venerdì 10 settembre 2010

pc quotidiano 10 settembre - LA LOTTA DEGLI INSEGNANTI PRECARI - DAL COORDINAMENTO 3 OTTOBRE MILANO

Dal Corriere della Sera e Repubblica:

"... La Digos che cerca di mediare. Poliziotti in tenuta antisommossa che osservano pronti a intervenire. «... Attendiamo solo la chiamata per sapere se avremo un posto di lavoro», spiega Giuseppe Palatrasio, tra i coordinatori del movimento 3 Ottobre. Con un risultato: nomine bloccate per oltre un'ora. Un'altra giornata ad alta tensione all'Istituto Cavalieri di via Olona. I docenti stavano aspettando le convocazioni, tra le altre, per le cattedre di storia e filosofia alle superiori e hanno chiesto che l'aula Magna venisse aperta per far sedere le persone. E magari trasferire lì le nomine «per una questione di trasparenza». Ma la preside ha rifiutato. «Diceva che lunedì l'abbiamo sfasciata, ma non è vero. E poi aveva paura di nuove proteste», sottolinea Palatrasio. Senza contare che «eravamo almeno in duecento in corridoio: una situazione disumana e irrispettosa. E che andava contro a ogni norma di sicurezza». Così è cominciato il battibecco. Ed è intervenuta la polizia. «Hanno minacciato di identificarci, come se fossimo dei delinquenti. Poi è arrivata anche la Celere».
A scatenare la protesta degli insegnanti senza un posto fisso, questa volta, è stato l’elenco delle cattedre disponibili stilato dagli uffici in via Ripamonti: «Ne mancano moltissime — hanno denunciato i cento precari che hanno firmato il documento poi consegnato ai poliziotti del commissariato di Porta Genova — Non c’è reale corrispondenza fra quella lista e i posti davvero libere in ogni singolo istituto». A mancare all’appello, nell’elenco del provveditorato, sono soprattutto 152 cattedre assegnate in deroga alla Lombardia, a fronte di 200 nuove certificazioni di handicap pervenute alla direzione regionale.
«Perché non sono state rese disponibili da subito? Sappiamo che ci sono e non vengono assegnate — spiega Giuseppe Palatrasio, del coordinamento precari 3 Ottobre — chi si è trovato a scegliere ieri mattina ha avuto una disponibilità inferiore rispetto a quella reale. Ora rischiamo che le nomine avvengano per graduatorie d’istituto: o, peggio, attraverso patti territoriali regionali». Ma ai precari che chiedevano il blocco delle procedure di assegnazione fino a un completamento dell’elenco è arrivato il no del provveditore...
...Uno dei sospetti che circolava ieri mattina, circa la mancanza di disponibilità di molte cattedre, è che qualche preside possa aver «fatto il furbo», comunicando i posti disponibili in maniera irregolare, in modo da assegnare poi le supplenze in maniera poco trasparente a persone di loro gradimento. «Si è sempre fatto e quest’anno ancora di più», dice Miriam. Un sospetto che ha portato i precari a stilare una lista delle scuole le cui cattedre libere non comparivano nell’elenco.

L'Assemblea delle scuole milanesi, formata da docenti, ma anche genitori e studenti, ha messo in fila le carenze del mondo dell'istruzione, a pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico. "Vogliamo risposte"
Arrivano da Milano le dieci domande che il mondo della scuola rivolge al ministero della Pubblica Istruzione. Dieci domande per stanare il ministro Mariastella Gelmini che fino ad oggi ha evitato il confronto diretto con i docenti... introdotte da un brano tratto da ‘Memorie di Adriano’ di Marguerite Yourcenar: “Aveva ragione quella postulante, che m’ero rifiutato un giorno di ascoltare fino alla fine, quando esclamò che se mi mancava il tempo per darle retta, mi mancava il tempo per regnare”.
Ecco le 10 domande che l’Assemblea delle scuole milanesi rivolge al ministro dell’Istruzione:
1. Lei sa che i tagli alle elementari hanno cancellato qualsiasi possibilità di realizzare il vero tempo pieno, fatto di tempi distesi e di compresenze, di lavoro in piccoli gruppi, di progetti, di uscite e laboratori per favorire l’apprendimento di tutti?
2. Cosa risponde ai genitori costretti a pagare un contributo “volontario” di 130/200 € in scuole che vantano, nei confronti del suo Ministero, crediti di 130/200.000 €?
3. I paesi Ocse spendono in media il 5,7% del prodotto interno lordo per il sistema scolastico e l’Italia il 4,5%, come lo spiega?
4. Sa che le 10.000 assunzioni a tempo indeterminato di questo anno coprono una percentuale insignificante dei posti che ogni anno servono alla scuola?
5. Come mai non c’è un insegnante di sostegno ogni due alunni con disabilità come prevede la legge, tanto che spesso questi alunni sono seguiti solo 4/6 ore a settimana?
6. Lei è al corrente del fatto che nelle scuola medie la sua manovra ha avuto l’effetto di cancellare laboratori di Arte, Musica, Tecnologia, Educazione fisica…?
7. Ritiene sia giusto rispettare la legislazione sulla sicurezza? Sa che le classi con un minimo di 27 alunni e un massimo di 35 per classe, imposte dalla sua manovra, sono proibite da norme vigenti che impongono un massimo di 25 alunni?
8. Aver cancellato le sperimentazioni nei Licei, ispirandosi alla riforma del 1923, risponde ad una esigenza di rinnovamento? Aver tolto ai Licei Artistici l’11% del tempo scuola e ai Linguistici il 17% equivale ad un “potenziamento dell’offerta formativa”?
9. Come giustifica l’aver ridotto drasticamente l’orario degli Istituti Professionali e Tecnici, tagliando su quelle materie che ha affermato di voler potenziare? Sa che le attività di laboratorio diminuiscono del 20/40%? Vuole che le forniamo le tabelle di confronto?
10. Quali motivazioni didattiche l’hanno spinta a eliminare ore di lezione, negli Istituti Tecnici e Professionali, anche nelle classi successive alle prime? Ritiene giusto che chi si è iscritto ad un percorso prima della “riforma”, scopra che è stato cambiato a metà strada?

Assemblea delle scuole del milanese.

Intanto a Milano si scende in piazza. Un corteo contro la riforma della scuola partirà sabato 11 alle ore 15 da piazza Missori. La manifestazione intende raccogliere docenti, precari e non, sindacati, genitori e studenti. Poi, dal 14 settembre, tutti a scuola. O quasi.

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