lunedì 6 dicembre 2010

pc quotidiano 6 dicembre - Comunicato del PC India Maoista - 27 novembre 2010

Partito Comunista dell’India (Maoista) - Comitato Centrale
Comunicato 27 novembre 2010

Il piano di azione unificato di “sviluppo” dei distretti controllati dai maoisti non serve a risolvere nessun problema reale del popolo ma a spezzare il movimento rivoluzionario!

Punire duramente i traditori coinvolti nelle truffe per miliardi di rupie faticosamente guadagnati dal popolo!

Ieri, 26 novembre, il Comitato di gabinetto per gli affair economici ha approvato ha approvato il piano centrale di spesa di 137,42 miliardi di rupie per un “piano operativo unificato” di “sviluppo” delle regioni sotto influenza naxalita. In due anni, la prima fase del piano annunciato dal ministro degli Interni prevede un pacchetto di 33 miliardi di spesa, con 250 milioni per ognuno dei distretti dei 9 stati sotto influenza naxalita nel periodo 2010-2011 e 300 milioni per ciascun distretto nel periodo 2011-2012. Il ministro ha detto che il comitato di gabinetto rivedrà il piano tra due anni. I governanti affermano che fornendo servizi fondamentali in questi nei distretti tribali poveri, dove oltre il 50% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, puntano a produrre “sviluppo” e quindi a risolvere il “problema” naxalita. Per loro “servizi” fondamentali significa principalmente strade, poi edifici pubblici, elettricità, edilizia scolastica, istruzione e sanità, da una parte, da oltre un anno i governanti, con la famigerata operazione Green Hunt hanno dispiegato forze paramilitari per 200 mila uomini, massacrando centinaia di persone delle popolazioni tribali, dall’altra, oggi im quelle stesse aree vogliono spendere milioni di rupie. A beneficio del popolo? O per intensificarne la repressione? Non è difficile comprenderlo. Nell’annunciare queste misure, il ministro degli interni P. Chidambaram ha sottolineato che entro marzo tutti i fondi saranno spesi e si potrà vedere lo “sviluppo”. Il coinvolgimento in questi programmi della polizia locale e la presenza di soprintendenti di polizia nei comitato mostra come non sia altro che il tentativo di mascherare da “sviluppo” misure repressive fasciste. La costruzione di strade ed edifici può forse servire a popolazioni che vivono sotto la soglia di povertà? O è piuttosto un servizio per le forze armate, che contro di loro perpetrano massacri e negano loro il diritto alla vita? Ogni adivasi che vive in quelle aree può facilmente rispondere alla domanda. Nascondendo il fatto che, occupando gli edifici delle istituzioni scolastiche, le stesse forze armate sono diventate ilo principale ostacolo per la stessa educazione, dire di voler oggi spendere miliardi di rupie per migliorare l’educazione è un inganno spudorato. Non è possibile credere quegli stessi governanti che non si sono mai preoccupati degli adivasi che ogni anno muoiono per malattie banali come diarrea e febbre, quando oggi dicono di voler migliorare i servizi medici con questo pacchetto.

In realtà, negli ultimi due mesi non è passato un giorno senza notizie di scandali, il popolo ha assistito a decine di miliardi di denaro pubblico sottratti da politici corrotti, ministri, alti burocrati, capi di aziende e baroni dei media. Sono questi governanti, che strillano contro i maoisti come la maggior minaccia per la sicurezza interna, e gli intellettuali della bancarotta che battono all’unisono la grancassa, i veri banditi. Non serve conoscere la storia per capirlo. Lo scandalo dei Giochi del Commonwealth (quasi un miliardo di rupie), lo scandalo del G2 spectrum (oltre un milione di rupie), lo scandalo dell’immobiliare Adarsh, lo scandalo di Karnataka ecc. sono prove più che sufficienti. Il Partito del Congresso, il BJP, il DMK, il Janata Dal, tutti i partiti delle classi sfruttatrici dominanti, senza eccezioni, sono parte di questo saccheggio sfrenato. Scandali sempre più evidenti e scoperti agli occhi del popolo. La posizione maoista è l’unica via per schiacciare completamente questo sistema profondamente corrotto e sfruttatore e sta giorno dopo giorno conquistando sempre più consenso. È questo che sta minacciando le classi dominanti sfruttatrici.

Guardando a tutti questi scandali, si può facilmente prevedere dove e nelle tasche di chi finiranno milioni di rupie di queste misure economiche. Va notato che questi governanti non temono di farsi beffe del popolo, quando dicono che da questi pacchetti economici si otterrò “sviluppo”. Se consideriamo che Montek Singh Ahluwalia, vice-presidente della commissione pianificatrice che ha progettato questo pacchetto economico, e Chidambaram, che l'ha approvato, hanno entrambi fedelmente e scrupolosamente prestato servizio in istituzioni finanziarie e multinazionali imperialiste e che il capo di questa cricca al potere, il Primo Ministro Manmohan Singh, ha passato gran parte della sua vita al servizio delle istituzioni finanziarie e monetarie imperialiste, allora è facile capire chi sarà il beneficiario finale. Quando, da un lato, si firmano accordi per centinaia di miliardi di rupie con grandi aziende, agevolando il saccheggio delle risorse del paese nelle aree tribali, minacciando l'esistenza stessa delle popolazioni tribali, facendo orecchie da mercante alla richiesta del popolo e delle forze democratiche di sottoscrivere solo accordi pubblici annullare tutti gli altri, e, dall’altro, si parla di “sviluppo”, questa parola diventa una grande truffa.

Noi, Comitato Centrale PCI (Maoista) ci opporremo con durezza a questo “piano di azione unificato” contro il popolo. Il nostro CC lo considera parte della campagna repressiva fascista Operazione Green Hunt, fomentata dal governo centrale e da quelli locali, per agevolarla ancor più.
Proclamare che le regioni arretrate saranno sviluppate è una farsa, un inganno. Se fosse vero, i governi avrebbero prima dovuto riconoscere i diritti ai Jal-Jungle-Jameen, agli adivasi, ai poveri, cancellare tutti gli accordi firmati con le multinazionali e le grandi aziende. Fermare i progetti di dighe, miniere, alberghi, centri siderurgici e Zone di Economiche Speciali che provocano la deportazione di migliaia di persone; e avrebbero dovuto fermare l’Operazione Green Hunt che sta massacrando gli adivasi.

Per l’occasione il nostro Comitato Cantrale esige l’arresto e la severa punizione di tutti quei politici, ministri e manager coinvolti negli scandali dei dei Giochi del Commonwealth, dell’immobiliare Adarsh, di Karnatak ecc. e di tutti i capi terroristi allo zafferano coinvolti nelle esplosioni di Malegaon, Ajmer Sharif, Mecca Masjid ecc.
(Abhay) portavoce del Comitato Centrale
PCI (Maoista)


Partito Comunista dell’India (Maoista)
Comitato Centrale

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