a Roma il 18
con lo slai cobas per il sindacato di classe - sciopero, manifestazione ore
10 pza della repubblica -
e poi alle 14 al Ministero
del lavoro
da una lettera al Ministro del Lavoro Giovannini
Lei è ben a conoscenza
dell'emergenza lavoro, nel Sud in particolare, che investe centinaia di
migliaia di disoccupati, precari, lavoratori che hanno perso il lavoro, a cui
si aggiungono lavoratori ultraprecari soprattutto negli appalti pubblici che
hanno occupazioni ridotte a pochi mesi, addirittura settimane e con orari da
vergogna anche di 45 minuti di lavoro al giorno (in contrasto con ogni CCNL e
con i principi dell'art. 36 della Costituzione).
Noi, in particolare
negli ultimi tre anni, siamo testimoni del grande disagio che la mancanza di
lavoro ha provocato per tante persone e tante famiglie, in città di trincea,
quali Napoli, Taranto e Palermo.
Soprattutto in queste ultime due città noi
come organizzazione sindacale di base abbiamo
cercato di trasformare questo
grande disagio in lotta organizzata e collettiva......
Sono cinque i temi principali su cui chiediamo
il Suo particolare interessamento.
Primo, chiediamo che al problema
sempre più vasto delle fabbriche in crisi (che spesso non sono affatto in
crisi, ma chiudono per cercare lidi più convenienti) non si risponda solo con
ammortizzatori sociali, ma con una RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A PARITA'
DI SALARIO, alternativa ai
Contratti di solidarietà; in questo caso
l'intervento dell'Inps potrebbe coprire non le ore di "solidarietà" bensì la
riduzione d'orario per mantenere il salario degli operai al 100%
Secondo,
per i disoccupati, in particolare al Sud, occorre un intervento legislativo
che porti subito all'occupazione di centinaia di migliaia di disoccupati - un
esempio che vogliamo ricordare è in questo senso la Legge n.285 del 1.6.1977.
Ci sono settori di attività assolutamente necessari chedevono creare
occupazione. Parliamo di un PIANO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA 'PORTA A PORTA'
all'interno della questione più generale del ciclo dei rifiuti, che coniughi
lavoro-ambiente; insieme ad un piano di SOSTEGNO ALLE BONIFICHE AMBIENTALI
per farne una risorsa lavorativa, in città in cui essa
assume anche un
significato di risarcimento sociale, a fronte del pesante inquinamento che ha
provocato e provoca tuttora tante vittime, malattie professionali, degrado
territoriale (vedi Taranto).
Nello stesso tempo chiediamo - come accade nella
maggiorparte dei paesi europei - nelle more di attività lavorative,
l'istituzione anche in Italia del SALARIO MINIMO GARANTITO per i disoccupati
e coloro che hanno una difficile ricollocazione lavorativa. Questo potrebbe
coniugarsi ad un piano
di FORMAZIONE FINALIZZATA AL LAVORO e di LAVORI
SOCIALMENTE UTILI.
Terzo, chiediamo che negli appalti pubblici, da un lato
sia posto un LIMITE AL "MASSIMO RIBASSO", dall'altro si ponga nei capitolati
di appalto unaCLAUSOLA SOCIALE che obblighi le ditte vincitrici a mantenere tutti i lavoratori a parità di condizioni e ad assumere
dal bacino dei disoccupati della realtà in cui si svolgono i lavori e al
rispetto dei CCNL.
Per questo, come Slai cobas per il sindacato di classe
LE CHIEDIAMO UN
INCONTRO PER IL 18 OTTOBRE PRESSO IL SUO MINISTERO per
confrontarci sui
punti suddetti, per essere ascoltati e
ascoltare.
In
attesa, Le porgiamo distinti saluti
SLAI COBAS per il sindacato di
classe
9 ottobre 2013
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