Dopo le elezioni presidenziali
Nell'era dell'imperialismo, il capitale finanziario domina tutta la sfera della produzione, detenuta dalla borghesia. Nella ricerca del massimo tasso di profitto attraverso l'estorsione del plusvalore sulle spalle del proletariato, il capitale finanziario internazionale continua a perseguire la speculazione, le delocalizzazioni, le chiusure delle imprese. La borghesia imperialista
frutta la crisi del capitalismo per ristrutturare il suo apparato produttivo a livello internazionale e aumentare lo sfruttamento dei lavoratori in tutti i paesi.
È in questo contesto di crisi destinata a prolungarsi, che continueranno ad esacerbarsi le contraddizioni tra le potenze imperialiste vecchie ed emergenti, tra i monopoli, tra il proletariato ela borghesia imperialista in ogni paese imperialista e tra popoli oppressi e imperialisti e i loro "cani da guardia" (borghesiacompradora/burocratica e feudale) nei paesi dominati.
A livello nazionale, Sarkozy ha intrapreso le riforme capitalisteconsentendo alla dittatura della borghesia di mantenersi e
rafforzarsi. Ha messo sui binari un processo di fascistizzazione lento, che noi chiamiamo moderno fascismo. Ha usato alcune delle tesi del Front National in materia di immigrazione, sicurezza, sulla questione dell'identità nazionale.
Ha continuato la politica di intervento imperialista in Afghanistan, Libia, Africa.
È in questo contesto che la socialdemocrazia succede alla destra e dovrà confrontarsi con l'approfondimento della crisi e dovrà gestirel'apparato statale capitalista. Essa non potrà superare la crisi capitalista poiché l'unica soluzione è radicale e significa l'espropriazione dei mezzi di produzione della borghesia; ma questo la "sinistra" non lo vuole perché essa stessa teme la rivoluzione proletaria. Essa continuerà quindi a perseguire la ristrutturazione dell'apparato di Stato borghese e del sistema capitalista e saranno i settori della classe operaia e popolari che continueranno a pagare il prezzo più caro.
Senza l'instaurazione della dittatura del proletariato rompendo l'apparato di Stato della borghesia, non è possibile risolvere il problema della disoccupazione, o eliminare i problemi delle masse popolari.
La crisi del capitalismo è quella del capitale agonizzante, che non ha più niente da perdere, ed ecco perché il capitalismo ha sempre più bisogno del fascismo per assicurare il suo dominio. Dato che la situazione è diversa che nel 1930, il fascismo assume forme diverse ma la sostanza rimane la stessa: garantire la dittatura del capitale finanziario.
È in questo contesto che il FN ha fatto passi avanti e progredirà, e sarà forse la risorsa ultima della borghesia. In tutti i paesi europei, il fascismo cresce e il razzismo si sviluppa. In Grecia, i neo-nazisti entrano in parlamento. Ciò ricorda il tempo in cui il fascismo e il nazismo crescevano nel ontesto della crisi e, infine, hanno conquistato il potere e instaurato una
dittatura terrorista aperta. La socialdemocrazia che tremava davanti alla rivoluzione proletaria aveva allora preparato il letto al fascismo.
Ecco perché, come dicevamo nella nostra dichiarazione del primo turno, "Qualunque sia l'esito delle elezioni, prepariamo la rivoluzione! dato che nessun governo borghese potrà risolvere la crisi del capitalismo! Come lo striscione internazionale del 1° maggio afferma: "La rivoluzione proletaria è l'unica soluzione alla crisi del capitalismo! ".
Ecco perché abbiamo bisogno di un Partito comunista di tipo nuovo che abbia come obiettivo la distruzione dello Stato capitalista attraverso la rivoluzione proletaria e l'istituzione di un potere del proletariato alla testa elle masse popolari per la costruzione del socialismo, e ciò in tutto il mondo.
Ecco perché in ogni azienda, in ogni fabbrica, dobbiamo unirci tra sindacalizzati e non sindacalizzati in comitati di lotta; nei quartieri, nelle università, bisogna organizzare comitati di lotta popolare, ecc.
Questo è il motivo per cui dobbiamo formare un vero Fronte Rivoluzionario Anti-Capitalista/Anti-fascista e Popolare, al quale si unirà la forza combattente capace di opporsi alla crescita dei pericoli e di passare dalla difensiva all'equilibrio delle forze e poi all'offensiva per una lotta popolare prolungata, per farla finita con questo sistema.
Quali che siano i risultati delle elezioni, prepariamo la rivoluzione!
PC maoista France
7 maggio 2012
Nessun commento:
Posta un commento