il Manifesto per dare visibilità e
promuovere
l'evento.
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