SANITA' PALERMO “Policlinico sporco e pericoloso” - Un esposto la prima grana per Li Donni
Problema da affrontare per il neo commissario. Per
Slai Cobas “98 unità di personale” per fronteggiare, “893 posti letto, 265
ambulatori, 2200 lavoratori e un migliaio di medici”.
“Il Policlinico è sporco e pericoloso per la
salute dei pazienti, le sale operatorie sono abbandonate alla sporcizia e non
disinfettate”: troppo pochi i pulizieri e gli addetti alla sanificazione, “solo
98 – scrive lo Slai Cobas in un esposto alla Procura della Repubblica – mentre
nel luglio del 2011 erano 300”. dal sindacato alla Procura, e anche
all'assessorato regionale alla Sanità di Lucia Borsellino, che prende atto e
scrive al commissario straordinario del Policlinico. C'è l'invito
dell'assessorato al commissario straordinario “a verificare, a inviate una
dettagliata relazione”. Il commissario straordinario è appena arrivato, si è
insediato alle 15,30, è Renato Li Donni, e prende atto del problema. “Ci sono
criticità ma non entro nel merito nella qualità dei modelli organizzativi finora
messi in atto, c'è certamente il problema dell'Azienda Policlinico a muoversi
nell'ambito di risorse ridotte”. Problema da affrontare subito per il neo
commissario Li Donni.
Firmato dal coordinatore provinciale di Slai Cobas
Domenica Sciortino, l'esposto in Procura riporta d'attualità il conflitto per
l'appalto delle pulizie e la lunga vertenza per l'attribuzione che oggi – da
novembre 2012 – è affidata all'azienda Pfe spa dopo un braccio di ferro con l'ex
titolare dell'appalto.
Un posto da evitare, il Policlinico, “98 unità di
personale” per fronteggiare una emergenza igienico sanitaria gigantesca, “893
posti letto, 265 ambulatori 2.200 lavoratori, un migliaio di medici. I
sopralluoghi effettuati dal Servizio di prevenzione e sorveglianza delle
infezioni ospedaliere confermano la nostra denuncia”.
“Nella sala parto di ginecologia e ostetricia,
prima dell'inizio delle sedute operatorie non viene effettuata la disinfezione
del pavimento e delle altre superfici, al termine dell'intervento non si
rimuovono i rifiuti, né il lavaggio né disinfezione del pavimento”. Camere di
degenza, ed è peggio. Non si disinfetta niente. Zone particolarmente a rischio,
per Slai Cobas, “Ginecologia, Dermatologia, Ortopedia, Chirurgia oncologica e
d'urgenza, Oculistica, Emodinamica”. “La logica del risparmio sulla pelle dei
malati, utenti e lavoratori, è inammissibile, la salute e la sicurezza in
ospedale (dove ci si reca per essere curati e non per morire) sono un diritto
sancito dalla Costituzione”.
E il sindacato chiama in causa per nome e cognome
tutti i vertici del Policlinico e chiede alla Procura, “ove sussistano gli
estremi di reato, il loro rinvio a giudizio”.
Giornale di Sicilia 11 gennaio 2013
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