La disdetta del contratto metalmeccanico del 2008 da parte della Federmeccanica realizza l'unità dei padroni intorno al fascismo padronale della Fiat e costituisce il più grave attacco degli ultimi decenni ai diritti e alla libertà sindacale nel nostro paese.
I padroni metalmeccanici si mettono sulla strada del neo corporativismo fascista contro le stesse leggi, contratti, statuto dei lavoratori, Costituzione.
A questo attacco si risponde con lo sciopero!
A questa guerra si risponde con la guerra di classe prolungata!
Ma nella risposta a questo attacco esistono quattro esigenze:
Primo. L'esigenza del fronte unito di tutte le organizzazioni sindacali, dalla Fiom ai sindacati di base e di classe che sono contro questa disdetta e questo attacco generale.
In questo quadro, lo Slai cobas per il sindacato di classe aderisce allo sciopero della Fiom indetto nella giornata odierna e alla manifestazione nazionale del 16 ottobre.
Secondo. Questo attacco è costruito su scala nazionale e aziendale sulla base del patto neo corporativo con Fim, Uilm, Fismic, Ugl.
Per cui è assolutamente necessario rompere a tutti i livelli con queste organizzazioni sindacali, compreso il non riconoscimento dei loro delegati Rsu che perdono le caratteristiche di rappresentanti dei lavoratori.
Bisogna dare vita a coordinamenti in fabbrica e sul territorio che rappresentino realmente i lavoratori.
Le sedi dei sindacati collaborazionisti devono essere fatte segno di iniziative di lotta dei lavoratori, chiamando alla mobilitazione i lavoratori indipendentemente dalla loro tessera sindacale.
Terzo. L'attacco padronale è stato preparato da anni di concertazione e da accordi sindacali che hanno indebolito i lavoratori e rafforzato i padroni, di cui il gruppo dirigente e gli apparati della Fiom sono responsabili.
La ricostruzione del sindacato di classe nelle fabbriche non può quindi che basarsi sui cobas, che fuori da ogni diatriba e divisione sindacale sono lo strumento in cui i lavoratori possono riorganizzarsi e difendere realmente lavoro, salari, diritti in fabbrica.
Quarto. Il governo Berlusconi e il ministro Sacconi sono anello fondamentale del nuovo fascismo padronale; il PD e la maggioranza confederale si riconoscono negli interessi generali del piano Marchionne.
Per questo le lotte operaie devono necessariamente unire la lotta contro i padroni alla lotta contro il governo e la falsa opposizione.
La manifestazione del 16 ottobre non avrebbe né senso né coerenza se non fosse su questa linea.
SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
Coordinamento nazionale
8 settembre 2010
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