lunedì 21 maggio 2012
pc 21 maggio - Fassino vergogna di Torino
sabato mattina, si è tenuta alla GAM di Torino una conferenza organizzata dal PD dal titolo "la scuola che cambia" alla quale partecipavano tra gli altri il ministro dell'istrizione Profumo e il sindaco Fassino. Come studenti e occupanti della Verdi 15, ci siamo ritrovati in presidio insieme a maestre, operatori sociali non dormienti, sindacati di base e studenti medi per ribadire l'ennesima volta il nostro totale disappunto verso chi ci impone questa politica di continui tagli e austerità.
Arrivati al presidio ci è stata comunicata la notizia che il ministro Profumo non avrebbe partecipato alla conferenza perchè coinvolto in altri impegni istituzionali. Profumo è una faccia nota di questo governo di tecnocrati impostoci sotto l’egida della Banca Centrale Europea, complice ai tempi in cui era rettore del Politecnico di Torino, della mai abbastanza contestata riforma Gelmini. Per questi motivi il ministro è stato gia obbiettivo di contestazione da parte nostra in diverse occasioni nella nostra città.L'attenzione si è quindi spostata sul sindaco Fassino, impegnato da mesi nel riproporre sul locale le politiche di smantellamento del welfare che le misure di austerity stanno imponendo a livello europeo e per questo sta andando incontro alle contestazioni di tutti coloro che da queste politiche vengono colpiti, da noi studenti, alle maestre degli asili, agli operatori sociali. Fassino che da settimane ormai non può mostrarsi pubblicamente senza ricevere fischi e contestazioni da parte della gente, raggiungendo ormai un livello incredibile di impopolarità, cosa che ancora di più ci sprona ad essere sempre presenti per ricordargli di chi si dovrebbe occupare realmente e cioè tutti coloro che quotidianamente vivono la crisi nella nostra città.Dopo innumerevoli interventi, una delegazione di maestre è riuscita ad entrare nella sala dove si è tenuto l'incontro. A quel punto però, il beneamato sindaco si è dileguato, spaventato dall'idea di dover rendere il conto delle sue malefatte. Questo per noi è inaccettabile ed è ilo classico atteggiamento di chi sa di aver torto e ha paura del dissenso.A quel punto il presidio si è fatto corteo per spostarsi direttamente sotto il Comune, luogo che nelle ultime settimane ha visto susseguirsi presidi di varie parti sociali vittime dei tagli comunali.
Noi continueremo a contestare i ministri, il sindaco e tutti i responsabili di questa crisi e di questi tagli ogni qualvolta si presenteranno pubblicamente.
NO AI TAGLI, alle borse di studio, a scuola e università pubblica, agli asili e a tutto il comparto del sociale!
Studenti e borsisti della Verdi 15 Occupata
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