Si
è conclusa, nel pomeriggio di sabato ventitre novembre, l’agitazione dei
dipendenti dell’Azienda Mobilità e Trasporti del Comune di Genova; a seguito di
un’infuocata assemblea alla Sala chiamata del Porto, i lavoratori hanno
ratificato l’accordo - pur con una netta spaccatura, tra chi era a favore e chi
invece non lo riteneva soddisfacente, ed a seguito di una votazione che ha
lasciato più di qualche perplessità per le modalità con cui si è svolta -
raggiunto nel corso della notte precedente dalle parti sociali
interessate.
E’ arrivato ora il momento di dare uno sguardo al comportamento
delle forze politiche presenti sul territorio rispetto a questa vicenda; è del
tutto evidente che ciò che interessa è, principalmente, comprendere cosa fanno i
vari soggetti della ‘sinistra’, quelli che a parole si autodefiniscono i
‘difensori dei diritti dei lavoratori’: come vedremo, spesso si tratta soltanto
di propaganda verbale, non accompagnata da gesti concreti quali la presenza nei
cortei e nei presidi di questi giorni.
Innanzi tutto, credo sia doveroso segnalare la costante presenza dei militanti locali del Partito Comunista, affiancati - nella giornata di sabato ventitre novembre - da esponenti dei comitati piemontese, lombardo, emiliano, toscano, e dal segretario nazionale Marco Rizzo.
Per quanto riguarda il resto della ‘sinistra’ italiana, l’unico altro soggetto presente in queste cinque giornate di lotta è stato quello dei trotzkisti del Partito Comunista dei Lavoratori con il collettivo locale, anch’esso affiancato dal segretario nazionale Marco Ferrando in occasione dell’assemblea dei tramvieri del quarto giorno di astensione dal lavoro.
Gli altri, tutti gli altri, non si sono proprio visti, almeno in maniera organizzata e visibile.
Rifondazione Comunista si è affidata alla penna del giornalista toscano Checchino Antonini, che sul suo blog ha raccontato la giornata di martedì e trovato spazio sul sito dei circoli genovesi del partito del Pastore Valdese; è una vera vergogna che questi ‘signori’ non abbiano trovato il modo di essere presenti in nessuno dei momenti di questa pagina di lotta: forse pensano che tutto potesse essere delegato al consigliere comunale indipendente della Federazione della Sinistra, il presidente del Forum Ambientalista genovese Antonio Bruno.
Del Partito dei Comunisti Italiani non sarebbe nemmeno il caso di parlare, visto che nel suo caso tutto viene demandato all’assessore regionale al Lavoro, lo spezzino Giovanni Vesco detto Enrico: anche perché, a dire il vero, i militanti locali di tale partito sono veramente in numero esiguo.
Stendo infine un velo pietoso sugli altri traditori trotzkisti di Sinistra Anticapitalista, che si limitano a postare sul proprio blog cose riprese da altrove ed un comunicato di appoggio alla rivolta dei tramvieri; certo, visti certi personaggi che gravitano attorno al soggetto creato dall’ex senatore torinese Franco Turigliatto, probabilmente pensavano che non fosse loro compito presenziare fisicamente.
Innanzi tutto, credo sia doveroso segnalare la costante presenza dei militanti locali del Partito Comunista, affiancati - nella giornata di sabato ventitre novembre - da esponenti dei comitati piemontese, lombardo, emiliano, toscano, e dal segretario nazionale Marco Rizzo.
Per quanto riguarda il resto della ‘sinistra’ italiana, l’unico altro soggetto presente in queste cinque giornate di lotta è stato quello dei trotzkisti del Partito Comunista dei Lavoratori con il collettivo locale, anch’esso affiancato dal segretario nazionale Marco Ferrando in occasione dell’assemblea dei tramvieri del quarto giorno di astensione dal lavoro.
Gli altri, tutti gli altri, non si sono proprio visti, almeno in maniera organizzata e visibile.
Rifondazione Comunista si è affidata alla penna del giornalista toscano Checchino Antonini, che sul suo blog ha raccontato la giornata di martedì e trovato spazio sul sito dei circoli genovesi del partito del Pastore Valdese; è una vera vergogna che questi ‘signori’ non abbiano trovato il modo di essere presenti in nessuno dei momenti di questa pagina di lotta: forse pensano che tutto potesse essere delegato al consigliere comunale indipendente della Federazione della Sinistra, il presidente del Forum Ambientalista genovese Antonio Bruno.
Del Partito dei Comunisti Italiani non sarebbe nemmeno il caso di parlare, visto che nel suo caso tutto viene demandato all’assessore regionale al Lavoro, lo spezzino Giovanni Vesco detto Enrico: anche perché, a dire il vero, i militanti locali di tale partito sono veramente in numero esiguo.
Stendo infine un velo pietoso sugli altri traditori trotzkisti di Sinistra Anticapitalista, che si limitano a postare sul proprio blog cose riprese da altrove ed un comunicato di appoggio alla rivolta dei tramvieri; certo, visti certi personaggi che gravitano attorno al soggetto creato dall’ex senatore torinese Franco Turigliatto, probabilmente pensavano che non fosse loro compito presenziare fisicamente.
Genova,
24 novembre 2013
Stefano
Ghio - Proletari Comunisti Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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