La NATO ha tenuto il suo vertice di quest'anno a Chicago, il 20 e 21 Maggio. La NATO è la più grande alleanza militare del mondo, dominata dall’imperialismo USA. I suoi 28 paesi membri rappresentano il 65% della spesa militare del mondo, la maggiore è quella degli USA. Il cosiddetto “peacekeeping” della NATO ha lo scopo di mantenere il dominio imperialista occidentale, soprattutto degli Stati Uniti, sui popoli del mondo, e bloccare le potenziali grandi potenze rivali. E il fine fondamentale del cosiddetto “umanitarismo” della Nato è impiegare enormi armamenti per proteggere, difendere ed estendere un sistema che infligge grandi sofferenze alla maggior parte dell'umanità per arricchire pochi sfruttatori, è questo “l’ordine mondiale" del capitalismo -imperialismo. (vedi "NATO in Chicago May 20-21: Summit War Criminals," da Revolution # 269)
Questo è stato davvero un vertice di criminali di guerra. Migliaia di persone, da ogni parte, hanno raggiunto Chicago per protestare contro questi criminali di guerra. Mentre, dall'altra parte, nelle settimane precedenti il vertice e quando poi l'incontro ha preso il via, le forze della repressione di Stato scalpitavano. Per strada si ulrlava: "Questo è uno stato di polizia!" (vedi "Chicago Gears Up for NATO Summit: This is What a Police State Looks Like," Revolution #269)
Il movimento Occupy, attivisti contro la guerra e altri hanno lavorato per mesi all’organizzazione delle proteste e alle altre iniziative nei giorni precedenti e durante il vertice NATO. Occupy ha indetto una 10 giorni di azioni, iniziata il 12-13 maggio con il Summit dei Popoli, con mostre e workshop dedicati alla lotta per un mondo migliore. I workshop, cui Revolution Books e World Can't Wait hanno partecipato, hanno affrontato coperto una vasta gamma di argomenti, da “Prospettive di socialismo, comunismo e anarchismo” a “L’impatto del cambiamento climatico: dalla migrazione al nostro sistema idrico locale” a “La NATO e l'Afghanistan: Cosa c’è di sbagliato nella ‘guerra giusta’” e molto altro. Alle quattro sessioni plenarie erano presenti anche Malalai Joya (ex membro del parlamento afghano e oppositore dell’occupazione NATO); Kathy Kelly (Voices for Creative Nonviolence), Mumia Abu-Jamal (via radio); il Colonnello Ann Wright, attivisti contro la guerra, e tanti altri.
Per tutta la settimana prima del vertice ci sono state manifestazioni itineranti per l'istruzione, l'immigrazione, contro pignoramenti e sfratti, per l'ambiente e l'assistenza sanitaria.
La settimana è iniziata con una manifestazione organizzata dal Movimento Lavoratori Cattolici. Secondo un articolo del Chicago Tribune, “Decine di manifestanti si sono precipitati quasta mattina al Loop Building, che ospita quartier generale della campagna del presidente Barack Obama, aggirando la sicurezza e correndo su per le scale mobili, per dare il via a quella che hanno chiamato la ‘settimana senza capitalismo’. Dopo circa mezz'ora, otto manifestanti sono stati condotti fuori in manette.”
Una forte protesta è stata organizzata da Code Pink, World Can't Wait e Veterani per la Pace, contro gli attacchi dei droni e la guerra in Afghanistan. I manifestanti hanno sfilato con modelli droni e sagome che rappresentano le persone uccise dagli attacchi dei droni. Un centinaio di persone sono partite dal quartier generale della campagna di Obama e per andare ai consolati di Gran Bretagna, Canada e Germania. Una donna Afghana proveniente dal Canada ha tenuto un comizio volante.
Venerdì migliaia di persone si sono radunate al Daley Plaza per una mobilitazione convocata dal Sindacato Nazione Infermieri per richiedendo la “Robin Hood Tax” (una tassa sulle transazioni finanziarie per compensare i tagli che all'assistenza sanitaria e ai servizi sociali). C’erano centinaia di infermieri insieme a manifestanti provenienti da tutto il paese e impiegati pubblici. Tom Morello e Rise Against hanno recitato un’agguerrita messa in scena del "Fantasma di Tom Joad". In serata World Can't Wait ha ospitato un programma di cultura e discussione dal titolo “Voci internazionali per l'umanità e il pianeta:. Una serata di Arte contro la NATO”.
Sabato un corteo multinazionale di circa 1.000 persone ha sfilato per le vie del centro della città da mezzogiorno fino a quasi le 23. Per tutto il giorno ci sono stati ripetuti fronteggiamenti con la polizia. Un manifestante è stato ricoverato in ospedale dopo essere stato investito da un mezzo della polizia e diverse persone sono stati picchiate. Una sfida al clima di paura creato dalle autorità.
Domenica, 20 maggio circa 5.000 persone si sono riversate per le strade di Chicago dopo il concentramento in Grant Park, scandendo “NATO, NATO, te ne devi andare!”. Oin testa al corte, uno spezzone di veterani incordonati. Un corteo molto vario, di giovani e meno giovani e di tutte le nazionalità. Una degli striscioni più vistosi era tanto grande da coprire quasi quattro corsie stradali diceva “Bradley Manning libero” (un soldato americano arrestato e torturato con l’accusa di aver rivelato materiale segretato, tra cui i filmati di una strage compiuta da militari americani in Iraq). Gli adesivi di Bradley Manning erano ovunque. Uno spezzone di giovani latino-americani ha portato uno striscione dipinto molto artistico, che mostrava un pilota scheletro di un aereo da cui piovevano bombe con i nomi di molti paesi aggrediti dalle forze della NATO.
Tanti i diversi sentimenti nel corteo, che denunciavano la NATO e le sue guerre, espressi da cori, cartelli e striscioni diversi. Quelli di World Can't Wait portavano una serie di striscioni nelle lingue dei paesi della NATO e di quelli vittime della NATO che dicevano: “L'umanità e il pianeta vengono prima!”. Uno spezzone internazionalista subito dietro World Can't Wait aveva uno striscione molto grande con dipinto un mondo che rompe le catene e lo slogan “internazionalismo, tutto il mondo viene prima” in inglese e spagnolo. Dietro questo un altro striscione, più piccolo,diceva: “L'umanità ha bisogno di Rivoluzione”.
Massiccia la presenza della polizia e appena la manifestazione ha girato l'angolo si è stata accolta dalle file della Polizia di Stato dell’ Illinois che occupavano entrambi i lati della strada, che ostentavano davanti al petto manganelli grandi quasi come mazze da baseball. Almeno 10 autobus urbani con la scritta "Welcome to Chicago" ed equipaggiati con lampeggianti erano allineati a portata di mano, pronti per eventuali arresti di massa.
Con grande gesto di sfida, i Veterani dell'Iraq Contro la Guerra in corteo hanno lanciato le medaglie ricevute sul campo in una strada vicino alla sede del vertice NATO. Molti hanno dedicato le loro medaglie ai bambini dell'Afghanistan e dell'Iraq. Un veterano ha fatto le sue scuse al popolo dell'Iraq e dell'Afghanistan per quello che l'esercito USA ha fatto nei loro paesi. Joshua Shephard, che ha trascorso sei anni in Marina, ha gridato alla folla: “Queste non sono mie, non lo sono mai state. Sono strumenti di controllo di questo governo. Non voglio continuare a barattare la mia umanità per un falso eroismo”.
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