“E’ un sistema di recupero crediti degli enti pubblici che non è in sintonia con principi di giustizia e di equità sociale” ha sottolineato Ernesto Palatrasio rappresentante dei Cobas in un incontro con i giornalisti che è stato convocato, stamattina, durante il presidio, per parlare delle ragioni che hanno indotto il sindacato a mobilitarsi per protestare contro Equitalia. Si sono vissuti momenti di tensione quando alcuni tra i trenta lavoratori, precari e disoccupati, iscritti al sindacato di base, hanno tentato di fare volantinaggio all’interno della sede di Equitalia. Sono stati bloccati e sul posto sono intervenuti agenti di polizia che hanno presidiato tutta la zona. “Siamo qui non per compiere atti illeciti - ha dichiarato Palatrasio- ma per protestare e per difendere i contribuenti delle fasce deboli che non riescono ad arrivare a fine mese e quindi nemmeno a pagare le multe per tasse non pagate. Non vogliamo che la gente continui a togliersi la vita per colpa delle tasse, nè che ci siano episodi di violenza contro le sedi di Equitalia e contro i dipendenti delle agenzie di riscossione i quali sono lavoratori come tutti gli altri”. Palatrasio ha ribadito che il Comune di Taranto deve revocare la concessione ad Equitalia. “I servizi sociali conoscono la situazione economica dei tarantini e quindi solo l’amministrazione comunale può gestire la riscossione delle tasse soprattutto nei confronti delle fase più deboli. Nel capoluogo jonico non sono pochi i disoccupati, i precari e i cassintegrati”. Proprio riguardo a quest’ultima richiesta sono numerosi i Comuni in Italia pronti a far a meno di Equitalia. Intendono applicare la legge 166/2011 che consente all’Ente pubblico di non usufruire più di Equitalia per la riscossione crediti dei tributi locali. Il Comune, ad esempio, potrà agire in proprio per recuperare la tassa sui rifiuti e le violazioni al codice della strada. “Proseguiremo nella nostra lotta per difendere i contribuenti con redditi bassi - aggiunge Palatrasio - e la nostra protesta sarà nel rispetto della legge”.
G.N.
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