sabato 12 gennaio 2013

pc 12 gennaio - i proletari comunisti marxisti-leninisti-maoisti italiani al congresso del Partito Comunista del Nepal - maoista

proletari comunisti- PCm Italia  sta prendendo parte al congresso del Partito comunista del Nepal maoista in svolgimento fino al 13 gennaio. Ha realizzato un intervento al congresso, partecipa anche alle sedute a
porte chiuse, incontra dirigenti del Partito e delle masse nepalesi.
Un ampio rapporto su tutto sarà realizzato per il blog e per il giornale nel corso di questo mese.
Ora pubblichiamo stralci del testo dell'intervento

Foto del 7º Congresso del PCN-maoísta.

 
 
 



l'intervento del PCm Italia

Portiamo  a questo congresso il saluto dei proletari italiani, dei ranghi del nostro partito delle masse popolari in lotta in Italia, ai nostri compagni in Nepal, ai membri del PCN-M, ai proletari e alle masse rivoluzionarie nepalesi.
La formazione del vostro partito ha rappresentato un grande e importante passo in avanti per i proletari e il popolo del Nepal, per il proletariato mondiale e per l'intero Movimento Comunista Internazionale.
È un passo che dato nuova speranza alle aspirazioni rivoluzionarie del popolo nepalese ed è stato motivo di gioia per tutti i maoisti e rivoluzionari, in tutto il mondo, che guardavano con preoccupazione e hanno preso posizione contro i tentativi di Prachanda/Battarai di liquidare la rivoluzione nepalese e imporre la capitolazione.
Come la vostra Convenzione Nazionale ha segnalato: “La creazione dell'EPL, la creazione di basi d'appoggio e di governi popolari, il ruolo svolto dagli operai, contadini, dalle donne, dalle nazionalità indigene e dai Dalits, la coscienza che si è sviluppata in tutto questo processo sono alcune delle maggiori conquiste che abbiamo realizzato” e la formazione del nuovo Partito e questo congresso sono “una mossa in avanti fondandosi su questa base”.

Il nostro partito – il partito comunista maoista d'italia – ha avuto sempre una forte posizione a sostegno della sinistra del partito prima e alla fondazione del partito dopo.
Noi auspichiamo che dopo la nascita del nuovo partito si torni a una situazione di “normalità” in una relazione tra due partiti fratelli, tra cui ci possono normalmente accordi e dissensi.

Noi da parte nostra .dobbiamo rilanciare nel nostro paese e nel mondo il sostegno alla rivoluzione nepalese che oggi vive una fase di complessità dato che non c'è GP in corso; la GP ha subito una battuta d'arresto, il partito che la guidava è degenerato e, oggi bisogna legare il sostegno internazionale alla importanza che ha la fondazione del al nuovo partito, questo congresso del partito aiuta questa ripresa dell'attività di sostegno alla rivoluzione nepalese

Consideriamo di grande interesse che il nuovo partito presti grande attenzione alla trasformazione dei suoi dirigenti nello stile di vita, nel loro ruolo, abbandonando agi e privilegi acquisiti nella fase precedente, e in questo processo il PCN-M sta recuperando le energie migliori del vecchio partito.
Oggi quello che per noi importante è la base ideologica e politica del nuovo Partito e non solo nel contesto della lotta di classe in Nepal, ma nell'arena internazionale e nella lotta per la costruzione di una nuova organizzazione MLM internazionale,dopo il collasso del MRI

Le devastazioni della globalizzazione imperialista, le guerre di aggressioni e la devastante crisi economica del sistema imperialista e il suo impatto sui proletari e le masse popolari hanno risvegliato in tutto il mondo un’ondata di lotte e rivolte.

In questo si sviluppa ed emerge una potenziale nuova ondata della rivoluzione proletaria mondiale che ha come punti di riferimento e ancoraggio strategico le guerre popolari guidate dai partiti maoisti. La realizzazione di questo potenziale dipende in ultima analisi da quanto i partiti MLM sono capaci di adempiere i loro compiti rivoluzionari. C’è purtroppo un ritardo su questo, seriamente aggravato dalla crisi del MRI, oggi defunto.

In questa situazione occorre fare dei passi per lavorare alla costruzione di un’efficace organizzazione internazionale MLM che possa contribuire alla realizzazione dei compiti rivoluzionari e a portare la voce collettiva dei maoisti al proletariato e alle masse in lotta. Dovremmo per questo avanzare verso una nuova conferenza dei partiti e organizzazioni MLM di tutto il mondo. Questa conferenza dovrebbe assumersi il compito della costruzione di un’organizzazione internazionale fondata sul MLM.

Noi riteniamo che questo compito debba essere assunto con il coinvolgimento dei partiti maoisti che dirigono guerre popolari e di tutte le forze maoiste, comprese quelle esterne al MRI, perché la conferenza si giovi anche dei loro punti di vista ed esperienze. Per raggiungere questo obiettivo condurre un processo di dibattito ideologico-politico come parte della preparazione per la conferenza e in funzione di questo obiettivo, sarà necessario organizzare un seminario sul “Bilancio delle esperienze del MRI, della CIML e delle altre iniziative internazionali”.

Attraverso tutto questo processo, possono essere individuati i punti di unità e di differenze e si può arrivare a una piattaforma relativamente avanzata che diventi la base di una nuova unità internazionale concretizzata in una nuova organizzazione internazionale. Nelle circostanze attuali, la realizzazione di questa responsabilità internazionale può dimostrare un’espressione pratica dello slogan comunista internazionalista: “proletari di tutto il mondo, unitevi!”.

Il sistema imperialista sta attraversando la sua più grave crisi dagli anni '30. I tentativi attuali per affrontarla e superarla non fanno che approfondirla ed estenderla.
La crisi trova origine nelle leggi stesse di funzionamento del sistema capitalista. Essa è la manifestazione dei limiti della produzione per il profitto e della contraddizione tra forze produttive e rapporti di produzione, tra carattere globale e generalizzato della produzione e appropriazione privata. Nello scenario mondiale ciò significa un divario sempre più grande tra la ricchezza di un pugno di paesi imperialisti e la povertà di tre quarti dell'umanità dei paesi oppressi dall'imperialismo; tra la ricchezza nelle mani della borghesia e l'impoverimento assoluto e relativo dei proletari e delle masse popolari all'interno dei paesi imperialisti; tra la straripante ricchezza di una borghesia compradora e parassitaria e le condizioni di vita di miseria e fame delle masse proletarie e popolari nei paesi oppressi dall'imperialismo.

Il mondo è ancora di fronte a due possibilità: o l’uscita dal capitalismo o una dolorosa ripresa temporanea da questa crisi rafforzando, potenziando i meccanismi del capitale e prolungando così la miseria delle masse.
Le borghesie imperialiste di tutto il mondo approfittano della crisi per ristrutturare l'imperialismo su scala mondiale e salvarlo nell'interesse della propria classe e in funzione dei loro profitti. Questo porta a scaricare l’odioso peso della crisi sui proletari e le masse popolari. Nei paesi oppressi dall’imperialismo come nei paesi imperialisti aumentano la disoccupazione, la precarietà, il costo della vita e si intensifica lo sfruttamento sino a forme di moderno schiavismo, si tagliano i diritti dei lavoratori, si cancellano le loro conquiste sociali acquisite in anni di lotte, si chiudono le fabbriche con massicci licenziamenti, si mandano in rovina e si inducono al suicidio i contadini, si sviluppano tagli delle spese sociali e privatizzazioni della scuola, sanità, si estende la logica della mercificazione e del profitto ai beni primari, acqua, aria, sole, ecc.

Nei paesi oppressi dall’imperialismo, le proteste, le ribellioni, le lotte di liberazione hanno trovato nelle rivolte dei Paesi arabi e del Golfo Persico una nuova altezza e una nuova alba. Giovani, proletari e masse popolari, e in alcuni casi settori organizzati di operai, hanno attaccato e rovesciato regimi dittatoriali asserviti all'imperialismo che sembravano inamovibili. Ciò ha aperto la strada a nuove rivoluzioni di nuova democrazia antimperialista, antisionista, antifeudale.

È in questo contesto internazionale che la formazione del vostro Partito e questo congresso assumono un'importanza ancora maggiore nella situazione del movimento comunista internazionale.

È la critica del prachandismo il maggiore contributo che i comunisti nepalesi possono dare oggi al MCI, il che richiede una valutazione autocritica e dialettica di quelle che sono stati formulati come “cammino prachanda”, “la democrazia a del 21° secolo”, e il PCN maoista deve anche assumersi le sue responsabilità in quello che è stato il collasso del MRI.

Nonostante i suoi aspetti positive, il MRI non è riuscito a realizzare i compiti che si era assunto ed è entrato in crisi. quando il revisionismo è divenuto dominate, nella variante della “nuova sintesi” post-MLM di Bob Avakian, nel PCR USA, e, nella variante Prachanda-Bhattarai, nel PCNU(M), non solo questi partiti hanno deviato dalla via della rivoluzione e del comunismo, ma gli effetti distruttivi e screditanti di queste linee controrivoluzionarie hanno investito negativamente anche i partiti e organizzazioni interne al MRI, specificamente, in forma estesa e profonda, il Comitato del MRI (CoRIM). Sono queste le origini ideologiche immediate che hanno portato all’attuale crisi e collasso del MRI.

Compagni,
questo Congresso dimostra che revisionismo e imperialismo non possono fermare la marcia della rivoluzione nepalese.
Questo Congresso dimostra che nulla e nessuno può arrestare l'emergere del potenziale di una nuova ondata della rivoluzione proletaria mondiale, in Nepal e nel mondo.
Questo congresso mostra la forza del MLM e della via della guerra popolare, che torna a splendere in Nepal

Viva il PCN-M!
Viva la GP!
Viva il MLM!
Viva l'internazionalismo proletario!

PCm Italia,
gennaio 2013

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