giovedì 9 dicembre 2010

pc quotidiano 9 dicembre 2010 - il collettivo comunista piemontese aderisce a Proletari comunisti - un passo importante per l'unità dei comunisti

Torino 7 dicembre 2010. Comunicato del CCP su incontro con Proletari Comunisti

Domenica 28 novembre, presso il Centro di Documentazione Latifa Sdairi di via Saluzzo 13 anche sede del CCP, si è svolto l’incontro tra il Collettivo Comunista Piemontese e i compagni di Proletari Comunisti. L’incontro aveva lo scopo di rilanciare il lavoro di confronto e collaborazione intrapreso durante il periodo della nostra adesione al coordinamento dei Collettivi Comunisti (che aveva diramato un comunicato congiunto che riaffermava la necessità di collaborare e confrontarsi per procedere con il lavoro di costruzione di un partito comunista MLM) e interrotto alcuni mesi dopo con lo scioglimento del coordinamento dei collettivi.
Il comunicato congiunto aveva definito 10 punti base per l'unità dei comunisti, indicati da Proletari Comunisti, riguardanti la natura del futuro partito comunista e sui quali le due organizzazioni avrebbero dovuto lavorare e confrontarsi.
I compagni del CCP avevano riaffermato la loro intenzione di proseguire il lavoro con Proletari Comunisti e fissato quindi un ulteriore incontro con loro nella consapevolezza della necessità della costruzione di un partito comunista con caratteristiche adeguate ai tempi e alla fase e che quindi non poteva eludere l’insegnamento e l’enorme contributo che il Presidente Mao ha consegnato alla storia del movimento comunista internazionale.
Durante l’incontro sono stati trattati il tema dell’attualità del maoismo, come terza e superiore tappa del marxismo leninismo, come concezione, teoria e pratica, nell’ottica del radicamento tra gli elementi avanzati della classe operaia e dei vari settori delle masse popolari al fine di accumulare forze rivoluzionarie nella prima fase della Guerra Popolare Rivoluzionaria di Lunga Durata teorizzata e praticata dal Presidente Mao e per praticarla, con l’analisi concreta della situazione concreta esistente, anche nei paesi imperialisti come il nostro.

Durante la riunione con Proletari Comunisti i compagni del CCP hanno esposto alcune richieste di chiarimento che riguardavano i temi:
4)del rapporto con la FIOM, organizzazione sindacale alla quale aderiscono anche molti compagni sia simpatizzanti che aderenti al nostro collettivo
5)dell’adesione del CCP ai circoli di Proletari Comunisti nell’ottica della formazione e approfondimento dello sviluppo teorico sugli insegnamenti del maoismo e sulla loro attualità,
6)del mantenimento della struttura politica e pratica del CCP sul territorio di competenza, in relazione all'adesione ai circoli e alla linea generale di Proletari comunisti.


I compagni di Proletari Comunisti hanno quindi chiarito la loro impostazione relativa ai 3 punti di discussione sviluppatisi durante la riunione e soddisfatto le richieste di chiarimento dei compagni aderenti al CCP.

La riunione quindi si è conclusa con l’adesione del CCP ai circoli di Proletari Comunisti e con l’impegno, da parte del nostro collettivo, di contribuire al dibattito, al confronto e al lavoro pratico sul territorio, per la costruzione del partito della classe operaia, necessario strumento organizzativo dei comunisti. Il CCP indicherà al più presto due compagni che parteciperanno all’attivo dei circoli di Proletari Comunisti che si svolgerà da 4 al 6 gennaio 2011 a Taranto.


Saluti MLM
Il Collettivo Comunista Piemontese.


COMUNICATO PROLETARI COMUNISTI SU INCONTRO TORINO

Si è tenuto a Torino un incontro importante e risolutivo tra la direzione di Proletari comunisti – Pcm Italia e i compagni del Collettivo Comunista Piemontese.
L'incontro preparato da uno scambio di lettere, da un lavoro di approfondimento del CCP sui 10 punti, aveva lo scopo di portare avanti il processo di unità dei comunisti avviatosi prima con il Coordinamento dei collettivi comunisti e che non era intenzione nostra di fermare neanche dopo la decisione dei cococo di sciogliersi per sfaldamento interno. A fronte dei problemi della lotta di classe e della necessità dei comunisti di avanzare in teoria e pratica per assolvere ai loro compiti urgenti, non si poteva né si doveva interrompere un percorso che per ora riguardava queste due organizzazioni ma che è rivolto a tutti i comunisti autentici nel nostro paese.

Nella riunione i compagni di Proletari comunisti hanno insistito nella necessità di un passo in avanti, nell'adesione ad un percorso che non compromette affatto il lavoro di crescita teorica e politica e di piano di lavoro territoriale dei compagni del CCP, ma che vuole inserire tutto questo nel lavoro comune perchè serva a tutte le realtà dei circoli di Proletari comunisti e ai compagni del CCP.
Indubbiamente è un'innovazione di concezione, di metodo e di prassi, contro il settarismo, l'autoreferenzialità, l'autoproclamazione; nello stesso tempo per il superamento del localismo, della frammentazione.
Si è chiesto ai compagni di TO di delimitarsi per unirsi, innanzitutto sulla base dei “10 punti”, pur proseguendo nello sforzo di sviluppare il lavoro comune di massa a TO anche con altre realtà e altri compagni che non volessero in questa fase unirsi.
La discussione ha riguardato poi lo scambio di esperienze nelle lotte e nelle organizzazioni e ha affrontato la questione sindacale, dato che, come si sa, Proletari comunisti promuove, dirige e organizza con tutte le sue energie lo slai cobas per il sindacato di classe, mentre nel CCP i compagni operai sono attivi attualmente nella Fiom.
Nella riunione è stato chiarito che la questione è la battaglia per il sindacato di classe e la pratica del sindacato di classe. Su questo la linea non può che essere unica, applicata tra gli operai, come tra i precari, i disoccupati, al nord come al sud, ma questo non vuol dire un'unica forma organizzativa nel lavoro tra i lavoratori. Lo stesso slai cobas diretto da Proletari comunisti si definisce “per il sindacato di classe” e nelle fabbriche costantemente si batte, realizza il suo ruolo, spesso insieme, al fianco in un rapporto di unità, critica, lotta con delegati e iscritti Fiom.
Quindi il percorso di unità tra i comunisti non prevede che i compagni attualmente attivi nella Fiom debbano obbligatoriamente aderire allo slai cobas per il sindacato di classe, anzi pensiamo che questa condizione anche particolare di diverse appartenenze sindacali che si realizzi in questo percorso di unità, contribuirà a realizzare un avanzamento e un'indicazione più generale.

Alla fine della riunione i compagni del Collettivo comunista piemontese hanno deciso di aderire a Proletari comunisti. E nello stesso tempo si è deciso comunemente di conservare a TO, per tutto il tempo necessario, in un'unità con i circoli di Proletari comunisti la sigla e la struttura politica e pratica del CCP.
Anche questa scelta è al servizio di una solida unità e non di operazione organizzativiste e di corto respiro e si muove dentro la forza del maoismo e della chiarezza e innovazione che i “10 punti” esprimono.

E' una vittoria dei comunisti, un piccolo passo avanti ma determinato che ha anche valore di proposta a tutti i compagni, sia a quelli che facevano parte del co.co.co nelle altre città che ad altri compagni e realtà organizzate.

Proletari comunisti
7.12.010

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