dopo che nei giorni precedenti c'erano state molotov e sassi contro la casa del rom e striscioni criminali davanti al Comune"Avete 5 giorni per cacciarli".
Fuochi d'artificio, cori di ultrà e una bara biancazzurra con incisi il delfino del Pescara Calcio e lo stemma del club Pescara Rangers: in migliaia hanno voluto salutare Domenico Rigante, il tifoso 24enne ucciso il primo maggio durante l'irruzione di alcuni rom in un appartamento in zona Portanuova. E intanto, a pochi chilometri, la squadra mobile pescarese arrestava sull'A14 Massimo Ciarelli, il 29enne ritenuto il responsabile dell'omicidio. Ricercato sin dai primi momenti dopo il delitto, ha deciso di costituirsi. Ora è rinchiuso nel carcere di Vasto.
"Fiero guerriero hai sempre combattuto... Solo contro l'infamia nulla hai potuto! Ciao Domenico", recitava uno striscione sugli spalti.
Momenti di commozione, ma anche di tensione all'Adriatico, quando gli ultrà del Pescara Calcio hanno indirizzato minacce di morte alla comunità rom. Tensioni smorzate all'uscita dall'impianto sportivo, quando il corteo funebre ha raggiunto la chiesa per la celebrazione delle esequie.
Nessun commento:
Posta un commento