In una delegazione significativa e rappresentativa di operai Ilva, precari, disoccupati, donne dello slai cobas per il sindacato di classe e proletari comunisti Taranto, siamo andati ieri alla manifestazione a Brindisi in piazza della vittoria.
In una piazza piena all'inverosimile anche nelle strade adiacenti, con tantissimi giovani studenti, si sono raccolti tutti per una prima risposta alla bomba, ai suoi autori, complici e mandanti.
Si respirava rabbia e commozione, studenti e ragazze impegnati nella carovana antimafia, portavano striscioni, non vi erano in generale presenti bandiere di partiti e associazioni sindacali.
La piazza ora silenziosa ora in ebollizione faceva da contrasto con il palco di autorità locali e nazionali, esponenti delle forze dell'ordine, arcivescovo, e la distanza fin dall'inizio era chiara e si percepiva - la cosa è cambiata quando due delegazioni di studenti ne hanno preso possesso con striscioni, e dei loro rappresentanti sono intervenuti.
La manifestazione era gestita e in un certo senso officiata dal neosindaco di Brindisi. Il primo intervento è stato dell'arcivescovo ed è risultato subito rituale fino a diventare fastidioso quando per calcare la mano ha detto di essere stato all'obitorio e di aver visto il corpo annerito di Melissa; fischi, contestazioni, grida lo hanno messo a tacere e ha dovuto
stringere e chiudere. Ben altra accoglienza hanno ricevuto gli studenti che hanno preso la parola e la rappresentante dell'Unione degli studenti, che hanno espresso inizialmente sentimenti di sgomento e paura e poi una decisa volontà di reazione, risposta, partecipazione. Dopo questo intervento parole forti di contestazione più o meno intense e continue ve ne sono state per tutti, il presidente della provincia di Brindisi, il ministro Profumo, fischi e applausi per Vendola come sempre abile nel trovare le parole. Il sindaco di Brindisi, a fronte delle contestazioni, ha, in una maniera che desta preoccupazione e attenzione, reagito istericamente, attaccandole.
Il finale è stato tutto di Don Ciotti che ha ricevuto applausi e calore, soprattutto quando ha parlato di responsabilità e ha detto parole giuste per i giovani.
Camusso e Angeletti erano sul palco, ma non hanno preso la parola.
Gli studenti si sono autoconvocati per lunedì in una grande assemblea e hanno annunciato nuove e più decise manifestazioni. I funerali di Melissa dovrebbero essere una nuova grande adunata giovanile e popolare.
Lo slai cobas per il sindacato di classe si è unito alle contestazioni, a quelle che riguardavano politici presenti e parlamento e a quelle che rigettavano retorica e parole alate quando tutti sanno della presenza nella politica e nelle istituzioni dei principali indiziati dell'attentato, la mafia, la malavita locale.
Tutti si chiedono chi è stato, perchè, perchè la scuola, chi c'è dietro, dove si vuole arrivare. Prevale in generale la pista locale, ma i fatti restano ancora pieni di ombre e caratteristiche che lasciano aperta la porta a qualcosa di più grande, di più inquietante.
Serve combattere l'ipocrisia di chi convive con il fenomeno mafioso nella politica, nelle istituzioni e di chi cerca, da Napolitano a governo, a parlamentari, di mettere in uno stesso sacco 'terrorismo' 'eversione' e autori della strage, che è di stampo mafioso o di tipo simile alle stragi fasciste.
Proletari comunisti Taranto continuerà a seguire con azione e informazione militante la situazione e parteciperà a ogni iniziativa di massa a Brindisi e nel territorio
proletari comunisti
20 maggio 2012
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