proletari comunisti- PCm Italia sta prendendo parte al congresso del Partito
comunista del Nepal maoista in svolgimento fino al 13 gennaio. Ha realizzato
un intervento al congresso, partecipa anche alle sedute a
porte chiuse, incontra dirigenti del Partito e delle masse nepalesi.
Un ampio rapporto su tutto sarà realizzato per il blog e per il giornale nel corso di questo mese.
Ora pubblichiamo stralci del testo dell'intervento
l'intervento del PCm Italia
Portiamo a questo congresso il saluto dei proletari italiani, dei ranghi del nostro partito delle masse popolari in lotta in Italia, ai nostri compagni in Nepal, ai membri del PCN-M, ai proletari e alle masse rivoluzionarie nepalesi.
porte chiuse, incontra dirigenti del Partito e delle masse nepalesi.
Un ampio rapporto su tutto sarà realizzato per il blog e per il giornale nel corso di questo mese.
Ora pubblichiamo stralci del testo dell'intervento
Foto del 7º Congresso del PCN-maoísta.
l'intervento del PCm Italia
Portiamo a questo congresso il saluto dei proletari italiani, dei ranghi del nostro partito delle masse popolari in lotta in Italia, ai nostri compagni in Nepal, ai membri del PCN-M, ai proletari e alle masse rivoluzionarie nepalesi.
La formazione del vostro partito ha
rappresentato un grande e importante passo in avanti per i proletari
e il popolo del Nepal, per il proletariato mondiale e per l'intero
Movimento Comunista Internazionale.
È un passo che dato nuova speranza
alle aspirazioni rivoluzionarie del popolo nepalese ed è stato
motivo di gioia per tutti i maoisti e rivoluzionari, in tutto il
mondo, che guardavano con preoccupazione e hanno preso posizione
contro i tentativi di Prachanda/Battarai di liquidare la rivoluzione
nepalese e imporre la capitolazione.
Come la vostra Convenzione Nazionale ha
segnalato: “La creazione dell'EPL, la creazione di basi d'appoggio
e di governi popolari, il ruolo svolto dagli operai, contadini, dalle
donne, dalle nazionalità indigene e dai Dalits, la coscienza che si
è sviluppata in tutto questo processo sono alcune delle maggiori
conquiste che abbiamo realizzato” e la formazione del nuovo Partito
e questo congresso sono “una mossa in avanti fondandosi su questa
base”.
Il nostro partito – il partito
comunista maoista d'italia – ha avuto sempre una forte posizione a
sostegno della sinistra del partito prima e alla fondazione del
partito dopo.
Noi auspichiamo che dopo la nascita del
nuovo partito si torni a una situazione di “normalità” in una
relazione tra due partiti fratelli, tra cui ci possono normalmente
accordi e dissensi.
Noi da parte nostra .dobbiamo
rilanciare nel nostro paese e nel mondo il sostegno alla rivoluzione
nepalese che oggi vive una fase di complessità dato che non c'è GP
in corso; la GP ha subito una battuta d'arresto, il partito che la
guidava è degenerato e, oggi bisogna legare il sostegno
internazionale alla importanza che ha la fondazione del al nuovo
partito, questo congresso del partito aiuta questa ripresa
dell'attività di sostegno alla rivoluzione nepalese
Consideriamo di grande interesse che il
nuovo partito presti grande attenzione alla trasformazione dei suoi
dirigenti nello stile di vita, nel loro ruolo, abbandonando agi e
privilegi acquisiti nella fase precedente, e in questo processo il
PCN-M sta recuperando le energie migliori del vecchio partito.
Oggi quello che per noi importante è
la base ideologica e politica del nuovo Partito e non solo nel
contesto della lotta di classe in Nepal, ma nell'arena internazionale
e nella lotta per la costruzione di una nuova organizzazione MLM
internazionale,dopo il collasso del MRI
Le devastazioni della
globalizzazione imperialista, le guerre di aggressioni e la
devastante crisi economica del sistema imperialista e il suo impatto
sui proletari e le masse popolari hanno risvegliato in tutto il mondo
un’ondata di lotte e rivolte.
In questo si sviluppa ed
emerge una potenziale nuova ondata della rivoluzione proletaria
mondiale che ha come punti di riferimento e ancoraggio strategico le
guerre popolari guidate dai partiti maoisti. La realizzazione di
questo potenziale dipende in ultima analisi da quanto i partiti MLM
sono capaci di adempiere i loro compiti rivoluzionari. C’è
purtroppo un ritardo su questo, seriamente aggravato dalla crisi del
MRI, oggi defunto.
In questa situazione
occorre fare dei passi per lavorare alla costruzione di un’efficace
organizzazione internazionale MLM che possa contribuire alla
realizzazione dei compiti rivoluzionari e a portare la voce
collettiva dei maoisti al proletariato e alle masse in lotta.
Dovremmo per questo avanzare verso una nuova conferenza dei partiti e
organizzazioni MLM di tutto il mondo. Questa conferenza dovrebbe
assumersi il compito della costruzione di un’organizzazione
internazionale fondata sul MLM.
Noi riteniamo che questo
compito debba essere assunto con il coinvolgimento dei partiti
maoisti che dirigono guerre popolari e di tutte le forze maoiste,
comprese quelle esterne al MRI, perché la conferenza si giovi anche
dei loro punti di vista ed esperienze. Per raggiungere questo
obiettivo condurre un processo di dibattito ideologico-politico come
parte della preparazione per la conferenza e in funzione di questo
obiettivo, sarà necessario organizzare un seminario sul “Bilancio
delle esperienze del MRI, della CIML e delle altre iniziative
internazionali”.
Attraverso tutto questo
processo, possono essere individuati i punti di unità e di
differenze e si può arrivare a una piattaforma relativamente
avanzata che diventi la base di una nuova unità internazionale
concretizzata in una nuova organizzazione internazionale. Nelle
circostanze attuali, la realizzazione di questa responsabilità
internazionale può dimostrare un’espressione pratica dello slogan
comunista internazionalista: “proletari di tutto il mondo,
unitevi!”.
Il sistema imperialista sta
attraversando la sua più grave crisi dagli anni '30. I tentativi
attuali per affrontarla e superarla non fanno che approfondirla ed
estenderla.
La crisi trova origine nelle leggi
stesse di funzionamento del sistema capitalista. Essa è la
manifestazione dei limiti della produzione per il profitto e della
contraddizione tra forze produttive e rapporti di produzione, tra
carattere globale e generalizzato della produzione e appropriazione
privata. Nello scenario mondiale ciò significa un divario sempre più
grande tra la ricchezza di un pugno di paesi imperialisti e la
povertà di tre quarti dell'umanità dei paesi oppressi
dall'imperialismo; tra la ricchezza nelle mani della borghesia e
l'impoverimento assoluto e relativo dei proletari e delle masse
popolari all'interno dei paesi imperialisti; tra la straripante
ricchezza di una borghesia compradora e parassitaria e le condizioni
di vita di miseria e fame delle masse proletarie e popolari nei paesi
oppressi dall'imperialismo.
Il mondo è ancora di fronte a due
possibilità: o l’uscita dal capitalismo o una dolorosa ripresa
temporanea da questa crisi rafforzando, potenziando i meccanismi del
capitale e prolungando così la miseria delle masse.
Le borghesie imperialiste di tutto il
mondo approfittano della crisi per ristrutturare l'imperialismo su
scala mondiale e salvarlo nell'interesse della propria classe e in
funzione dei loro profitti. Questo porta a scaricare l’odioso peso
della crisi sui proletari e le masse popolari. Nei paesi oppressi
dall’imperialismo come nei paesi imperialisti aumentano la
disoccupazione, la precarietà, il costo della vita e si intensifica
lo sfruttamento sino a forme di moderno schiavismo, si tagliano i
diritti dei lavoratori, si cancellano le loro conquiste sociali
acquisite in anni di lotte, si chiudono le fabbriche con massicci
licenziamenti, si mandano in rovina e si inducono al suicidio i
contadini, si sviluppano tagli delle spese sociali e privatizzazioni
della scuola, sanità, si estende la logica della mercificazione e
del profitto ai beni primari, acqua, aria, sole, ecc.
Nei paesi oppressi dall’imperialismo,
le proteste, le ribellioni, le lotte di liberazione hanno trovato
nelle rivolte dei Paesi arabi e del Golfo Persico una nuova altezza e
una nuova alba. Giovani, proletari e masse popolari, e in alcuni casi
settori organizzati di operai, hanno attaccato e rovesciato regimi
dittatoriali asserviti all'imperialismo che sembravano inamovibili.
Ciò ha aperto la strada a nuove rivoluzioni di nuova democrazia
antimperialista, antisionista, antifeudale.
È in questo contesto internazionale
che la formazione del vostro Partito e questo congresso assumono
un'importanza ancora maggiore nella situazione del movimento
comunista internazionale.
È la critica del prachandismo il
maggiore contributo che i comunisti nepalesi possono dare oggi al
MCI, il che richiede una valutazione autocritica e dialettica di
quelle che sono stati formulati come “cammino prachanda”, “la
democrazia a del 21° secolo”, e il PCN maoista deve anche
assumersi le sue responsabilità in quello che è stato il collasso
del MRI.
Nonostante i suoi aspetti
positive, il MRI non è riuscito a realizzare i compiti che si era
assunto ed è entrato in crisi. quando il revisionismo è divenuto
dominate, nella variante della “nuova sintesi” post-MLM di Bob
Avakian, nel PCR USA, e, nella variante Prachanda-Bhattarai, nel
PCNU(M), non solo questi partiti hanno deviato dalla via della
rivoluzione e del comunismo, ma gli effetti distruttivi e screditanti
di queste linee controrivoluzionarie hanno investito negativamente
anche i partiti e organizzazioni interne al MRI, specificamente, in
forma estesa e profonda, il Comitato del MRI (CoRIM). Sono queste le
origini ideologiche immediate che hanno portato all’attuale crisi e
collasso del MRI.
Compagni,
questo Congresso dimostra che
revisionismo e imperialismo non possono fermare la marcia della
rivoluzione nepalese.
Questo Congresso dimostra che nulla e
nessuno può arrestare l'emergere del potenziale di una nuova ondata
della rivoluzione proletaria mondiale, in Nepal e nel mondo.
Questo congresso mostra la forza del
MLM e della via della guerra popolare, che torna a splendere in Nepal
Viva il PCN-M!
Viva la GP!
Viva il MLM!
Viva l'internazionalismo proletario!
PCm Italia,
gennaio 2013
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