mercoledì 16 ottobre 2013

pc 16 ottobre - i funerali del boia idiota non si sono fatti - gli antifascisti di Albano hanno vinto

preticlericonazisti e banda neonazista difesi dallo stato  
messi in fuga dalla popolazione di Albano

ora e sempre resistenza !



Scontri con lacrimogeni in serata tra militanti di estrema destra e manifestanti anti-Priebke. Gli incidenti, con lanci di lacrimogeni, pietre e bottiglie, sono avvenuti davanti alla chiesa lefebvriana dove, da metà pomeriggio, era il feretro dell'ufficiale Ss. Una ventina di neonazisti con caschi, cinghie e catene ha raggiunto da una via laterale la folla che si accalcava all'ingresso dell'istituto religioso e ha cominciato la sassaiola. I manifestanti anti-Priebke hanno risposto. Ma tutto è durato pochi minuti. E' intervenuta la polizia in assetto antisommossa. Quasi tutti gli estremisti di destra sono fuggiti, La salma del boia delle Fosse Ardeatine è rimasta nella sede dei lefebvriani fino a mezzanotte e mezza passata, quando è stata portata via a bordo di un furgone della polizia. E in quel momento la rabbia della folla è esplosa di nuovo, con lancio di fumogeni e di bottiglie, e nel caos è stata aggredita una giornalista del Tg3. Il furgone con il feretro ha raggiunto dopo meno di un'ora l'aeroporto militare di Pratica di Mare, a una trentina di chilometri dalla capitale.
Sospese le esequie "Il rito non è mai iniziato - ha dichiarato in serata l'avvocato Giachini, - Non l'ho autorizzato io, visto che i parenti e gli amici più stretti di Priebke sono stati lasciati fuori. C'era anche uno dei figli ma non lo hanno fatto entrare, perché fuori c'erano persone che picchiavano chi provava a entrare". E Giachini ha concluso dicendo: "Non sarò più io a occuparmi dei funerali, perché il mio mandato era quello di far celebrare un rito cattolico con dignità e così non è stato".
Il sindaco di Albano. Nel primo pomeriggio il sindaco di Albano, Nicola Marini, appena saputo dell'intenzione di far celebrare nel suo Comune i funerali, si è detto "sconcertato e allibito per la scelta" e ha immediatamente emesso un'ordinanza che vietava il passaggio del feretro. Il prefetto di Roma, però, l'ha revocata. E, mentre il feretro è stato accolto tra grida e proteste, la gente ha continuato ad accalcarsi fuori dai cancelli per contestare la presenza del corpo del nazista. Fino a tarda sera Marini è rimasto in mezzo alla folla in strada.

I lefebvriani e la messa in latino. "Ad Albano è prevista una cerimonia religiosa con messa in latino a porte chiuse per amici intimi e familiari", aveva annunciato nel primo pomeriggio il legale di Erich Priebke, lasciando l'ospedale 'Gemelli', dove da venerdì era custodita la salma del capitano delle Ss poi caricata sul carro funebre. Il 'corteo', scortato da diverse auto delle forze dell'ordine, si è diretto verso il comune dei Castelli romani, dove intanto una folla si radunava davanti all'istituto San Pio X con un grande striscione di protesta: "Qui non ci deve venire". 

A celebrare il rito funebre nella cappella del Sacro Cuore di Gesù ad Albano Laziale era previsto don Pierpaolo Petrucci, superiore dei lefebvriani di San Pio X. Che si aspettava polemiche per la decisione presa, ''ma per noi - ha detto - non c'è nessun risvolto. E' una celebrazione religiosa per un cristiano. Funerali, benedizione della salma tutto in forma privata. Basta". Nelle stesse ore, un altro lefebvriano, don Floriano Abrahamowicz dichiarava a una radio che "Priebke era un amico e lo considero un cristiano cattolico, un soldato fedele, unico caso di innocente dietro le sbarre. E non era nazista ma semplicemente un poliziotto della sua epoca". Abrahamowicz  ha anche annunciato che sabato terrà una messa in sua memoria a Treviso.



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