venerdì 10 settembre 2010

pc quotidiano 10 settembre: SULL'ASSEMBLEA DEI DELEGATI FIOM A TORINO

Riportiamo un breve verbale dei principali interventi, inviato da un compagno operaio della Dalmine di Bergamo dello Slai cobas per il sindacato di classe, per dare una sintetica, pur se incompleta, prima informazione.

Il 7 settembre 2010 all'assemblea dei direttivi della Fiom di Torino sono circa 256 i delegati registrati, ma all'inizio vero e proprio la sala ne contiene molti di più, tanto che alcuni devono restare fuori.
Il seg. Provinciale Bellono apre l'assemblea, dicendo che la vicenda Fiat ha spazzato via ogni ambiguità e non è un caso che dopo accordo Pomigliano, sia oggi Federmeccanica a disdire il contratto del 2008 (firmato anche dalla Fiom). La questione fiat non è solo un problema di delegati fiat ma di tutti, sta dentro una dimensione nazionale che tocca anche politica e istituzioni, infatti proprio ieri (6/9) nella riunione di Confindustria di Torino con la presenza di Marchionne è stato lanciato un appello dagli industriali per affrontare i temi dell'economia e della disoccupazione.
La vicenda fiat interroga le parti sociali non solo il sindacato e riguarda anche la rappresentanza politica futura sia locale (anno prossimo elezioni sindaco Torino) sia nazionale; questo nel quadro della storia Fiom fatta di autonomia e indipendenza ma che non vuol dire separatezza dalla politica.
Negli ultimi 3 mesi la situazione è degenerata, chi poteva dirlo prima? Quello che sta facendo la Fiat è una prova di forza o anche di debolezza visto che in queste settimane perde sul mercato.
La sovraesposizione mediatica di questi mesi è utile, ma non è sufficiente che se ne parli, dipende cosa passa nell'opinione pubblica.
Dobbiamo dimostrare alle controparti di avere gambe per reggere lo scontro. Per questo, le ultime decisioni del comitato centrale Fiom sono di fare una campagna di reiscrizione alla fiom nelle fabbriche (come scelta politica), occorre una forza organizzata chiamata a questa scelta e la garanzia è la presenza nelle fabbriche.
Dopo accordo Pomigliano si prospetta un taglio pesante del monte ore, permessi sindacali: ad es alle carrozzerie di Mirafiori rimarrebbero 10 delegati su 5500 dipendenti, inoltre c'è il problema delle trattenute sindacali visto che se non sei firmatario di contratto c'è il rischio che non le fanno.
La nostra forza è la soggettività ma ora lo scontro è molto più pesante, la nostra teoria è la salvaguardia dei posti lavoro salvaguardando diritti e salario (ci sono segnali per ridurre i costi anche in altre fabbrica della provincia), ma questo spazio si riduce e si annulla, basta vedere il comunicato di Confindustria Torino.
E' in gioco idea di fare sindacato dove gli interessi dei lavoratori e interessi dell'azienda non coincidono, poi di volta in volta si trovano mediazioni.
Avere questo giusto grado di consapevolezza della situazione e mettere in gioco nostra identità. In questo senso è molto importante la manifestazione del 16 ottobre, non si può fare solo guerriglia fabbrica per fabbrica. Poi la crisi non è finita a Torino, oltre 2000 fabbriche hanno chiesto cassintegrazione. Non c'è la facciamo da soli, questa partita riguarda la Cgil, la politica, non riguarda solo i metalmeccanici .

alcuni interventi
Forelli delegato carrozzerie – la linea di Rinaldini continua con Landini, mentre non mi piace il cambio Cgil. Siamo attaccati da tutti ma come si fa a fare da qui in avanti cose unitarie con Fim e Uil? Da me attaccano persino con volantini i delegati licenziati di Melfi. Lavoro unitario si potrà fare ma quando vengono sulle nostre posizioni, perche fim e uil alla prima curva ci scaricano...
Cosa si fa per i premi di produzione non presi alla Fiat, visto che prima ferie abbiamo fatto scioperi e i lavoratori ci hanno seguito?

Delegata della Cornaglia di Beinasco - Come bisogna procedere? siamo arrivati alla fine, la lotta bisogna farla contro Bonanni, quando lo sento parlare mi sento qualcosa di rivoluzionario dentro e rimpiango quelle persone che facevano violenza.
Cosa si fa con una delegata Fim che parla dei 3 delegati licenziati citando Panorama sul fatto che insultavano le donne....ho tanta rabbia dentro...
(Poi elenca tutti gli attacchi che hanno fatto i padroni con avvallo cisl e uil).
Sono orgogliosa di essere Fiom, ma mi chiedo come ci organizziamo?

Delegato della Bertone - Rispetto all'appello di Federmeccanica di finirla con la lotta di classe, io sono per iniziare a farla realmente... Impegno per portare più gente possibile alla manifestazione a Roma

Del. Cronisterro ex Iveco - non è solo un problema di relazioni sindacali ma è una fase storica, come nell'80 (35 giorni). Come noi affrontiamo questa diversità? Come stiamo dentro la discussione con altri? Nessuna forza politica si è schierata. Snaturato il senso del sindacato: il contratto serve per regolamentare i rapporti tra lavoratore e azienda o per imporre i piani aziendali?
A meta ottobre sarà il 30nnale Fiat, la Fiom farà 2 iniziative: il 28 sett su 'Consigli e democrazia' e l'8 ottobre sui '35 giorni'.

Mercurio Carrozzerie - (riflessione sull'ultimo decennio) se non ci fosse stata la Fiom? Siamo sempre stati soli e con gli altri abbiamo imposto la nostra linea.
Alla Carrozzeria siamo 5700, la 1° è la Fim, noi siamo già partiti con iscrizione ai cancelli a luglio perche non avevamo assemblee.

Airaudo, segretario regionale Fiom - Ora lo scenario è cambiato, ha superato l'immaginario.
Perchè è difficile? Perchè questa crisi che non finirà, è senza precedenti, nei prossimi 6-12 mesi vi saranno altre chiusure di fabbriche; i lavoratori sono pesantemente ricattabili sulla questione di accettare il lavoro in qualsiasi condizioni: la forza Fiat sta che fa leva su questa questione primordiale.
Non è normale la discussione sull'accordo non si tratta solo di un attacco tattico. Si deroga su un contratto che cancella accordo interconfederale. Ci si aspetterebbe da un manager come Marchionne che ci spiegasse come si esce dalla crisi dell'auto, Marchionne non è Valletta
Il piano Fiat si fonda su 20 miliardi di prestito dalle banche internazionali che la Fiat si impegna a restituire al 9 % d'interesse entro 24 mesi; quindi il problema si ripropone nel 2012, senza nessuna garanzia se la Fiat venderà macchine e quante
Dobbiamo decidere come reagiamo dentro questa crisi violenta, cosa proponiamo alla Fiat?
Stanno studiando su come bloccarci i finanziamenti e quindi stiamo vedendo con i legali, attraverso la cessione del 5° o altro; rifaremo il tesseramento. Si pone il tema della rappresentanza, c'è una nostra proposta di legge, che per fortuna abbiamo fatto. Si tratta di una partita di esistenza, non della Fiom ma del sindacato

Landini, segr. Generale Fiom - Valore generale di quello che stiamo facendo, l'idea che per lavorare non abbiamo più i diritti fa imbarbarire il nostro paese.
Fare accordi che siano mediazioni di interessi e votati dai lavoratori, è quello che abbiamo fatto e continueremo a fare. Noi di questo vogliamo discutere: quali prodotti, quali politica industriale.
Marchionne non discute e non sottoscrive con nessuno, il suo piano è prendere o lasciare.
(elenco di quello che c'è dentro l'accordo Pomigliano):
per vivere, ora operai Fiat dovrebbero combattere contro operai Mercedes, stanno scatenando una competizione tra lavoratori che devono sentirsi parte dell'impresa.
Cambio natura del sindacato che gestisce le assunzioni (vedi piano triennale di Sacconi).

(quindi ha affrontato alcuni temi):
Quale idea di sviluppo del nostro paese – Problema della riunificazione del mondo del lavoro (a proposito del contratto industria) - Problema Europa e contratto europeo - quale Europa sociale riguarda la politica - sindacato politico nel senso che dovremo scioperare anche per decidere quale stato sociale...

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