mercoledì 27 novembre 2013

pc 27 novembre - MILANO, L'ORGOGLIO DELLE LAVORATRICI: "NON E' CHE L'INIZIO!"





A Milano un lungo presidio - dalla mattina sino al primo pomeriggio - davanti a Palazzo Marino. punto di riferimento per le donne, lavoratrici che hanno scioperato, “portiamo la nostra doppia ragione di lotta”, avevamo detto alla vigilia dello sciopero.
Lavoratrici delle cooperative, della scuola, poste, sanità, delle banche, dell'Agenzia delle Entrate, ma anche la lotta per il diritto alla casa, in un bel clima di solidarietà, lotta, determinazione; presenti compagne del Si.Cobas, del Usb. Tutte orgogliose! Alcune lavoratrici che non hanno potuto scioperare, come dell'Istituto Tumori, hanno mandato messaggi. Soprattutto è emersa fortemente la consapevolezza che questo sciopero è stato diverso, di rottura e, oggettivamente, cambia e ha cambiato lo scenario abituale, ha posto la necessità della lotta a tutto campo contro violenze, femminicidi, ma contro tutta la condizione delle donne.
“A casa non ci torniamo” perché vogliamo cambiare tutta la vita.
Le ragioni stanno nella precarietà del lavoro, nelle condizioni sempre più opprimenti di chi un lavoro ce l’ha, nella schiavitù, per le donne, nella famiglia.
Un presidio a cui hanno partecipato anche lavoratrici arrivate dall’hinterland - pur nell’oggettivo oscuramento dei mass media che hanno dato grande risalto alle iniziative istituzionali e\o di testimonianza - perché ha rappresentato un punto di reale organizzazione della lotta delle donne.
Decine le donne che si sono fermate al banchetto, molte hanno lasciato i contatti per organizzare le prossime iniziative, molte le turiste incuriosite che hanno chiesto, contente di sapere di questo importante sciopero delle donne. Centinaia i volantini distribuiti, Interventi al megafono hanno animato il presidio.
“Contro governi, istituzioni che odiano le donne”: mentre organizzano iniziative di facciata “pro-donne” promuovono “fatti” che contribuiscono ad alimentare l’humus maschilista, le concezioni contro le donne: proprio alla vigilia del 25 novembre il Comune di Milano decide di assegnare l’ambrogino  alla presidente del CAV.
Prima della chiusura del presidio una delegazione si è recata dalla consigliera Sonego per invitarla a venire al presidio per ricevere la piattaforma dello sciopero. Perché non è che l’inizio! Questa, in sintesi,  la parola d'ordine emersa

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